di Carlo Ottaviani
Nonostante l’articolo 15 della nostra Costituzione reciti che “la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili” oggi il tema della privacy e del “controllo delle masse” è più che mai abusato e deregolamentato. Il progetto fotografico proposto, stimola, in modo forte e provocatorio, la riflessione su questi argomenti, puntando a risvegliare la consapevolezza dei propri sensi e a rivendicarne il controllo e la libertà. Il titolo, ispirato dal profetico romanzo di George Orwell “1984”, nasce come storpiatura del nome dell’ex Comitato per la Sicurezza dello Stato Russo – KGB. Il presente portfolio ha partecipato al Leica Photographers Award 2013.
Notizia
Carlo (Charlie) Ottaviani, architetto e lighting designer, redattore di Quid Culturae, da anni si occupa di fotografia, analogica e digitale, con particolare attenzione agli aspetti percettivi del processo cognitivo. Ha esposto a Bologna, Ferrara, Macerata, Milano, Nancy (Francia), Roma e Salonicco (Grecia). Innamorato del cinematografo, inizia il suo percorso di “scrittura con la luce” con una vecchia reflex Olympus OM-1, sperimentando sia pellicole negative che diapositive. Attualmente è passato al digitale e al video, anche se è fortemente convinto che il fascino della celluloide non sarà mai replicabile da un pixel. Alcuni suoi scatti sono visionabili al sito: www.nonsoche.it.
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