di Claudio Ricci
Non proprio un plebiscito, quello che ha accolto le modifiche alla regolamentazione del traffico nella frazione di Villa Potenza, meglio note con il nome di Zona 30. Su progetto dell’associazione Ciclostile l’amministrazione comunale ha infatti disposto con un’ordinanza – valida per il momento fino al 31 dicembre – la velocità massima consentita di 30 chilometri orari all’interno del vecchio borgo Nicolò Peranzoni. Il provvedimento che vuole emulare una disciplina del traffico già adottata nei centri urbani di gran parte d’Europa prevede la moderazione della velocità attraverso una serie di misure, a partire dal restringimento della carreggiata e la modifica della segnaletica orizzontale (leggi l’articolo).
Carlo Massimo Pettinari, presidente dell’associazione Ciclostile che ha curato il progetto della Zona 30
” Abbiamo realizzato due rotonde e rinnovato totalmente la segnaletica orizzontale – spiega il presidente di Ciclostile, Carlo Massimo Pettinari – Abbiamo inoltre predisposto delle gimkane e rifatto gli attraversamenti pedonali. Altra iniziativa è stata quella di recuperare spazi prima dedicati alla sosta delle auto per convertirli ad isole con panchine e palchetti da noi realizzati destinati alla “sosta umana”. Non ci aspettiamo che l’idea venga accettata da subito in maniera plenaria. E’ un esperimento ma bisogna pensare che nella maggior parte d’Europa i centri urbani sono dotati di zone 30 già da 20 o 30 anni. Occorre urgentemente adeguarsi.
Tuttavia la cosa sembra non piacere a tutti. La prima bocciatura arriva proprio da un’autista del trasporto pubblico, che non perde occasione per far notare come all’interno delle nuove rotonde sia impossibile manovrare gli autobus per carenza di spazio. Alcuni commercianti poi hanno già lamentato un’applicazione sbagliata dell’idea pur ritenuta valida. ” Il progetto è buono – commenta Roberto Domizi, titolare della pizzeria del Borgo – anche se così come è stato attuato ha presenta diverse pecche. Ad esempio i parcheggi sono stati tutti spostati da una parte della strada, penalizzando chi come me ha la propria attività nella corsia opposta. Altra misura curiosa quella di prevedere una corsia preferenziale per gli autobus che vengono da Macerata ma non per quelli che ci vanno”.
Se c’è chi spinge il piede sull’acceleratore della critica c’è anche chi preferisce frenare i toni. Non si sbilanciano i residenti intervistati. Le opinioni si equilibrano fra i supporter dell’iniziativa e i detrattori più scettici. ” Per il momento voglio vedere come va – dice un altro commerciante del borgo – E’ troppo presto e abbiamo avuto a disposizione poco tempo per valutare (l’ordinanza è entrata in vigore solo da 24 ore). Mi riservo un margine per trarre le mie conclusioni” . Non mancano i pareri positivi. Per alcuni commercianti e residenti la moderazione sarà un toccasana per il borgo fino ad oggi angustiato da un transito voluminoso e spesso ad alte velocità rispetto alla dimensione della strada. “Per me è un’ottima cosa – commenta Mirko Isidori, proprietario del negozio Photosì – la regolamentazione del traffico e una mobilità sostenibile non può essere che un bene per il nostro borgo in cui spesso le auto sfrecciano a velocità sostenute. Credo che così si devii il traffico ad alta intensità sulla bretella fuori dal borgo e si incentivi il passeggio all’interno favorendo di fatto gli acquisti”.
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https://www.cronachemaceratesi.it/2014/09/17/la-zona-30-arriva-a-villa-potenza-tre-giorni-per-riqualificare-il-borgo/572365/
Bellissima iniziativa. Peccato che nel video si vedano sfrecciare le macchine a 80 all’ora. Forse le strisce pedonali dovrebbero essere rialzate. Inoltre per correttezza verso i commercianti i parcheggi dovrebbero essere localizzati in pari numero per ogni lato della strada.
Follia pura….
ma cheete fatto?
che ve sete n entrati?
Zona 30 a villa potenza……. come a Milano a Londra o Copenaghen, ma per piacere. Tra l’altro le varie deviazioni delimitate da fioriere sono pericolose. Ennesimo esempio di sperpero di denari.
