Il campione di pallavolo Giacomo Sintini incontra i ragazzi di Monte San Giusto e racconta la sua storia nei Giorni della ricerca promossi da Airc (Associazione italiana ricerca sul cancro). Nella palestra comunale la presentazione del libro autobiografico “Forza e Coraggio” in cui descrive la sua lotta contro un terribile male. Ad ascoltarlo, in silenzio assoluto, circa 250 ragazzi della scuola media Lotto insieme ad altre 150 persone. Jack, questo il soprannome dell’atleta classe 1979, quattro anni fa scopre di essere affetto da un linfoma maligno molto aggressivo. Comincia così una lotta dura: sedici mesi di cure, sette cicli di chemioterapia e l’autotrapianto di midollo osseo. «Ho sempre voluto parlare alle persone della mia battaglia di sopravvivenza e l’ho sempre fatto da quando ne ho avuto le forze – spiega Sintini – Dal letto in cui stavo ho spesso sognato che qualcuno bussasse alla mia porta per dirmi Ehi ragazzo, guarda qua, io ero ammalato come te, avevo paura di non farcela, ma ho tenuto duro ed è andata bene. Cerca di non perdere mai la voglia di provarci, credici, anche se ti sembra impossibile».
Grazie alla sua volontà il campione è riuscito a contrastare il male, è tornato in campo con la Diatec Trentino con cui ha vinto la coppa Italia e lo scudetto nel 2013. Forza e Coraggio è un libro autobiografico che racconta questa incredibile storia a lieto fine. A rafforzare l’importanza dell’evento, voluto fortemente dall’amministrazione comunale, gli interventi di Mirko Giardetti, dirigente della Lube Volley, della dirigente scolastica Cinzia Pettinelli, dell’assessore allo sport Spinelli e del sindaco Andrea Gentili. «E’ stata una giornata bellissima – ha detto Gentili – Sintini ha portato la testimonianza che nella vita si può cadere e risalire. L’importante è non mollare. Ha anche detto ai ragazzi di aiutare chi sta peggio diffondendo i veri valori della vita. Questo è il messaggio che volevamo trasmettere e il campione l’ha fatto in un modo che i ragazzi non dimenticheranno mai».
Nel 2012, Jack, insieme alla moglie, fonda l’associazione Giacomo Sintini per sostenere la ricerca scientifica e dare speranza a chi pensa di non farcela. L’associazione si occupa di raccogliere fondi per la ricerca medica contro leucemie e linfomi e per l’assistenza in campo onco-ematologico. «Se oggi sono vivo lo devo a molti fattori, uno dei quali è la grande capacità dei medici che mi hanno assistito». Con l’associazione Jack vuole restare in prima linea e non dimenticare ciò che queste persone hanno fatto per lui. A tre anni dalla fondazione ha già raccolto oltre 300 mila euro e di questi, 100 mila euro, sono stati donati al reparto di ematologia del Policlinico di Perugia dove opera l’equipe del professor Brunangelo Falini che ha curato Sintini. Altre risorse sono state devolute agli ospedali di Modena, Trento e Ravenna e ancora altri progetti di assistenza sono stati avviati in altre città italiane. Per sostenere l’associazione con una donazione, il conto corrente è: IT45P0570403000000000031354.
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