
La riunione di oggi pomeriggio al circolo Arci Terminal
di Federica Nardi
«Il Comune non ha i soldi per ristrutturare la palazzina, ho trovato un nuovo posto ma non posso dire quale finché non sarà certo». Così Marco Giuggioloni è intervenuto sul caso del circolo San Giuliano di cui è vicepresidente. «Il Comune deve rispondere sui problemi strutturali – ha proseguito -, tutto il resto è chiacchiera di quartiere. Il prossimo 26 novembre vogliamo organizzare una serata agli Antichi Forni, spero che mi diano presto conferma». I locali della cantina sono stati dichiarati inagibili due settimane fa, in seguito al rischio crolli che ha costretto prima una famiglia a evacuare e poi lo storico circolo di via Gioberti a chiudere i battenti a tempo indeterminato.
Scartata l’ipotesi del trasferimento dell’attività nella cantina de Cicciò, di proprietà della curia e ancora occupata dalla mobilia di San Giorgio, oggi pomeriggio i sostenitori della “cantinetta” si sono dati appuntamento al circolo Arci Terminal per discutere della situazione e dare avvio alla raccolta firme in sostegno della riapertura.
Tra i presenti Nello Palmieri, ex presidente e socio da 60 anni. «La cantina è stata come una famiglia sin dall’inizio. Anche quando mi sono sposato subito sono andato lì. Quando divenni presidente non c’era nemmeno il civico alla porta, alla fine mettemmo il numero otto». A sostenere la causa del circolo anche Lucia Longhi, testimone della vicinanza della cantina di via Crispi di cui il padre è presidente. In prima linea per dare una mano Angela Pozzuto, socia del circolo e insegnante di storia dell’arte: «La nostra idea è quella di rinnovare la tradizione. Vorremmo coinvolgere i ragazzi dell’Accademia di belle arti di Macerata, cercare uno spazio più ampio dove organizzare esposizioni, proiezioni, magari un cineforum».
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