di Alessandra Pierini
Il 25 e il 26 settembre saranno ricordati nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Macerata come giornate di numerosenascite e di disagi. In 48 ore sono nati ben 21 bambini accolti, oltre che dai loro genitori, da pochi medici, poche ostetriche e un pugno di infermiere che si sono fatti in quattro perchè tutto andasse per il meglio e soprattutto di notte il personale era ridotto all’osso. Nonostante l’impegno al massimo del personale medico e infermieristico in servizio, però, non sono pochi gli utenti che si sono domandati il perchè di una così scarsa disponibilità di personale, tanto più in considerazione del fatto che in provincia sono stati chiusi altri reparti di Ostetricia e che il maggior flusso è inevitabile.
«Non posso che ringraziare tutti per come sono andate le cose – racconta una neomamma – ma non capisco come mai il personale era ridotto così all’osso. C’erano solo due ostetriche e in alcuni frangenti eravamo in 5 partorienti tra sala parto e sala travaglio».
E’ anche vero che i bambini possono nascere in qualunque momento e non è possibile prevedere quando arriva il momento: «C’erano tutti gli elementi per prevedere un’affluenza significativa – continua la mamma – visto che già nei giorni precedenti a fare i monitoraggi eravamo in più di trenta mamme al giorno. Il personale presente ha fatto il massimo ma non oso immaginare cosa sarebbe accaduto in caso di emergenze. Vorrei sapere dall’amministrazione e dall’ufficio personale il motivo di questa carenza. Visto che i tagli hanno interessato interi reparti, almeno non sarebbe il caso di investire sul personale». I disagi dovuti al sovraffollamento sono stati diversi: «Per ore siamo rimaste da sole in sala travaglio. Sono stata rimandata a casa dopo due giorni nonostante non avessi ancora il latte per non considerare che avrei avuto bisogno di un maggiore sostegno. Ringrazio comunque dottori, ostetriche e infermiere che hanno davvero fatto il massimo. Chiedo invece ai dirigenti e a chi amministra l’ospedale una maggiore attenzione alle esigenze di un reparto. Ritrovarsi in un reparto in queste condizioni non è dignitoso né per i pazienti, né per chi lavora».
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Paura…tra poche settimane potrei trovarmi nelle stesse condizioni..che Dio ci aiuti
bastava fare pochi km per andare a San Severino Marche dove noi ci siamo trovati benissimo!!
Che schifo!!!! Neanche in Africa succedono ste cose!
Complimenti a tutti sono davvero bravissimi!!!
tutto questo a causa dei tagli ovviamente …però tutto è bene ciò che finisce bene!!
questo dimostra la passione e la competenza di chi lavora in quel reparto dove noi ci siamo trovati benissimo..BRAVIIIIIIIIII
ma che miracoli e miracoli le forze dell ordine cge devono dire…..siete stipendiati avete scelto questo lavoro …trottare e silenzio
Un reparto fatto di persone splendide e professsionali, basta passarci un giorno e si vede come sono abbandonate a loro stesse. Direzione sanitaria da vergogna
Poi dicono che in italia nn si fanno più figli…
MACERATESI, VI TROVATE IN DIFFICOLTA’, IL VOSTRO OSPEDALE NON HA MEDICI A SUFFICIENZA, IL PRONTO SOCCORSO NON E’ IN GRADO DI SOCCORRERE, VI DOVETE PORTARE IL LETTO DA CASA SE VI RICOVERANO:” NIENTE PAURA, VENITE TUTTI A CIVITANOVA DOVE IL COMITATO PD DI CUI DOVREBBERO FARE PARTE ALMENO SILENZI E TAL FRANCO, FANNO SAPERE CHE L’OSPEDALE DI CIVITANOVA NONOSTANTE LE LAMENTELE DEI CIVITANOVESI FORSE MAGGIORI DELLE VOSTRE, E’ IN GRADO DI SODDISFARE, UDITE UDITE, IL FABBISOGNO OSPEDALIERO DELL’INTERA PROVINCIA” A questo punto c’è quasi da invidiarvi il vostro disgraziatissimo PD e il suo più esimio rappresentante.
Comunque ti lasciano sempre due giorni la mattina del terza ti fanno uscire e stato sempre così parlo per esperienza ci o partorito tre figli lo so benissimo e comunque si sono tutti brave dai dottori alle ostetriche al nido alla pediatria