Guarda in alto la clip de “Il Giovane Favoloso”
di Claudio Ricci
“Dieci minuti di applausi. Emozionante e con un Elio Germano strepitoso”. Questo il commento della deputata maceratese del Pd Irene Manzi immediatamente dopo la proiezione del Giovane Favoloso, proiettato per la prima volta ieri, in concorso, alla biennale del cinema di Venezia. Non è l’unica nota entusiasta, sul film di Mario Martone, ispirato alla vita di Giacomo Leopardi. La pellicola è stata infatti accolta bene oltre che dalle autorità – ieri in serata anche la benedizione del presidente delle regione Gian Mario Spacca (leggi l’articolo) – anche dalle maggiori testate giornalistiche e dalla critica più severa. “Un film di un impatto travolgente – ha dichiarato il sindaco di Recanati Francesco Fiordomo – Martone, Germano e tutto il cast hanno superato l’esame di critica e pubblico a pieni voti. Sono stato tempestato di messaggi da parte dei recanatesi che volevano sapere e congratularsi per il successo ottenuto dal film e dalla città dove la pellicola è stata in gran parte girata”.
Romano Carancini, Francesco Fiordomo, Irene Manzi e Stefania Monteverde sul red Carpet alla Mostra del cinema di Venezia
“Credo che nell’ottima riuscita dell’opera – aggiunge Fiordomo – abbia inciso molto anche la riservatezza e la discrezione, con cui la città ha saputo accogliere e “proteggere” tutto il cast che si è intrattenuto qui per quasi 4 mesi. Lo stesso Martone mi ha confidato, che non se ne sarebbe voluto mai andare data l’accoglienza delle signore di Montemorello, che la mattina portavano sul set la colazione a base di ciambellone e crostate. Speriamo che Martone voglia ora farci compagnia alla proiezione in programma a Recanati in antemprima esclusiva poco prima dell’uscita nelle sale il 16 ottobre. Ora pensiamo a goderci questo momento storico di visibilità internazionale, che per Recanati rappresenta già di per sè un Leone d’Oro.
In passerella anche il sindaco di Macerata Romano Carancini e l’assessore alla cultura, Stefania Monteverde. “Al Festival del cinema di Venezia 10 minuti di applausi per “Il Giovane Favoloso”- commenta la Monteverde – Straordinario Elio Germano, bravissimo Mario Martone, affascinanti i nostri luoghi leopardiani: le terre di Recanati, casa Leopardi, i palazzi nobili. Il più bello? La sala dell’Eneide di Palazzo Buonaccorsi”. Un giudizio condiviso anche dal sindaco Carancini: “Il Giovane Favoloso, alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia riceve applausi e riconoscimenti importanti della critica. In particolare Elio Germano in una indimenticabile e credibile interpretazione di Giacomo Leopardi. Dentro la storia di questo successo c’è la bellezza del nostro Palazzo Buonaccorsi che compare nel film e fa meravigliare anche il poeta Ribelle. Orgogliosi di esserci con uno dei nostri luoghi”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ci vuole faccia tosta per toccare un grande poeta con un filmetto così privo di poesia.
Maurizio Boldrini
Anche l’assessore regionale alla cultura Pietro Marcolini commenta il successo de Il giovane favoloso. Di seguito la nota stampa:
“Il grande successo del film “Il giovane favoloso” di Mario Martone a Venezia contrassegnato dall’apprezzamento del pubblico e della critica e accolto da ben quindici minuti di applausi in occasione della sua proiezione, ci riempie d’orgoglio per essere stati coproduttori insieme agli sponsor privati, a Rai Cinema e a Palomar di un’operazione culturale che lascerà sicuramente un segno nella storia del cinema italiano e nell’interpretazione stessa del genio leopardiano. L’accoglienza ricevuta, attesa ma non scontata, ci fa ben sperare per i riconoscimenti che ci auguriamo il film potrà ricevere nella sede veneziana come in altre a cui concorrerà”.
