Cenerentola, dietro al film campione d’incassi
il ‘dono’ pieno d’affetto
di Dante Ferretti per la sorella

MACERATA - Cinderella sbanca i botteghini, con 5 milioni d’euro in pochi giorni dal suo esordio. Al Multiplex mezz’ora in fila anche nei giorni feriali. Mariella Ferretti era innamoratissima della favola. La testimonianza del figlio Federico

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Cinderella

Cinderella

di Maurizio Verdenelli

Campione d’incassi al botteghino, primo in tutte le classifiche tra i film in circolazione. “Cenerentola” di Kenneth Branagh uscito nelle sale il 12 scorso ha già al suo attivo cinque milioni d’euro al box office. E’ un successo straordinario per un autentico capolavoro firmato anche da un grande maceratese, il tre volte premio Oscar per la scenografia, Dante Ferretti. Che con quest’opera si consegna probabilmente ad un’ennesima nomination per la Notte degli Oscar 2016.

Federico Lelli nella Galleria Ferretti

Federico Lelli nella Galleria Ferretti

Ferretti ha disegnato, come noto (leggi l’articolo) l’intramontabile favola pensando all’adorata sorella Mariella, venuta a mancare alcuni anni fa (più di recente anche il marito Benito Lelli) titolare della storica ‘bottega’ Cornici Ferretti di piaggia della Torre, gestita ora dal figlio Federico. Il quale rivela: “Mia madre era innamoratissima della storia di Cenerentola tanto che un giorno, un po’ imbarazzata, chiese a me e a mia sorella Renata di andare a comperare al posto suo, che un po’ doveva vergognarsi di quella passione ‘senza tempo’, la cassetta del cartoon. Poteva così godersi il filmato a suo piacimento. Era ancora il tempo di pellicola e mangianastro e talvolta ‘nascevano’  grovigli inestricabili intorno alle bobine di srotolamento. L’incidente accadde anche a lei purtroppo. Quasi subito. E la cassetta, così ‘rovinata’, rimase inservibile con grande cruccio di nostra madre”.

L’immenso talento di Dante ed anche l’amore per l’unica sorella (ricambiato da Mariella, maggiore d’età, che lo trattava con la premura di una seconda madre) sono stati dunque il ‘motore immobile’ ma portentoso di una scenografia che, stando alle analisi dei critici cinematografici, ha contribuito grandemente al successo straordinario di Cenerentola/Cinderella (secondo il titolo originale, in inglese). Un successo che ha visto spettatori di ogni classe d’età prendere ‘d’assalto’ anche nei giorni feriali, anche a Macerata, le sale che proiettavano il capolavoro dello scenografo ‘di casa’. “Al Multiplex ho dovuto fare una fila di mezz’ora –dice Federico- e durante la proiezione, davanti alla bellezza delle scene (che abito quella della protagonista nella scena del ballo!) ho mandato in diretta una serie di messaggini a mio zio, che si trova a Taipei. I quali dicevano più o meno tutti così: ‘Che bello, esageratamente bello!’.

Dante Ferretti

Dante Ferretti

Ferretti impegnato (leggi l’articolo) nell’isola di Taiwan, con ‘Silence’ di Martin Scorsese per il momento non ha risposto al nipote. Il suo ritorno in Italia, secondo la testimonianza di Renata che ha parlato con lui, è previsto entro il prossimo mese al termine di una lunghissima permanenza, insieme con la moglie costumista, risalente all’agosto scorso. Ma nel cuore di Dante il ‘dono’ di grande affetto nei confronti della sorella scomparsa -contro il cui male impietoso egli si era impegnato, al suo fianco, con tanta determinazione- non può non commuovere. Quando lo scenografo ricevette il primo Oscar per ‘Aviator’, all’improvviso scomparve dalla vista dei suoi nospiti, in prima fila Cameron Diaz e Leonardo Di Caprio nel corso di una festa ad Hollywood dedicata a lui e a sua moglie Francesca. Lunghissimi minuti nell’assenza del grande maestro maceratese. Dov’è? Era andato a telefonare alla sorella malata aldilà dell’Oceano: “Sapessi Mariella che festeggiamenti mi stanno facendo, quando vorrei che tu fossi con me a dividere questi momenti!”. E chi scrive ricorda spesso le telefonate in negozio. Chi era signora Mariella? Allora domandavo vedendola come immersa in uno stato di tenera ipnosi affettiva. E lei con un soffio: “Dante….”. Da dove chiamava? “Stavolta dall’Australia…” -ma i luoghi, off course, erano sempre più disparati per lo scenografo più famoso del mondo.



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