“Rivogliamo la rotonda”
Il comitato di via Einaudi
torna a dar battaglia

CIVITANOVA - Commercianti e proprietari di immobili lamentano problemi di sicurezza e calo del fatturato e chiedono risposte all'amministrazione

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cristian grisogani

Cristian Grisogani del Comitato “La rotatoria non si tocca”

di Laura Boccanera

“Vogliamo che venga ripristinata la rotatoria, sono a rischio attività commerciali e sicurezza”. Continuano a dar battaglia i commercianti e proprietari degli immobili di via Einaudi che si sono riuniti mesi fa nel “Comitato la rotonda non si tocca”. La rotonda in questione in realtà già non esiste più, ma il gruppo (composto da circa 60 esercenti) non si ferma e torna a chiedere risposte al sindaco. La vicenda parte ormai qualche anno fa quando all’estremità di via Einaudi, prima della rampa che conduce all’ingresso della SS77, viene realizzata una rotatoria frutto di una convenzione firmata fra il Comune e un privato. L’infrastruttura però viene cancellata nel progetto di ampliamento dell’asse con quattro corsie e nei mesi scorsi le ruspe sono entrate in azione per rimuoverla definitivamente. I commercianti insorgono perché l’eliminazione della rotatoria costringe i clienti ad un percorso alternativo e un po’ fuori mano e ora gli esercenti tornano a chiedere risposte al sindaco Corvatta e all’assessore Poeta: “abbiamo protocollato la richiesta di incontro lo scorso 15 novembre – spiega Cristian Grisogani, portavoce del comitato – e lo scorso 3 dicembre l’amministrazione ci ha ricevuto, ma ancora non ci fanno sapere quale sarà il futuro di questa zona. In questo modo noi veniamo penalizzati, c’è stato, complice la crisi, un calo del 30% del fatturato, ma si crea anche un problema per la sicurezza perchè nonostante la rotatoria sia stata smantellata gli automobilisti continuano a transitare come se ci fosse. Questa è la porta di Civitanova, oltre 1000 persone hanno sottoscritto il nostro appello”. Ricostruisce la vicenda l’avvocato Arabella Berdini che fa anch’essa parte del comitato: “su questa vicenda pende anche un ricorso al Tar fatto dalla Fraila, la società che realizzò la rotatoria contro il Comune per alcuni vizi di forma legati all’atto deliberativo. Nel gennaio del 2012 infatti arriva una diffida alla Fraila che la invita a rimuovere la rotatoria. Il Tar chiede alle parti di accordarsi, ma il Comune a settembre apre il cantiere e il 9 ottobre in tutta fretta, la giunta delibera la rimozione della rotatoria sapendo che noi l’indomani avremmo chiesto la sospensiva e nottetempo la rotatoria sparisce con lavori effettuati di notte e in tutta fretta”.  



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