I docenti durante il flash mob
(foto di Lucrezia Benfatto)
Dopo il flash mob dei lumini per testimoniare la “lenta agonia della scuola” (leggi l’articolo) oggi a Macerata è arrivato anche quello dei bavagli a sottolineare che le proteste dei docenti e degli studenti non si fermeranno. Alle 19 un centinaio di insegnanti, affiancati anche dalla rete degli studenti medi, si sono riuniti di fronte allo Sferisterio per chiedere maggior dialogo con il Governo. Presenti anche il sindaco Romano Carancini, l’assessore Stefania Monteverde e la candidata 5 stelle Carla Messi. Il simbolo dei bavagli è stato scelto per comunicare la necessità di un confronto costruttivo tra le parti in causa, coinvolgendo quei soggetti che vivono la scuola ogni giorno.
«Continueremo a far sentire la nostra voce come sta accadendo in tutta Italia – dice Ugo Barbi della Snals – Non accettiamo una scuola in cui tutto il potere decisionale è in mano del dirigente scolastico, portando di fatto all’annullamento dei consigli dei docenti. Questo, unito alla possibilità di finanziamenti privati, lederebbe i valori democratici su cui è fondata la scuola pubblica. Se non saremo ascoltati si potrebbe arrivare anche ad un blocco degli scrutini». Sulla stessa linea gli studenti medi delle Marche che vedono in Elena Lippi la loro coordinatrice: «La scuola dovrebbe essere il luogo in cui si forma la personalità dello studente ed in cui si formalizzano conoscenze e competenze, non basata su una concezione aziendalistica. Continueremo a far valere la rappresentanza studentesca nelle scuole, finchè non verranno ascoltate le proposte di insegnanti e di studenti, finchè la scuola italiana non cambierà davvero in un’ottica di rinnovamento e di ascolto delle esigenze degli studenti, stanchi di continui tagli all’istruzione pubblica o di sistemi che mettono a rischio il vero ruolo che la scuola dovrebbe avere». Intanto in un documento congiunto Manuela Carloni (Flc-Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Claudia Mazzucchelli (Uil Scuola) e Paola Martano (Snals Confsal) denunciano la situazione critica di sovraffollamento di alcuni istituti marchigiani tra cui l’ IS Leonardo da Vinci di Civitanova. 131 sarebbero i posti che spettano agli istituti ma che da due anni il ministero non ha ancora riconosciuto nelle tabelle ufficiali. «Siamo riusciti fino ad oggi ad evitare che nelle scuole dell’infanzia e primaria si producessero situazioni insostenibili – si legge nella nota dei rappresentanti sindacali – anche se avremmo avuto bisogno di posti aggiuntivi, per esempio, per soddisfare la richiesta delle famiglie di maggiore tempo pieno nella primaria e nella scuola dell’infanzia. Nella scuola secondaria di primo grado la situazione, ormai definita, è fortemente compromessa: ad oggi ben 46 classi “pollaio” hanno più di 26 alunni per classe e di queste ben 34 con alunno diversamente abile, situazione illegittima. Per sanarla e sdoppiare queste classi ci vorrebbero almeno 60 posti. Malgrado le ripetute richieste di mantenimento dell’ organico di diritto il Ministero ha formalmente risposto che “la richiesta in argomento non può essere accolta”. I sindacati si dissociano dalle scelte degli uffici scolastici regionali e provinciali e continueranno a chiedere ciò che spetta di diritto».
Il saluto tra Carla Messi (candidata del Movimento 5 stelle) e il sindaco Romano Carancini (coalizione di centrosinistra)
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senza dialogo o …. senza che si faccia quello che dicono loro? il blocco degli scrutini danneggerà solo alunni e famiglie.
Scusate ma non capisco. La riforma Moratti, per carità; la riforma Gelmini, peggio, Dio ce ne liberi; la riforma Renzi, peggio che mai, ma si può sapere che riforma cercate…. Non si può negare che nella scuola ci sia molta mediocrità!
I sindacati scornati con l’art. 18 sono a caccia di vendetta. Gli insegnanti che non hanno mai aderito agli scioperi, nemmeno per riforme come quella Gelmini che praticamente fu fatta da Tremonti, dovrebbero vergognarsi, perche’ non stanno difendendo la scuola ma solo il loro orticello.
Poiché anche un preside è un essere umano, non è da escludere che commetta ingiustizie, tipo “bunga bunga”, o tangentina, o favore all’onorevole di turno. I professori sono trattati come se fossero sfaticati… Invece, con tutte le c……te burocratiche fatte passare per aggiornamenti, li stanno facendo diventare matti. E giustamente si ribellano ad un fascismo strisciante che sta venendo avanti a passi felpati.
Il blocco degli scrutini e’ un gesto inaccettabile, diseducativo e irrispettoso verso gli studenti.
Bloccare gli scrutini significherebbe andare in vacanza piu tardi, tranquilli non succedera’ mai!
X i sindacati: mi dite il nome di una scuola, un ospedale, o di un qualsiasi ente statale o parastatale che funziona meglio grazie a voi? sto parlando di vantaggi x gli utenti ovviamente.