Il capogruppo consiliare del Pd di Tolentino Bruno Prugni
di Marco Cencioni
“Noi saremo sempre contro un nuovo modello di scuola privata con contributi pubblici come quello che si sta delineando a Tolentino. Spendere 28mila euro per soli 20 alunni è profondamente ingiusto”. Netta la presa di posizione da parte degli esponenti del gruppo consiliare del Pd di Tolentino. “Abbiamo presentato una mozione da discutere in consiglio avente ad oggetto la vicenda del corso “montessoriano” che verrà istituito dall’Istituto Comprensivo “Don Bosco” con denaro pubblico per volontà della Giunta Pezzanesi che ha deciso (con delibera n. 189 del 09-05-2014) di spendere 28mila euro per consentire l’avvio di tale metodo di insegnamento”. Secondo i rappresentanti della minoranza “si andranno ad erogare questi soldi in favore di una sola ventina di famiglie che hanno inteso rifiutare l’insegnamento ordinario. Legittima la loro scelta ma è inopportuno che a finanziarla sia il Comune. Il denaro pubblico va speso a beneficio di tutti: le altre famiglie sono costrette a farsi carico dell’acquisto del materiale didattico con il contributo “volontario” ed i bambini devono portare da casa la carta per asciugare le mani ed i bicchieri di plastica per bere; gli insegnanti di tasca loro finiscono per comprare l’occorrente – sottolineano i membri PD- A causa della scelta di realizzare la classe montessoriana ben dieci insegnanti perderanno il proprio posto di lavoro nel quinquennio. In un momento tanto difficile, dove i tagli colpiscono anche i più deboli togliendo ore di assistenza alla disabilità, i soldi pubblici devono andare a sostegno di tutta la popolazione studentesca e non a quei pochi che richiedono metodi didattici che hanno un costo notevolmente superiore – affermano gli esponenti della minoranza – Molte altre necessità fondamentali degli Istituti scolastici avrebbero dovuto meritare la medesima attenzione. Chiediamo all’amministrazione di farsi carico delle necessità primarie, oggi sostenute in larga parte delle famiglie, degli Istituti scolastici cittadini. Tutti gli studenti devono avere pari dignità. A tale proposito si predisponga un contributo annuo di 30mila euro da reperire nelle seguenti modalità: 15mila con la riduzione delle Indennità degli Amministratori (Pezzanesi chiese una riduzione del 50% quando era all’opposizione ben 7 anni fa!) ed altri 15mila mediante l’utilizzo dell’utile dell’ASSM – negli ultimi due anni utilizzato per tappare i buchi di bilancio – magari con riduzione del 20% delle indennità del costoso Consiglio d’Amministrazione”.
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