di Gianluca Ginella
Mancava un asse nel piano di calpestio di una impalcatura: un muratore ci finisce dentro, fa un volo di oltre 6 metri nel vuoto e muore. E’ successo ad Apiro. La vittima, Rossano Marconi, aveva 58 anni, era di Cingoli. La procura ha sequestrato il cantiere. Contestate all’azienda edile di cui il 58enne era dipendente violazioni sulla sicurezza.
E’ in via Casalini, la strada che unisce Apiro con San Severino, che sono in corso lavori di ristrutturazione di una abitazione. Per eseguirli è stata tirata su una impalcatura dalla ditta cui le opere sono state commissionate, una azienda di Cingoli. Della ditta è dipendente Rossano Marconi, 58 anni. E oggi pomeriggio il muratore era al lavoro nel cantiere per eseguire dei lavori. L’operaio si trovava da solo. E per fare i lavori è salito al secondo livello dell’impalcatura. Intorno alle 16,30 è avvenuto l’incidente. L’uomo, secondo le prime ricostruzioni, ha infilato un piede in un punto del piano di calpestio che non era chiuso da nessuna copertura. Da quanto emerge mancava la tavola che doveva coprire l’apertura nel vuoto. E così il muratore è precipitato giù per circa sei o sette metri. Nell’atterrare ha picchiato violentemente la testa. Ed è morto poco dopo. Di quanto successo si è accorta una persona che si trovava a passare e che ha subito allertato i soccorsi e le forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati il 118, i carabinieri di Apiro e gli ispettori del lavoro dello Spresal di Jesi. Per il 58enne però non c’è stato nulla da fare. La caduta gli è stata fatale. Sul posto dell’incidente è arrivato anche il magistrato di turno, il sostituto Enrico Riccioni, per verificare se vi siano state omissioni nel rispetto delle normative sulla sicurezza nei cantieri. Il magistrato ha disposto il sequestro del cantiere per consentire di svolgere ulteriori accertamenti sull’accaduto. Anche alla luce di ciò che emergerà dall’autopsia su Marconi, che è stata fissata per domani. Gli inquirenti vogliono capire se Marconi sia precipitato nel vuoto a causa di un malore (che potrebbe averlo stroncato) o se la morte sia dovuta alla caduta. L’ispettorato del lavoro, comunque, ha già contestato all’impresa edile di cui Marconi era dipendente la circostanza dell’assenza della tavola sul piano di calpestio.
Marconi, molto conosciuto a Cingoli, era sposato con Angela Mattiacci e la coppia aveva due figli: Luca, 29 anni e Lucia, 24. Chi lo ha conosciuto ricorda Marconi come una persona “Ben voluta da tutti, un grande lavoratore, un amico di tutti, e un padre di famiglia molto serio” dice il sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini.
(Ultimo aggiornamento alle 20)
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Mi dispiace tantissimo…..queste cose nn devono accadere… Riposa in pace!!!!