«Presto un tavolo tecnico», la promessa del governatore Luca Ceriscioli ai bagnini che questa mattina protestavano davanti alla sede della Regione per chiedere interventi in difesa della costa (leggi l’articolo). Momenti di tensione durante l’incontro con l’assessore Angelo Sciapichetti. Sono tornati a casa con la promessa di un tavolo tecnico per valutare la questione della difesa della costa. Questa mattina i titolari dei balneari si sono presentati, come annunciato, davanti alla sede della Regione. Tra loro anche la proprietaria del Palm Beach, di nuovo a rischio dopo le mareggiate de sabato scorso (leggi l’articolo). All’ingresso dell’ente, verso le 9,45, hanno intercettato il governatore Luca Ceriscioli che ha discusso con gli operatori turistici per circa un quarto d’ora, senza però scendere nel merito delle questioni. «Abbiate pazienza, provvederemo. Aprirò nel più breve tempo possibile un tavolo tecnico per trovare una soluzione» si è limitato a dire. Poi una delegazione ha incontrato l’assessore Angelo Sciapichetti, che ha la delega alla difesa della costa e i tecnici Mario Pompei e Andrea Bartoli. «I lavori sul lungomare sud partiranno a settembre – ha detto Sciapichetti – altrimenti potete venire qui e spaccarmi una sedia in testa».
Fortemente amareggiati gli operatori di Scossicci: «Non ci sono piaciute le risposte sul lungomare nord – dice Andrea Marcelli, consigliere dell’Abat – Né quelle della politica né quelle dei tecnici. Tentano di fare i furbi e prendere tempo. Pensano di parlare con persone che non sono informate sulle misure da adottare. Oggi è stato chiaro che manca la volontà di difendere quel chilometro scarso di costa». Gli operatori per ora aspetteranno la convocazione del tavolo di lavoro per verificare se c’è l’intenzione di un dialogo. «Per ora aspettiamo ma la questione non è conclusa – dice Marcelli – qui si tratta dell’economia di un’intera città, di persone che lavorano e che non sono tutelate. Abbiamo chiesto a Sciapichetti come è possibile che non si trovino 300mila euro euro per intervenire su una questione così importante che riguarda moltissime famiglie e tutto il turismo. Con quello che guadagnano non dovrebbe essere difficile istituire un fondo. L’assessore non ha saputo risponderci». I bagnini hanno intenzione di portare la vicenda alla ribalta nazionale. «Ci stiamo muovendo per chiedere l’intervento di qualche trasmissione nazionale – conclude Marcelli – Vogliamo che tutta Italia veda in che modo siamo trattati da anni».
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Prima piano spiaggia e divieto di costruire dove umanamente impossibile.