Da sinistra: Il liquidatore Marco Luppa, Massimo Lanzavecchia della Lega delle Cooperative ed Emanuele Filardo di Conf Cooperative
di Marco Cencioni
“E’ nel buio della crisi che scocca la scintilla del cambiamento”. Con questa frase di Giovanni Allevi, il liquidatore Marco Luppa descrive il nuovo inizio della storia della Conceria del Chienti. Domani mattina, alla presenza di un notaio, si costituirà la Conceria del Chienti soc. coop., composta in questa prima fase da dieci persone, per quello che è a tutti gli effetti il primo passo decisivo per la salvezza di un’azienda che molti ritenevano ormai definitivamente spacciata dopo oltre novant’anni di attività. La soddisfazione per quella che rappresenterà una vera e propria rinascita per la società e per i suoi dipendenti è stata illustrata oggi pomeriggio dal liquidatore e da Massimo Lanzavecchia (Lega Cooperative) ed Emanuele Filardo (Confcooperative) nel corso di una conferenza stampa.
“Lo scorso 24 maggio si respirava un’aria diversa, sembrava che tutto fosse perduto. I nostri uomini ce la stanno facendo e di questo devono dire grazie solo a loro stessi. Il merito esclusivo della rinascita è di una percentuale molto alta dei dipendenti di questa conceria. Se non avessi avuto la collaborazione di tanti di loro, che si sono messi in discussione a prescindere dal loro ruolo di dipendenti o di potenziali futuri soci cooperatori, tutto ciò non sarebbe stato possibile. Si sono rimboccati le maniche, hanno accettato il cambiamento – dice Luppa – Si è passati da una pura anarchia ad una partecipazione non di tutti, sarebbe stato troppo, ma delle persone chiave che hanno creduto in primis in loro stesse. Ad oggi sono 51 le richieste di adesione alla cooperativa. Mi sento di escludere quindi, in questo momento, il fallimento o la chiusura dell’azienda”, afferma il liquidatore, visibilmente emozionato quanto determinato. “Il progetto si sta concretizzando – prosegue – Per quanto riguarda lo stato della liquidazione, con un pizzico di orgoglio posso dirvi che il 18 dicembre sono stati pagati tutti gli stipendi e le tredicesime, segnale importante stante il momento che stiamo vivendo.
Attualmente continua ad esserci la fiducia da parte dei clienti, con un portafoglio ordini estremamente interessante nonostante il periodo difficile. Abbiamo avuto altri incontri con gli istituti di credito e con cinque su otto ci siamo accordati, a breve potremmo trovare un’intesa anche con gli altri tre – sottolinea Luppa – Convertiremo la procedura di concordato preventivo con una più snella e meno onerosa, e cioè quella di accordo per la ristrutturazione dei debiti ai sensi dell’articolo 182 bis della legge fallimentare, che prevede la formalizzazione degli accordi con tutti i debitori prima del deposito. Nel corso dell’assemblea dei soci – conclude il liquidatore -, mi è stato dato il compito di portare avanti tutto il progetto e a breve saranno costituite la Conceria del Chienti trading, vera e propria società commerciale di proprietà per il 70 per cento della stessa Conceria in liquidazione e per il 30 per cento della neonata cooperativa, mentre a gennaio nascerà anche la Conceria del Chienti Energy, partecipata dalla Conceria in liquidazione. Fondamentalmente, si tratta di un processo articolato e molto complesso dove una società in liquidazione si mette a fare l’imprenditore, possibile perché queste attività sono propedeutiche e determinanti per la liquidazione stessa: è una sorta di rinascita di un’azienda su stessa”.
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