La Regione Marche, alla luce dei amplissimi consensi riscossi, affiancherà nelle prossime settimane la promozione del film ad una serie di iniziative sul territorio regionale e non solo. Insieme a quanto programmato dalla casa di produzione Palomar e da Rai Cinema ci saranno, infatti, varie iniziative per far conoscere il film ad un ampio pubblico, a partire dai marchigiani, cogliendo così il duplice obiettivo di approfondire la figura straordinaria di Giacomo Leopardi e di rilanciare la presenza dei cittadini e delle famiglie al cinema.
L’anteprima assoluta nazionale del film avverrà a Recanati il prossimo 9 ottobre con la presenza del regista Mario Martone e nei giorni successivi a questa data (dal 10 al 15 ottobre) Recanati sarà l’unica sala in Italia a proiettare il film.
“Insieme a Palomar e Rai Cinema – prosegue l’assessore – la Regione Marche sarà prima al Film Festival di Londra (dal 20 settembre al 5 ottobre) con un evento di promozione turistica e culturale collegato alla partecipazione del film al concorso e poi a Roma il 15 ottobre per una anteprima all’Auditorium della capitale.
Il film, inoltre, uscirà per iniziativa della Regione in tutte le sale cinematografiche delle Marche nel fine settimana dal 16 al 19 ottobre. Dal mese di ottobre fino a dicembre 2014 valorizzeremo attraverso specifiche iniziative i luoghi leopardiani come la Casa Museo del poeta, in collegamento anche con eventi culturali in svolgimento nella regione come la mostra ‘Da Giotto a Gentile’ ”.
Infine, la Regione sta sostenendo un’azione promozionale con il gruppo La Repubblica-L’Espresso che vedrà la luce nel mese di novembre con la pubblicazione in allegato al giornale e alla rivista di quattro dvd, finalizzati a diffondere tra il grande pubblico la conoscenza del poeta-pensatore recanatese e della realtà in cui nacque e visse.
Sicuramente ottima pubblicità per la città di Recanati ma poi dovremmo essere all’altezza di accogliere i turisti e qui penso che siamo un po’ carenti, senza strutture ricettive all’altezza, senza attrazioni turistiche, ristoranti chiusi all’ora di pranzo, ecc….
appunto solita storiella tra i soliti noti …..cattocomunisti,pseudo professoroni,e appestati di rosso, se la cantano e se la suonano e poi che centra il caranci con il leopardi chi paga queste festicciole tra di loro?????
Da recanatese ora mi aspetto che frotte di opportunisti montino sul carro dei vincitori…
Come ha gia detto Yuri in organizzazione “famo ride” !!!
A certa gente gli pesa il qlo a star aperti durante gli orari di pranzo, considerando che ad utilizzare i ragazzi degli arlberghieri praticamente a costo zero, manca solo la voglia di farlo.
Pretendo che almeno facciano delle proiezioni per la cittadinanza, almeno per ripagarci di tutte le rotture di c*j*ni tra sensi vietati e strade chiuse per la troupe durante le riprese.
O no?
sindico, voli magnà pure addè???
Non capisco una cosa ma credo che una spiegazione dovrà pur esserci, però…
.
Non mi sembra di ricordare (ma ammetta che i miei ricordi leopardiani sono vecchi) che il poeta abbia avuto mai un granché da spartire con Macerata..
.
Pertanto mi auguro che Sindaco ed Assessore siano andati come PRIVATI cittadini a proprie spese.
Caro cerasi, come avrà visto nel servizio alcune scene del film sono state girate a Palazzo Bonaccorsi , probabilmente per questo motivo sono stati invitati alla prima a Venezia,.
Il film è stato girato anche ad Osimo, Recanati, Villa Buonaccorsi, Macerata, Filottrano ecc…. ma il Sindaco di Recanati è abituato a sagre, un po’ come il presidente della Regione…. Una volta finito con Venezia invito il sig. sindaco a farsi un giretto per le strade, marciapiedi, aiuole, verde pubblico, segnaletica ecc… di Recanati che sono diventate un colabrodo, piene di incuranza e menefreghismo. Quindi appena finito una sistematina gioverebbe anche queste sono segno dell’accoglienza turistica, non solo il film su Leopardi.