Residenti e commercianti non sono stati minimamente coinvolti.
Grande Carlo…era oraaaaaaaaa … come tutte le cose all’inizio ci saranno pareri discordanti, qualche disagio ma alla fine non può che essere un’ottima iniziativa da replicare in molte zone!!!
Il caffexcaso ,ortolani,latini,baccifava si dissociano da quello scritto e firmato”commercianti di vill Potenza
Noi sapevamo e siamo stati presenti,chi si firma a nome dei commercianti deve chiedere il consenso la prossima volta….oppure si firma con nome e cognome.
Infine facciamo i complimenti a ciclo stile per l’ottima iniziativa e
Da quanto so io (ma altri potrebbero avere informazioni differenti, che pregherei di rendere pubbliche) alcuni commercianti non sono stati minimamente informati delle modifiche del traffico e, ad altri, commercianti e residenti è stato detto solo (e molto) genericamente che, la chiusura al traffico e le modifiche, valevano solo per la festa domenicale….
Sembra pertanto evidente che ci sia stato un difetto di comunicazione; difetto di comunicazione -ovviamente- “involontario”
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La riunione del 10 settembre, organizzata in fretta e furia all’ultimo momento, (dove la presenza dei cittadini è stata pressoche nulla) è stata svolta solo ed esclusivamente per “informare” sulle decisioni già prese (altrove).
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Se alcuni residenti e/o commercianti hanno saputo dell’iniziativa, precedentemente al 10 settembre, lo dovrebbero aver saputo in via informale/privata, in quanto non mi sembra che nulla sia mai stato detto prima di tale data… Ed anche chi lo ha saputo prima mi sembra si sia, ben guardato, dal coinvolgere i residenti ed i commercianti…
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Mi è sembrato che, sentendo diversi residenti ed alcuni commercianti, nessuno (se soltanto informato e/o coinvolto prima) sarebbe stato contrario alla zona 30km/h.
Mentre molte perplessità e/o timori ha suscitato la modifica della viabilità.
e mi ripeto: ma che ve se ‘nventati!!!
Suvvia…
Per piacere…
Ohibò’!
da questa limitata e breve esperienza si possono cogliere alcuni stimoli interessanti. Ad esempio l’importanza decisiva del coinvolgimento e della comunicazione ai cittadini. Si capisce, anzi ne sono certo, che qualcosa è stato fatto ma a quanto pare non a sufficienza per permettere ai cittadini del Borgo di sentirsi consapevoli e partecipi delle scelte che si stavano facendo. Poi l’importanza di valutare le modalità applicative di un progetto operativo prima di arrivare alla soluzione definitiva. Alcuni si lamentano del posizionamento delle fioriere o delle “chicane” . Soluzioni di basso impatto e costo limitato che possono essere valutate ed eventualmente modificate dopo un periodo di sperimentazione. la perfezione non è di questo mondo ma soprattutto ci obbliga ad una progettazione di dettaglio più costosa degli adattamenti nella pratica. Infine l’atteggiamento nei confronti dei cambiamenti e lo scetticismo verso modelli applicati altrove. Non siamo mica a Copenaghen o a Londra dice un commentatore ! Come se noi o i cittadini del Borgo non avessero diritto a pensare che sia possibile una qualità della vita migliore senza l’incubo di attraversare la strada o con la possibilità di passeggiare tranquillamente in bicicletta magari con i propri figli. Perché dovremmo essere esclusi da questa prospettiva ? Perché siamo brutti, sporchi e cattivi ? Contrariamente a quanto pensa l’amministratore Pizzichini in un suo intervento non è “l’applicazione ideologica della zona 30” (oddio chi sarà il proletario e chi il capitalista ?) ma soltanto il pensiero concreto che si può cambiare la nostra vita in meglio.
@ mario iesari
Non credo sia come dice lei…
Non eleviamo, a pietra angolare, qualcosa che è infinitamente più terra terra…
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E’ stata solo una cambiale politica presentata all’incasso; tutto il resto, ma proprio tutto, sono solo patetiche ed ideologiche sovrastrutture, per giustificare un l’inutile spesa di oltre 4.000 euro.
