Chiuso l’Ufficio immigrazione, i sindacati alzano la voce

CIVITANOVA - Mercanti (Cgil): "In città lavorava nell'Ufficio un'unica persona, non ci parlino di spending review"

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Da sinistra Maria Rosaria Mazzuferi, Francesco Menichelli segretario provinciale Silp Cgil, Daniele Taddei, segretario provinciale Cgil, Fulvio Mercanti segretario regionale Silp Cgil e Matteo Ferretti

Da sinistra Maria Rosaria Mazzuferi, Francesco Menichelli (segretario provinciale Silp Cgil), Daniele Taddei (segretario provinciale Cgil), Fulvio Mercanti (segretario regionale Silp Cgil) e Matteo Ferretti

di Laura Boccanera

“Chiederemo un incontro col prefetto Pietro Giardina per perorare la causa del commissariato di Civitanova e la riapertura dello Sportello immigrazione”.

La Cgil e il Silp del sindacato dichiarano la totale contrarietà alla scelta di sopprimere l’ufficio attualmente al primo piano del Commissariato della città costiera e chiuso ufficialmente dal 25 maggio. Secondo il sindacato si tratta di una scelta che va a depotenziare la sicurezza e il controllo del territorio e al tempo stesso grava sugli uffici maceratesi.

“E’ l’ultimo atto di una serie di provvedimenti che ledono di fatto il diritto sacrosanto dei cittadini alla sicurezza e sviliscono il lavoro degli operatori – ha detto Daniele Taddei segretario provinciale Cgil – . Oltre alla situazione già compromessa per il blocco dei turn over e la ristrettezza di risorse in particolare su Civitanova questa decisione impatta con la cittadinanza e con la società. I vari presidi servono a tenere alto il livello di guardia. Togliere senza una logica non è riorganizzazione e ottimizzazione delle risorse, ma indebolisce il territorio e le Marche non sono più un’isola felice”.

Scettico sul fatto che si tratti di spending review anche Fulvio Mercanti, segretario regionale Silp Cgil: “Il provvedimento è stato fatto dal questore, a Civitanova operava nell’Ufficio immigrazione un’unica persona, quindi di qualche spending review o organizzazione parliamo. Siamo venuti a conoscenza della chiusura dell’ufficio il 15 maggio, senza concertazione con i sindacati. A Civitanova nel 2013 sono state fatte 2.876 pratiche, nei primi mesi del 2014 siamo a 816 istanze di cui 786 permessi di soggiorno, parliamo quindi di cittadini regolari, tutto questo monitoraggio ora graverà su Macerata. La chiusura significa togliere il servizio. Chiediamo all’amministrazione di fare un passo indietro con l’immediato ripristino del servizio, senza dimenticare la riorganizzazione del Commissariato: noi non resteremo alla finestra”.



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