“Stato di salute delle popolazioni residenti in aree prossime ad impianti di smaltimento di rifiuti solidi urbani”, è lo studio dell’Arpam provinciale di Ancona, realizzato da Mauro Mariottini e Marco Baldini del servizio di epidemiologia ambientale. Si tratta di un’analisi preliminare sulla realtà sanitaria di alcune aree regionali, poste in prossimità dei siti di discarica per rifiuti solidi urbani, in attività o dismessi. Tra i siti studiati quelli delle ex discariche di Tolentino, Potenza Picena e Recanati. Per l’ex discarica di Collina di Tolentino (così come per Collegiglioni a Fabriano) è “accertata la presenza di agenti tossico-nocivi e/o vi è contaminazione ambientale“, mentre per San Francesco a Recanati e Castelletta di Potenza Picena c’è “contaminazione ambientale accertata, ma apparentemente non di origine tossico-nociva”. Nello studio sono stati inclusi i comuni limitrofi anche a quelli sede di discarica. I referenti Arpam hanno svolto un’indagine epidemiologica con indicatori specifici, considerando come cause di mortalità e ricovero quelle indicate dalla letteratura scientifica per coloro che risiedono vicino alle discariche: tumori emolinfopoietici (sangue e midollo osseo), polmone, vescica, fegato e malformazioni congenite. Dai risultati emerge che “in alcune delle dodici aree si sono evidenziati eccessi statisticamente significativi per la mortalità e la morbosità relativi a tutte le cause (tumori evidenziati sopra)”. Dai relatori dello studio emerge chiara l’indicazione ad effettuare indagini epidemiologiche più approfondite per una migliore conoscenza del problema. “La mortalità per cause specifiche è significativa per il tumore del fegato a Castelfidardo e Loreto, per il tumore del rene a San Severino e per il sarcoma dei tessuti molli a Fabriano ed Ancona. La leucemia infantile presenta eccessi statisticamente significativi di morbosità a Fermignano ed Ascoli Piceno e manifesta alti Smr (rapporto standardizzato mortalità), anche se non significativi, per la mortalità a Cagli, Fano, Recanati ed Ascoli Piceno. L’analisi delle schede di dimissione ospedaliera, pur con i limiti riferiti nella sezione materiali e metodi, evidenzia inoltre un incremento delle malformazioni congenite, nella fascia di età sino a 15 anni, ad Acqualagna, Fermignano, Potenza Picena, Ascoli Piceno e comuni limitrofi. Quest’ultima considerazione viene ulteriormente sottolineata dalla presenza di cluster (aggregati di casi) statisticamente significativi, evidenziati con indagini statistiche specifiche, nei territori citati”, si legge nelle conclusioni dello studio.
I dati evidenziati non sono però la conclusione definitiva di un nesso causale tra discariche e tumori: “Il fine del presente studio è limitato alla sola rappresentazione/descrizione di uno spaccato dello stato di salute della popolazione in alcune realtà regionali, non potendo in alcun modo definire nessi di causalità tra la presenza di aventuali contaminanti ambientali legati ai luoghi di smaltimento dei rifiuti e le patologie osservate”, spiega l’Arpam. Tra i siti presi in esame ci sono in provincia di Macerata la discarica di San Francesco a Recanati, la discarica di Collina a Tolentino, la discarica di Castelletta a Potenza Picena. Gli altri siti contaminati oggetto di studio sono Pian di Donico a Cagli, l’ex cartiera Sacomar di Fermo, Pallino di Urbino, la discarica dismessa di Collegiglioni a Fabriano, Monte Schiantello a Fano, l’ex discarica Campolungo ad Ascoli Piceno (per cui le Marche sono state condannate dall’Unione Europea per bonifica incompleta), Monte Umbriano di Ancona, Contrada Cretoni di Monsampolo, San Biagio di Fermo. Lo studio è corredato da un’approfondita serie di mappe territoriale, in cui si riportano i dati di mortalità e morbosità (ricoveri ospedalieri) per tutte le tipologie di patologie evidenziate nello studio, evidenziando gli eccessi statistici rispetto alla media. In questo articolo si riportano i dati relativi alle tre discariche site in provincia di Macerata, considendo i comuni inclusi nello studio in base alla dislocazione delle tre discariche: Tolentino, San Severino Marche, Belforte del Chienti e Serrapetrona; Recanati, Castelfidardo, Loreto, Porto Recanati; Potenza Picena, Civitanova Marche e Montecosaro.Dalle mappe emerge che un eccesso statisticamente rilevante di mortalità per tutte le cause (anni 1995-1999) si ha nei comuni di Belforte del Chienti e Loreto; per quanto riguarda l’indice di morbosità per tutte le cause (anni 1996-2003) eccessi statisticamente rilevanti a San Severino (Smr 115-120), Tolentino, Belforte del Chienti e Serrapetrona, lungo la costa a Loreto, Porto Recanati, Civitanova Marche.
