Macerata ha celebrato la Festa della Repubblica con la cerimonia al monumento ai caduti e la consegna delle onorificenze in prefettura a chi con il proprio sacrificio e tra mille sofferenze ha contribuito a mettere il proprio mattoncino alla nascita della Costituzione che sessantotto anni fa sostituì la monarchia. Prima della lunga lista dei premiati, in una mattina allagata dalla luce vivace del sole di giugno il prefetto di Macerata Pietro Giardina, dopo l’alzabandiera e il silenzio, ha passato in rassegna i reparti delle forze dell’ordine schierati al monumento dei caduti e ha poi salito la gradinata per deporre una corona d’alloro in memoria. Ad assistere alla cerimonia, i cui momenti sono stati sottolineati dal complesso bandistico Salvadei di Macerata, c’erano i vertici delle forze dell’ordine dal questore Leucio Porto, al comandante dei carabinieri Marco Di Stefano, al comandante della guardia di finanza Paolo Papetti, a quelli dei vigili del fuoco, Dino Poggiali, del corpo forestale, Giuseppe Bordoni, dell’ufficio circondariale marittimo di Civitanova, Giuseppe Biasco. E poi i sindaci dei comuni della provincia. La cerimonia si è poi spostata negli eleganti locali de lsalone di rappresentanza della prefettura in piazza della Libertà.
Lì è avvenuta la consegna delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana, e delle Medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti. Il prefetto Giardina ha rammentato “il significato più profondo della festa che oggi celebriamo: per evitare che i valori fondamentali che con essa si intendono ricordare, e cioè i valori del lavoro, del merito e della solidarietà sociale, vengano a stemperarsi in un cerimoniale altrimenti privo di significato”.
Le medaglie ai decorati sono state consegnate a Gino Annibali, di Potenza Picena, e Augusto Morichetti, anche lui di Potenza Picena, entrambi di 91 anni (leggi l’articolo). Poi sono state consegnate ai familiari di chi invece è nel frattempo scomparso: Massimino Boschi, di Morrovalle, Edmondo Brunellini, di Civitanova, Ferdinando Carassai, di Potenza Picena, Giuseppe Colucci, di Macerata, Enrico Gattafoni, di Potenza Picena, Renato Mancinelli, di Matelica, Raffaele Strovegli, di Potenza Picena, Alberto Torresi, di Potenza Picena. Le onorificenze come ufficiale al merito della Repubblica (Omri) sono andate al brigadiere Espedito Avitabile, consegnata da Ivo Costamagna presidente del consiglio comunale di Civitanova, e al colonnello Leonardo Bertini, consegnata dal sindaco di Macerata Romano Carancini. Le onorificenze come cavaliere al merito della Repubblica sono state conferite ad Andrea Bartolazzi (consegnata dal sindaco di Muccia, Fabio Barboni), Romano Cestola (consegnata da Ivo Costamagna), Mario Ciocchetti (consegnata dal sindaco di Belforte, Roberto Paoloni), Primo Francesco Dalfino (consegnata dal sindaco di Potenza Picena, Sergio Paolucci), Patrizio Donnari (consegnata dal sindaco di Monte San Giusto, Andrea Gentili), Luca Giuseppetti (consegnata dall’assessore di Caldarola, Gianni Fiatrelli), Adriano Lippi (consegnata dal sindaco Paolucci), Mario Marinelli (consegnata dal sindaco Paolucci), Francesco Musci (consegnata dal sindaco di Macerata), Corrado Natali (consegnata dal sindaco di Montecosaro, Reano Malaisi), Giuseppe Pallotta (consegnata dal sindaco Carancini), Alberto Pasquali (consegnata da Ivo Costamagna), Giuseppe Pillon (consegnata dal sindaco di San Severino Cesare Martini), Luigi Ripa (consegnata da Ivo Costamagna), Massimo Serra (consegnata dal sindaco Carancini), al luogotenente Domenico Spinali (consegnata dal sindaco Carancini), a Romano Tordelli, Enzo Verdicchio (consegnata dal sindaco di Corridonia Nelia Calvigioni), Aurelio Vitali (consegnata da Ivo Costamagna), Antonio Nicolli (consegnata dal sindaco di Porto Recanati, Sabrina Montali).
(redazione CM, foto di Guido Picchio)
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A Tolentino sono state tantissime le persone che hanno partecipato ai festeggiamenti per il 2 giugno. Ad aprire la giornata la sfilata per le vie del quartiere Repubblica, poi la messa nel giardino di fronte all’ospedale San Salvatore. A cui è seguita il saluto del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi: “in ognuno di voi, questa mattina, nei vostri occhi, scruto e trovo le nostre tradizioni, i nostri valori, l’abnegazione, la cultura del lavoro, l’umanità, la solidarietà che ci contraddistinguono ma soprattutto trovo la fierezza di riconoscersi e ritrovarsi nei valori fondamentali della nostra Costituzione”. E’ seguita la consegna ai neodiciottenni di una copia della Costituzione. Al termine della cerimonia, dopo l’inno nazionale sono stati liberati nell’aria palloncini tricolore.
