di Gianluca Ginella e Filippo Ciccarelli
(foto-servizio di Guido Picchio)
Uno schianto pauroso lungo la provinciale che taglia le campagne di Trodica di Morrovalle: una donna di 46 anni è morta e 4 persone sono rimaste ferite in maniera grave. E’ successo alle 21,30 di questa sera, poco prima dell’ingresso del centro abitato di Trodica di Morrovalle. La vittima, Maria Antonietta Landolfo, è di Ravenna.
Una mancata precedenza sarebbe all’origine di uno schianto da mettere i brividi avvenuto poco prima dell’ingresso di Trodica di Morrovalle (venendo da Macerata). E’ lì che una Peugeot 307 con a bordo 3 persone , si stava immettendo dalla provinciale 46 (la strada che giunge in quel punto venendo dalla superstrada). In quello stesso momento sta percorrendo la provinciale 485, che in quel tratto si chiama via Dante, una Chevrolet Aveo, con a bordo due giovani, un ragazzo di 24 anni di Morrovalle e una ragazza di 23 anni di Treia. Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, la Chevrolet sarebbe finita addosso alla Peugeot, a causa della mancata precedenza (la dinamica di quanto avvenuto è comunque in corso di accertamento).
La Chevrolet ha colpito frontalmente la Peugeot, devastandola sul lato del passeggero. Un urto violentissimo, che non ha lasciato scampo alla donna che viaggiava seduta davanti sulla Peugeot, come passeggero: Maria Antonietta Landolfo. Dopo lo schianto, la Chevrolet ha proseguito la sua corsa andando a travolgere la cancellata di una casa che si trova lungo la provinciale, per poi arrestarsi all’interno del giardino dell’abitazione. Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi. Giunti sul posto, gli operatori del 118 non hanno però potuto fare nulla per la 46enne, mentre hanno trasportato in ospedale (a Macerata e a Civitanova) le altre quattro persone a bordo delle due auto. Questo però hanno potuto farlo dopo che i vigili del fuoco di Macerata hanno estratto ben tre individui che erano rimasti incastrati nelle lamiere. Lunghe e difficili le operazioni di salvataggio che hanno richiesto un intenso lavoro da parte di 118, vigili del fuoco e polizia stradale di Civitanova. Sempre da quanto si è appreso dei quattro rimasti coinvolti nell’incidente, sarebbe grave la 23enne di Treia, A.B. nata in Serbia ricoverata a Macerata in prognosi riservata. Meno preoccupanti sarebbero le condizioni del 24enne in auto con lei, R.C. di Morrovalle. Non sono in pericolo di vita le altre due persone che erano a bordo della Peugeot, una ragazza slovacca K.J., 31 anni, residente a Ravenna e un pollentino, E.B., 23 anni.
Gli accertamenti su quanto avvenuto sono in corso. Ma stando alla prima ricostruzione dell’accaduto sarebbe stata la Peugeot a non rispettare lo stop, forse perché il conducente non si era accorto di dover dare la precedenza prima di immettersi in via Dante. Da qui il terribile urto, che ha ucciso la 46enne Landolfo. La donna, originaria di San Donaci di Ravenna, viveva a Marina di Ravenna.
(Ultimo aggiornamento ore 12.10)
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..una mia amica ha visto l’incidente passando..era sconvolta quando me l ha raccontato poco fà!..un incidente terribile!
In quello stesso incrocio, circa trent’anni fa, mia zia non si accorse dello stop e ci immettemmo in Via Dante con una botta di c. perché non sopraggiungevano auto né da Macerata né da Trodica. Mi chiedo come sia possibile che non ci abbiano mai messo nemmeno un semaforo.
Non è la prima volta che quell’incrocio maledetto miete vittime. Forse sarebbe il caso di rivedere la viabilità in quel punto. Si costruiscono rotatorie inutili solo per il capriccio di qualche imprenditore, mentre, dove serve veramente, nemmeno le tragedie fanno riflettere gli amministratori locali.
Confermo l’impressione del sig. Davoli; è un incrocio fatto in maniera particolare, dove il “semplice” stop non è sufficiente; andrebbe messo un semaforo, ovviamente con tempistiche tarate ad hoc, ma sicuramente più efficace dello “stop”.
Purtroppo questa volta è andata molto male alla povera signora, ma passando spesso da quelle parti, ho visto che tanti altri incidenti simili sono stati evitati per un soffio, segno che, come detto, l’incrocio è particolarmente pericoloso.
Quell incrocio e’ maledetto ogni volta che passo di li anche se ho la precedenza rallento sempre….giusto due giorni fa x poco una macchina mi veniva addosso e tenete presente che in 42 anni nn hanno mai preso nessun provvedimento pero’ poi magari spendono i soldi x i limitatiri di velocita’ che tra l’altro sono finti……
Sarebbe meglio qualche immagine più generale e panoramica che faccia rendere conto della zona, dell’ambientazione e della dinamica, oltre ai particolari ravvicinati. E’ più utile per i lettori in termini sia di prudenza che di eventuali iniziative per migliorare la sicurezza e la viabilità.