di Marina Verdenelli
Il professore Francesco Parillo torna libero. Il tribunale del Riesame di Ancona ha accolto la richiesta della revoca dei domiciliari per il 51enne docente della facoltà di Veterinaria arrestato il 29 aprile con l’accusa di violenza sessuale continuata e aggravata su sei studenti e tentata concussione nei confronti di uno di loro (leggi l’articolo). La richiesta di revoca della misura cautelare era stata presentata dagli avvocati Gian Marco Russo e Francesco Copponi. Ieri si era tenuta l’udienza e il collegio si era riservato (leggi l’articolo). Sul professore è stata decisa la sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio di docente all’Unicam per un anno. Una sospensione quindi temporanea.
In merito al tribunale del Riesame il procuratore Giovanni Giorgio ha sottolineato che è stata accolta integralmente la tesi accusatoria sia circa la sussistenza di gravi indizi di reità in relazione a tutti i reati contestati al professore sia circa la sussistenza di attuali e gravi esigenze cautelari. «Sicchè – aggiunge il procuratore – è stata ritenuta necessaria l’adozione della sospensione temporanea dall’esercizio della funzione di docenza universitaria per la durata massima prevista dalla legge entrata in vigore l’8 maggio scorso – cioè di un anno, come del resto avevo espressamente richiesto in apposita memoria presentata al tribunale per il Riesame. Durante questo periodo, quindi, il professore Parillo non potrà temporaneamente insegnare» . «È stata così ritenuta non credibile la tesi difensiva – prosegue Giorgio – peraltro ampiamente pubblicizzata sui quotidiani locali , secondo cui: dei denuncianti, lo studente che ha prodotto la registrazione del colloquio intercorso con il docente sarebbe un pregiudicato (fatto non scritto da Cronache Maceratesi, ndr) come del resto escluso dal certificato penale da me prodotto e che gli altri studenti che hanno reso dichiarazioni accusatorie contro il professore sarebbero appartenenti ad una non meglio precisata “cricca”, che avrebbe elaborato, insieme allo studente già citato, un complotto in danno del professore per via del suo rigore professionale».
Il procuratore ha detto che chiederà quanto prima la celebrazione del dibattimento nei confronti del professore Parillo, in modo che «nel contraddittorio delle parti – sia tempestivamente accertata la verità e , quindi, se la linea di difesa da lui sinora sostenuta – molto aggressiva,se non diffamatoria- nei confronti degli studenti, sentiti come testi , sia fondata». «Del resto, la difesa, – riprende Giorgio – se interessata ad un tempestivo accertamento dei fatti in dibattimento, avrà la possibilità di chiedere il giudizio immediato, dopo il deposito della richiesta di rinvio a giudizio da parte del mio Ufficio, che avverrà quanto prima, a garanzia dei diritti della difesa, oltre che degli studenti, parti lese». Il procuratore ringrazia pubblicamente il comandante della Compagnia dei carabinieri Vincenzo Orlando e il maresciallo Fiorelli per le scrupolose e tempestive indagini svolte anche grazie alla piena collaborazione dei competenti organi dell’Università di Camerino.
(Servizio aggiornato alle 20,40)
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