di Marco Ribechi
(foto e video di Federico di De Marco)
Il maltempo piega la costa e i proprietari degli stabilimenti balneari marciano su Ancona per protesta. Martedì 1 dicembre gli operatori dell’Abat provinciale andranno sotto il palazzo della Regione armati di lettini, sdraio e ombrelloni. Trasformeranno il piazzale in una spiaggia. La manifestazione era già in programma da ieri ma alla luce della mareggiata di Porto Recanati, che questa mattina ha danneggiato lo stabilimento Palm Beach (leggi l’articolo) e minacciato tutto il litorale con onde violente, promettono che urleranno ancora più forte le loro ragioni. «E’ una cronaca annunciata – dice Enzo Ascani, presidente comitato nord – alla prima mareggiata dell’inverno la situazione è drammatica. La strada è impercorribile e nessuno si è visto per metterla in sicurezza». Gli operatori turistici sono furiosi con l’ente. «Sono spariti 6oo metri di fronte-spiaggia e la Regione neanche si degna di rispondere agli appelli – dice Andrea Marcelli, consigliere dell’Abat incaricato della tutela delle coste di Porto Recanati – Avevamo chiesto di poter parlare con “Il sindaco delle Marche” Luca Ceriscioli per spiegare l’assoluta urgenza di un’azione di tutela ma evidentemente siamo considerati cittadini di serie b che non meritano repliche (leggi l’articolo). Prevedono un intervento tra due anni, non vogliono agire».
La furia del mare oggi è arrivata fino alla strada provinciale: «Viene da augurarsi che crolli la strada – prosegue Marcelli – Solo con le catastrofi sono in grado di prendere decisioni. C’è un assessore che viene qui a vedere ma non è in grado di fare nulla. Angelo Sciapichetti è anche maceratese, dovrebbe tutelare il suo territorio di cui conosce bene le problematiche visto che era già al governo con l’ex presidente Spacca».
L’Abat esprime poi solidarietà ad Anna Procaccini, titolare del Palm Beach. «Siamo molto vicini ad Anna, ci auguriamo con tutto il cuore che il suo stabilimento superi l’inverno. Dopo il crollo di due anni fa non merita ulteriori danni. Purtroppo la decisione deve essere presa in Regione. Il problema comunque riguarda tutta l’economia di Porto Recanati. Non tutelare il comparto turistico significa colpire tutte le attività della città e di conseguenza anche delle aree limitrofe. Apriremo gli occhi a chi fa finta di non vedere». L’Abat provinciale è compatta a sostegno degli operatori di Porto Recanati e ha già cominciato un’azione di volantinaggio per sensibilizzare tutti i cittadini: «Dobbiamo portare quante più persone possibile sotto il palazzo della Regione – continua Marcelli – Martedì si riunisce il consiglio e parleremo con i capigruppo di maggioranza e opposizione. Stiamo anche cercando delle vie per portare la protesta all’attenzione nazionale». L’Abat porterà alla manifestazione ombrelloni e lettini. «Non portiamo la sabbia perché non ce l’abbiamo più. L’erosione delle coste e la mancanza di azioni di difesa non ci ha lasciato più spazio per piantare gli ombrelloni e mettere le sdraio. Allora le portiamo ad Ancona, magari hanno l’idea di attirare i turisti al palazzo della Regione visto che ignorano le richieste di oltre 300 operatori del settore».
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