Il procuratore Giovanni Giorgio, il colonnello Paolo Papetti e il perito Pietro Dal Ben (clicca sull’immagine per guardare il video)
di Gianluca Ginella
(foto di Lucrezia Benfatto)
Uno dei più importanti sequestri mai effettuati in Italia: almeno 184 milioni di prodotti falsi individuati, 103 siti internet che vendevano capi d’abbigliamento fasulli chiusi e indagini che continuano per risalire ai responsabili e per rintracciare i depositi della merce tarocca. E’ l’indagine condotta dalla guardia di finanza di Macerata (ha operato la Compagnia, comandata dal capitano Diana Campanella) con il supporto di un super perito, Pietro Dal Ben, espertissimo investigatore del falso. La guardia di finanza ha avviato le indagini lo scorso gennaio in base a dei sospetti su di alcuni siti di e-commerce, molto ben realizzati, che riportavano il dominio di noti marchi e che potevano far pensare gli utenti che fossero realmente collegati con i siti originali. Questo è stato il primo step, poi “abbiamo con l’aiuto delle case madri ottenuto una perizia dettagliata sui prodotti che rientravano nei loro listini e, ad esempio, sulle caratteristiche distintive” spiega il capitano Diana Campanella.
Attraverso le indicazioni delle case madri e una attenta osservazione dei prodotti in vendita, il perito Dal Ben ha stilato una relazione sui capi che erano in vendita evidenziando i particolari che dimostravano che si trattava di falsi. Capi particolari, in certi casi del tutto inventati dai falsari come il kway della Moncler, che non esiste ma che essendo molto richiesto dai clienti veniva realizzato dai falsari e messo in vendita come fosse vero. Alla fine “Sono stati oscurati 103 siti web, abbiamo conseguito un risultato che ritengo particolarmente apprezzabile – dice il procuratore Giovanni Giorgio –. Ora la seconda fase sarà quella di individuare gli autori dei reati che non si trovano solo in Italia ma anche all’estero. Ci sentiamo particolarmente impegnati a tutelare le aziende nel territorio contro chi realizza prodotti falsi”. Il comandante provinciale della Finanza, il colonnello Paolo Papetti, sottolinea “Siamo particolarmente contenti di questa indagine, abbiamo fatto uno dei sequestri più importanti in Italia. Si tratta di siti insidiosi perché hanno domini con nomi molto simili a quelli originali e il cliente può pensare si tratti di una rete distributiva legata alla casa madre. Noi siamo a fianco degli onesti”.
L’operazione ha individuato un gito di centinaia di milioni di prodotti falsi. 150 le marche che venivano vendute: da Moncler, a Cavalli, Nike, Prada, Gucci, Hogan, Adidas, Armani, Louis Vuitton, Bulgari, Cartier, Diesel, Ray Ban. Soltanto 5, dei 103 siti sequestrati, mettevano in vendita almeno 184 milioni di prodotti (in base a simulazioni di acquisto fatte dai finanzieri). Siti che erano tutti all’estero: Lussemburgo, Spagna, Australia, Stati Uniti, Turchia, Hong Kong, Panama, Cina, India. La Finanza, nel chiedere il sequestro dei siti, ha presentato al Gip una relazione dettagliatissima, stilata da Dal Ben. “Il consiglio che do – spiega il super investigatore del falso – è di fare attenzione ai siti dove non c’è un numero di telefono o se c’è, nessuno risponde. Consiglio di acquistare sui siti ufficiali. Si è trattata di una delle più importanti operazioni in Italia sia per il quantitativo di prodotti, che per la qualità”. L’indagine proseguirà con la ricerca dei depositi dei prodotti falsi e dei gestori dei siti, alcuni presumibilmente, italiani. Siti che avevano indirizzi Ip aperti appositamente all’estero per sviare le indagini.
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Ma quali sono questi siti?