di Claudio Ricci
Avrebbe compiuto 22 anni il 28 novembre Giordano Fratini, il giovane monteluponese stroncato il 10 maggio scorso da una malattia che non gli ha dato scampo (leggi l’articolo). Un vuoto incolmabile quello lasciato da “Giordi”, come lo chiamavano in paese. Gioviale, allegro, amante dei motori Giordano aveva un grande amore per la musica e un idolo: Antonello Venditti. Quale migliore occasione per ricordarlo se non il concerto del cantautore romano di sabato al Palarossini di Ancona. La mamma Anna, il papà Adriano, conosciuto a Montelupone per essere il bidello delle elementari, e l’amica Lucia Bianchini hanno guadagnato il posto in prima fila per mostrare al cantante un messaggio in ricordo di Giordano. Su un lenzuolo bianco a caratteri cubitali Venditti ha potuto leggere: “Antonello con ‘Cosa avevi in mente’ hai accompagnato mio figlio Giordano nel suo ultimo viaggio”. “Cosa avevi in mente” è uno dei singoli di punta di Tortuga, ultimo album di Venditti uscito lo scorso aprile. L’ultima delle canzoni a cui Giordi si era affezionato e che lo ha accompagnato nella fase finale della sua malattia e poi nel suo ultimo viaggio circondato dall’amore della famiglia e degli amici (leggi l’articolo).
«Ricordo che Giordano si è affezionato a Venditti a 9 anni, quando per 14 mesi siamo stati a Torino per le cure durante la prima manifestazione della sua malattia – racconta la mamma Anna – all’epoca quando pulivamo la piccola casetta in cui vivevamo, cantava sempre “Che fantastica storia è la vita, quando pensi che sia finita è proprio lì che inizia la salita”» Parole che il piccolo grande Giordi, alle prese con la chemioterapia sente già nel profondo, con le quali si fa forza e con cui riesce a vincere la prima tremenda battaglia contro il suo male. Coincidenza o destino che Venditti lo scorso 28 novembre – giorno del compleanno di Giordano – facesse tappa con il suo tour proprio a Torino? Per Anna non ci sono dubbi. E’ la prima volta che ascoltano Venditti dal vivo, Giordano purtroppo non ne ha avuto il tempo. Ma Anna e Adriano devono mantenere una promessa fatta al figlio: «Voglio essere ricordato». E così quando durante il concerto di Ancona il grande cantautore intona “Cosa avevi in mente” Anna e Lucia scattano dalla sedia e tirano su lo striscione.
«Una schiera di giovani ci aiutate a tenerlo – dice Anna – in modo che Venditti, distante solo di qualche metro, potesse averlo proprio sotto lo sguardo. Non ha detto nulla per la sua timidezza. Ma ho visto che si è accorto e in qualche modo ho sentito la sua vicinanza». La musica è stata sempre una compagna fedele per Giordano. Gli ha tenuto la mano durante il dolore e la lotta alla sua malattia ma anche nei momenti di spensieratezza e in paese lo si riconosceva, quando in piazza con gli sportelli aperti dell’auto diffondeva canzoni, i suoi pezzi preferiti, scaldando il centro.
«Ora non è più così» raccontano Lucia e gli altri amici che nel frattempo si stringono ad Anna e alla famiglia. L’ultima occasione è stata la sera del compleanno di Giordano quando in 60 si sono trovati all’agriturismo Moretti per una sorpresa ad Anna e ad Adriano. Un affetto quello degli amici che insieme alla musica aiuta la mamma a reagire e a guardare avanti proprio come avrebbe voluto Giordano. «L’affetto dei ragazzi e la musica mi aiutano molto. La prima cosa che faccio quando entro in macchina è accendere la radio – confida Anna – Una passione che mi lega molto a mio figlio. Per me Natale è stato sabato al concerto di Ancona. Una serata particolare con cui abbiamo fatto a Giordano il regalo che voleva, quello di essere ricordato con gioia, facendolo conoscere come se ancora fosse vivo e qui con noi».
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