Sei un civitanovese se…

La nuova moda social arriva anche a Civitanova e in poco più di un giorno il gruppo Facebook ha già superato i duemila membri

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L'immagine copertina del gruppo fb

L’immagine copertina del gruppo fb

di Laura Boccanera

Quando l’amarcord invade il web. Ha preso piede da qualche giorno in tutta Italia una nuova mania social, le pagine “sei (di una città) se…”. Migliaia di gruppi cittadini del nord, come del sud Italia, grandi città come piccole realtà che si ritrovano attorno ai ricordi legati a vie, piazze, personaggi e storie che hanno costruito la memoria di luoghi e persone. E da ieri anche Civitanova ha la sua “sei un civitanovese se”. Un esperimento affascinante e nostalgico che grazie alla potenza “social” di Facebook è diventato virale e a nemmeno 24 ore di distanza il gruppo ha già raggiunto oltre 2000 membri che di post in post stanno via via costruendo un’enciclopedia di ricordi comuni degli anni 70 e 80, ma anche più recenti, allegando spesso anche foto storiche e personaggi eccentrici che della città sono in qualche modo diventati un emblema: ecco allora che tra le pieghe della rete rispuntano “Fufi” e “le spagnole”, “Osvaldo Corsica e Marià con il giubbetto in testa”. C’è anche chi ricerca radici linguistiche del civitanovese enucleando un piccolo dizionario di derivazioni brasiliane. Ecco allora che non sei di civitanova se “non parli pure Brasiliano, io jucào ,facio, cosào ,me tenio,sentio, sò brao,me sciaqquào” oppure se “se non parli Arabo…cullù è jito llà, collè è jita llajjò”. Ma tante anche le foto di personaggi curiosi e nel caso di deceduti, il ricordo diventa quasi commemorazione. Poi c’è spazio anche per spaccati di vita cittadina, l’oratorio di San Marone, ma non sei civitanovese se “non si ditto mai a un pistacoppi ‘evvanne fra’, al contrario sei civitanovese se “Te ricordi la sirena de Cecchetti a mezzojorno e l’ operai che facea merenna li davanti” o “ lo primo film poliziesco girato a Citanó con Maurizio Merli “Un poliziotto scomodo”. Ma civitanovesità implica anche qualche infrazione alle regole e ecco allora che “si de citanò se si passato almeno na orda contromano, co lo motorì, su lo sottopasso de Cecchetti, pe non fa la fila de lo semaforo” o “se si strusciato li specchietti jo lo pontino della lampara”. Tra i ricordi affiora anche la bilancia del molo dove “magnavi la papalina” e soprattutto i luoghi di incontro ormai spariti, come il cinema Italia e il cinema Iris e l’immancabile “Ciccona che venneva li lupì”. Non sarà un saggio scientifico di memoria storica però la pagina piace tanto che già si pensa di trasformare quello spazio virtuale in uno reale con una festa vera in cui ritrovarsi per ricordare com’eravamo e, confrontare ahinoi, come siamo.

Di seguito il link del gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/1449807281904551/



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