Vacanze da incubo
tra il resort bettola e i bagagli spariti

VIAGGI FANTOZZIANI - Diversi i cittadini beffati in villeggiatura che si sono rivolti all'Adiconsum. Tra loro chi ha pagato un soggiorno full optional e ha dovuto comprarsi pure l'ombrellone, chi è rimasto per 4 giorni senza vestiti e chi per due volte ha avuto il volo di ritorno cancellato

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Una spiaggia nel Gargano in Puglia

Una spiaggia nel Gargano in Puglia

 

Alessandra Fioravanti dell'Adiconsum Macerata

Alessandra Fioravanti dell’Adiconsum Macerata

di Marina Verdenelli

C’è la famiglia che pensava di trovare un resort sul mare, in Puglia, con tutti i comfort ma si è dovuta comprare perfino l’ombrellone. Poi c’è il single partito per Londra che rimasto senza bagaglio ha dovuto tirar fuori la carta di credito per ricomprarsi il guardaroba. E c’è anche chi nel rientro da Palermo ha vagato un giorno tra aeroporto e albergo vedendosi cancellare il volo del ritorno per due volte. Sono i maceratesi, i beffati delle vacanze, alle prese con le ferie che tutto sono state fuorché rilassanti. A tracciare un quadro delle truffe al rientro dai soggiorni, tutti spesi in italia, è l’Adiconsum, tempestata in questi giorni di chiamate e mail da parte dei cittadini per riuscire, attraverso l’associazione dei consumatori appoggiata alla Cisl, ad avere almeno qualche rimborso per le vacanze amare. «Abbiamo diversi casi – spiega Alessandra Fioravanti – purtroppo trascorrere le vacanze dovrebbe essere un piacere ma non è sempre così. In un contesto di forte crisi come quello attuale in cui la tendenza è quella ridurre il periodo di vacanze e scegliere mete più convenienti e vicine sono molte le segnalazioni arrivate ai nostri sportelli. Gli inconvenienti più comuni lamentati dagli utenti riguardano i disservizi nel trasporto aereo, come smarrimento di bagagli o ritardi e cancellazione di voli, che hanno costretto i passeggeri a soste forzate in aeroporto e ad inutili perdite di tempo». E’ il caso di un maceratese il cui viaggio è diventato una corsa ad ostacoli. Dopo una attesa che si è prolungata per oltre sette ore in aeroporto a Palermo senza ricevere alcuna assistenza, si è visto cancellare il volo di ritorno.

Il mare pugliese in Salento

Il mare pugliese in Salento

«A tarda notte è stato trasportato in albergo – spiega Fioravanti – per circa due ore. Dopo aver fatto nuovamente il check-in nelle prime ore del giorno successivo, l’orario di partenza è stato nuovamente posticipato per ben due volte il che ha comportato la conseguente perdita del treno prenotato per il rientro a Macerata e l’esborso di ulteriori spese». Tra i casi segnalati anche quello di un single, sempre originario del Maceratese, che atterrato a Londra dove doveva rimanere per 4 giorni, non ha trovato più la valigia. «E’ stato costretto – continua Fioravanti – ad acquistare abbigliamento e altri beni necessari durante il soggiorno all’estero perché ha riavuto il bagaglio solo dopo essere tornato a casa. La compagnia aerea lo aveva recapitato in un hotel sbagliato e così glielo ha rispedito a Macerata». Brutta vacanza anche per una famiglia che dopo aver acquistato un pacchetto turistico a 700 euro a testa, per la Puglia, in un villaggio full optional, ha riscontrato la mancata corrispondenza tra le descrizioni e le illustrazioni contenute nel dépliant e nel catalogo e quanto invece trovato una volta arrivati sul posto. «La struttura era fatiscente – dice Fioravanti – lontana dal mare, con problemi igienici. La famiglia ha dovuto sostenere spese extra per servizi come ombrellone, lettini, servizi di trasporto con navetta che, a differenza di quanto inizialmente pattuito, non erano comprese nel prezzo. Abbiamo già richiesto i rimborsi». Lo sportello dell’associazione dei consumatori è a disposizione per altre segnalazioni. E’ possibile fare un reclamo anche mediante invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno all’organizzatore della vacanza o all’intermediario entro 10 giorni lavorativi dalla data di rientro dal viaggio. «E’ molto importante fornire elementi di prova – suggerisce Fioravanti – anche di documenti per le carenze contestate, come ad esempio fotografie dei luoghi, ricevute di spese sostenute per la mancata esecuzione di servizi, riferimenti di testimoni. Nei casi in cui si verifichino disservizi nel trasporto aereo, riferiti a voli inclusi nel pacchetto turistico, va ricordato che la responsabilità del vettore aereo, prevista dalla normativa specifica, si somma e non si sostituisce alla responsabilità dell’organizzatore, in quanto egli deve rispondere anche per i suoi fornitori, con diritto di rivalsa. L’organizzatore ha inoltre il dovere di attivarsi per offrire al consumatore una alternativa di trasporto il più possibile in linea con il programma di viaggio. Il regolamento europeo prevede a carico del vettore aereo l’assistenza in aeroporto, la ripartizione su voli alternativi, la compensazione pecuniaria dei passeggeri, in caso di ritardo prolungato, negato imbarco e cancellazione del volo».



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