@ dav50593
Poteva, il film, per esigenze sceniche anche essere girato tutto a Macerata con attori maceratesi…
Ma Leopardi, con Macerata, poco c’entra mi sembra…
(già detto: i miei ricordi leopardfiani sono scolastici, ma non mi sembra che abbia soggiornato mai a Macerata)
.
Se poi alcune scene sono “la scusa” per andare a fare passerella (magari gabellando la scusa del turismo) ci può anche stare…
…Ma è il soito giochetto delle 3 palle e 1 soldo
@Cerasi
Quello a Macerata fu il suo primo viaggio, la sua prima uscita da Recanati non ancora maggiorenne nel 1818, quindi con il permesso del padre, ed è perciò significativo nel contesto dei suoi rapporti familiari in quanto Monaldo acconsentì al suo desiderio , e anche perchè ad accompagnarlo fu Pietro Giordani, l’illustre letterato , e amico, con cui intratteneva già una fitta corrispondenza.
@ Tamara
Qualcunio allora, dei tanti studiosi leopardiani (visto che c’è anche un centro studi) dovrebbe quantomeno prendersi la briga di verificare/aggiornare wikipedia, visto che tra i “luoghi leopardiani” Macerata NON è menzionata (e visto che oramai -volenti o nolenti- è uno dei siti dove tantissimi attingono informazioni.
http://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Leopardi#Luoghi_leopardiani
.
.
.
Comunque se il poeta, non ancora maggiorenne, si è fatto uno struscio al Corso o a preso un gelato da Venanzetti o si è fatto 2 passi lungo le Mura da Sole credo che sia un pochino poco per giustificare la presenza “ufficiale” dell’amministrazione maceratese a Venezia (a spese pubbliche: se ci sono andati invece, “privatamente”, spendendo soldi propri nulla da ridire).
Scusa Gianfranco, mi sono accorta adesso di avere inviato solo parzialmente il commento senza darti la spiegazione che ti mancava del perchè c’entra Macerata con Leopardi e perchè sono state girate scene del film all’interno di Palazzo Buonaccorsi. Non c’è stata nessuna invenzione , nessuna forzatura, ma perfetta aderenza nella ricostruzione cinematografica di Martone alla biografia del poeta, filosofo, letterato ,Giacomo Leopardi.
Infatti.
Un anno prima del suo viaggio a Macerata, già di per sè significativo per i motivi che ho detto, Leopardi aveva tradotto in italiano e pubblicato nella rivista letteraria ” Lo spettatore italiano ” il secondo libro dell’Eneide, e proprio grazie a quest’opera Il Giordani , classicista illuminista, riconobbe il valore del giovane da incoraggiarlo fortemente a coltivare il suo grande talento. Con queste premesse , direi a questo punto che è facile stabilire le relazioni esistenti tra il personaggio , la sua biografia, i suoi interessi, le sue opere, la sua visita alla settecentesca sala dell’Eneide a Palazzo Buonaccorsi,con la città di Macerata e la cultura del tempo che essa esprimeva pienamente ed egregiamente.
Questo è quanto. In ogni caso, io non avrei trovato di che lamentarsi se , per qualsiasi motivo, Macerata e Palazzo Buonaccorsi fossero finiti in un film su cui si sono accesi i riflettori del cinema internazionale.
@ Tamara
Io non stavo discutendo del fatto di Palazzo Bonaccorsi, ma del fato che fossro presenti 2 esponenti dell’ìAmministrazione…
Guarda che avevo capito Gianfranco, ma se insisti, forse allora non hai ancora compreso tu la portata dell’evento che vede protagonista Macerata sul piano storico e culturale. Non ci vedo proprio niente di scandaloso, di sconveniente, che Sindaco di Macerata e Assessore alla Cultura siano andati in rappresentanza della città di Macerata alla proiezione del film su Leopardi. Penso oltretutto, che anche loro come autorità abbiano partecipato come di prassi su invito.
Se fossi stata io al loro posto avrei fatto lo stesso : perchè, tu no?