Per il tumore allo stomaco eccessi statistici di morbosità a San Severino Marche e Montecosaro (Smr 150-200 in entrambi i casi). San Severino e Loreto sono i comuni dove si riscontra un eccesso statistico di morbosità per il tumore al colon retto, mentre per quello al fegato sono Castelfidardo e Loreto. Per il tumore al pancreas l’eccesso statisticamente significativo di mortalità si rileva a Montecosaro, per la morbosità a Porto Recanati. E’ Civitanova il comune dove si rileva un eccesso statistico di mortalità per il tumore alla trachea, bronchi e polmoni. Per i sarcomi dei tessuti molli non si registra eccesso statistico ma un indice di mortalità (Smr) tra 200 e 500 a Serrapetrona. Per il tumore alla vescica eccesso statistico di mortalità a Castelfidardo, indice di mortalità Smr 200-500 a Serrapetrona. Il tumore al rene fa rilevare un eccesso statisticamente rilevante di morbosità a San Severino Marche (Smr 150-200) e un indice di mortalità Smr 200-500 a Serrapetrona. Per i tumori del sangue, relativamente ai linfomi non Hodgkin si riscontra un indice di mortalità Smr tra 200 e 500 a Serrapetrona. Per le leucemie a Belforte del Chienti si riscontra un indice di mortalità Smr tra 200 e 500, mentre a San Severino Marche un eccesso statisticamente rilevante di morbosità e un indice di morbosità Smr tra 200 e 500 a Serrapetrona. Per quanto riguarda i bambini la mortalità per leucemie infantili fa registrare un elevato indice di mortalità Smr tra 500 e 12 mila, mentre la morbosità per leucemie infantili faregisrare un indice tra 200 e 500 a Loreto. Per quanto riguarda la mortalità infantile (da zero a quindici anni) per malformazioni congenite indice elevato di mortalità infantile Smr tra 500 e 10 mila Porto Recanati e Potenza Picena, Smr tra 200 e 500 Recanati. Un eccesso statisticamente significativo di morbosità con ricoveri ospedalieri per malformazioni congenite infantili si registra nei comuni di Belforte del Chienti e Potenza Picena.
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-prendere gli amministratori locali che hanno permesso questo
-esaminare dichiarazioni e responsabilità
-affiggere i colpevoli a mò di manifesto nelle pubbliche vie
Chi viene eletto ha solo obblighi verso la pubblica cittadinanza, se un amministratore sbaglia DEVE essere punito.
Non esistono altre soluzioni, chi sbaglia deve pagare, specialemente se è responsabile della salute dei cittadini, chi ha amministrato e gestito questo problema DEVE PAGARE!
Assolutamente d’accordo con Francesco Spettrone.
Perche non controllate Macerata…
È da molto tempo che viene chiesta una mappa geografica che riporta la diffusione dei tumori in tutta italia, sapete se c’è qualche progetto attivo a riguardo?