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Un grande complimento a Espedito, prima di essere un grande carabiniere è un grande persona!
Premetto che non sono mai stato monarchico. Anzi, da Consigliere comunale fuoi promotore per Mecarata di una sottoscrizione popolare per impedire ai Savoia di rientrare in Italia, purtoppo in Italia non si raccolsero un numero di firme sufficienti. … Ma premesso questo per evitare ogni fraintendimento, metto in evidenza che così come è nata la cosiddeta “Unità d’italia”, nacque la Republica. Un’Italia apperentemente unita e “democratica”, tanto “democratica” che fu impedito ai reduci dalla Russia di rientrare in Italia prima del Referendum popolare per scegliere tra repubblica e monarchia per non correre il rischio che le preferenze per la monarchia superassero quelle per la repubblica. .. La storia d’Italia spiega molto bene anche l’italia di oggi.
Avevo deciso di non intervenire più sui social network ma il Signor Placido Munafò mi invita a farlo .
Sono stato Sindaco di Montefano dall’anno 1977 , avevo 26 anni, sino al 1985 ; di famiglia e di spirito vero democristiano della solidarietà e del rispetto e della onestà , superando le baggianate con cui spesso la politica si ammanta e facendo leva unicamente sul buon senso e sulla correttezza politica ed amministrativa verso tutti i cittadini senza fare alcuna distinzione di appartenenza ,ho rimesso in piedi un Comune che se fosse stato una impresa privata , sarebbe fallito da tempo . Ho creduto nei valori della democrazia anche quando ho dovuto subire in anni posteriori quella messa in disparte o quella sottile e sotterranea denigrazione o quegli ostacoli nella vita professionale e privata che ho poi scoperto chiamarsi l’applicazione del principio da socialismo reale della ‘damnatio memoria’ con cui il potere tenta di non offuscare l’insulso comportamento di chi è al comando . Ho visto lo sperpero vero di danaro pubblico e comportamenti volti unicamente alla mera gestione del potere e della propaganda faziosa ; la lotta politica della sinistra di sempre portata unicamente , con la propaganda e la denigrazione , sulle persone di spessore perchè non avessero la forza per alzare la testa . Non voglio aggiungere altro perchè le cronache sono piene di questi che vengono ritenuti dei miseri lamenti per chi vive nella contemplazione della propria vigliaccheria mentre si definisce democratico . Ho letto l’estate scorsa un articolo di Pietro Ostellino sul Corriere della Sera in cui , rispondendo al Presidente di Magistratura Democratica Luigi Marini , spiega quali sono stati i principi ispiratori di quella parte di Magistratura : ” Il nostro compito consiste nella ricerca di una politica della Magistratura e per la Magistratura che sia capace di inserirsi utilmente nella lotta difensiva ed offensiva condotta dal movimento democratico nel suo complesso …” Mi risparmio da altre amenità da Codice Penale che leggo nello stesso articolo come ‘politica del fare giustizia ‘ …cioè dell’ ingiustizia del fare giustizia ? Ed altro .Piero Ostellino non ha scoperto nulla di cui non si sapesse .
Rileggendo bene la storia non credo affatto che nel referendum Democrazia – Monarchia abbia vinto la Democrazia . Il Re di Maggio e la Regina erano più conosciuti e ben voluti ( nonostante tutto ) di De Gasperi e non credo che Magistratura Democratica avrebbe potuto esitere se anzichè i vari Presidenti avessimo avuto i Savoia per quanto vituperati ( a toro o ragione – comunque siamo stati capaci di Mettere un Vittorio Emanuele in galera subito subito perchè in Italia si usa così per poi vederlo prosciolto ) . Oggi penso alla propaganda degli 80 Euro per chi non ne avrebbe in realtà un gran bisogno (mentre ci sono pensionati con 480 Euro) con l’ideozia che così facendo riprendono i consumi mentre è notorio (e non solo agli esperti ) che i consumi riprendono se con mirati tagli delle tasse ( alla casa per esempio ) riprende la circolazione della moneta e la fiducia . Il lavoro manca da qualche anno a tanta gente ( commercianti-artgiani-liberi professionisti …. e a gente che non si permette neppure di fiatare per criticare e non si riscalda in casa ( ripensiamo ai suicidi di Civitanova Marche dell’anno scorso ) ; la disoccupazione nel volgere di due anni dall’8 % è passata al 13% per il solo capriccio di incapaci al potere e il debito pubblico è aumentato di 200 miliardi che ancora non si riesce a capire come sia avvenuto , ma i conti , guarda caso , con questo governo degli amici sono in ordine per i burocrati Europei . Bene così . Mi spiace che non Grillo.. ma che i grillini non sono pronti per il potere e a dare manforte a chi veramente sa fare gli interessi di tutti e non dei burocrati . Per il resto se il gionro del 2 Giugno anzichè la festa della Repubblica diventasse la festa di qualcosa d’altro non mi dispiacerebbe poi tanto .