Penso che ormai che Villa Potenza ha avuto la fortuna di ottenere la variante, non si sarebbe dovuto fare nulla. Il paese era abbastanza tranquillo senza traffico. Invece no, prendiamo a spunto i paesi civili per tutte le cose futili e non per quelle importanti. In questi paesi si attraversa sulle strisce o nei sottopassaggi, da noi basta andare in piazza Garibaldi per vedere il nostro grado di civiltà: nessuno usa il sottopassaggio e le guardie non se ne interessano neanche, loro tengono d’occhio le scadenze dei dischi orario (che comunque va fatto) ed inoltre se un’automobile investe qualcuno, probabilmente gli danno anche la colpa.
Capisco però che la Zona trenta, comporta spese per le attrezzature, progetti e progettisti magari amici degli amici, ecc. come in ogni appalto pubblico. Peccato , poteva essere l’occasione per tornare a vivere un po dell’atmosfera delle frazioni quando eravamo piccoli.
@Cerasi
sabato mattina mi sono fermato un attimo ed ho visto ragazze della Accademia (erano coinvolte pure loro) che ridipingevano attrezzature stradali pubbliche . Tutte le persone coinvolte (a parte gli operai comunali) erano ragazzi molto giovani che credo fossero li per un progetto, terra terra, a cui credevano e non per un “cambiale politica” a cui pensano subito quelli più grandi, cinici e un po’ depressi (non parlo per lei ovviamente) . La mancanza di fiducia ci “ammazza”.
@alegnoni
i sottopassi i paesi civili li chiudono … perché considerano ormai superata la logica che la strada sia territorio esclusivo delle auto e tutti gli altri debbano andare a nascondersi. Quanto a futilità , beh da qualche parte dovremmo pur cominciare. lunedi sera su RAI3 c’è stata una trasmissione sui servizi pubblici e la mobilità . hanno fatto vedere la situazione pietosa di roma e napoli confrontandola con quella di alcune citta di medie dimensioni francesi. una di queste, non ricordo bene quale, è uscita da un periodo di crisi ed impoverimento puntando tutto sulla mobilità pubblica e sostenibile e sulla qualità della vita. ora molte aziende grandi e piccole si trasferiscono in questa città (nel suo territorio) perché i loro dipendenti possono raggiungere facilmente il luogo di lavoro a basso costo e hanno una ottima qualità della vita. C’entra questo con la Zona 30 ? Si perché l’idea è la stessa (con obiettivi e finalità più terra terra come ci ricorda il buon Cerasi). L’idea che una mobilità più umana e sostenibile migliora la qualità della vita e che questa oggi rappresenta un elemento importante (non risolutivo lo so bene) per la competizione fra territori . quella “competizione” che serve per convincere i migliori fra i ragazzi che l’altro giorno lavoravano a Villa Potenza che vale la pena rimanere qui piuttosto che scappare in fretta in posti dove ci sono più opportunità e dove magari gli “adulti” si fidano un po’ di più delle loro idee e dei loro progetti .
@ mario iesari
Dipingere delle bande colorate su alcuni lampioni stradali (tra l’altro espressamente vietato dal CdS: se prova a farlo lei o io ci becchiamo una multa… e non c’è cristo che tenga) spero non sia materia di studio o prova pratica dell’Accademia, in quanto mi semberebbe molto riduttivo.
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Se proprio si volesse affontare un progetto estetico, di ben altro spessore, si potrebbe intervenire per recuperare il bellissimo murales in Via Mugnoz (lasciato in completo stato di abbandono da troppi anni) che altri ragazzi dell’Accademia dipinsero una trenitina di anni fa
https://www.google.it/maps/@43.2967716,13.4456608,3a,75y,130.56h,100.25t/data=!3m4!1e1!3m2!1sFoOYOWAEj02TRyLUk8D-Pg!2e0!6m1!1e1
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Tra l’altro: a proposito di rotatore (che servono), sempre su via Mugnoz (all’intersezone con Via Tucci), ne servirebbe sicuramente una, perchè già ci sono stati diversi incidenti,
mentre invece ne è stata inutilmente fatta un a Borgo Peranzoni (dove non serviva)…