di Laura Boccanera
Non c’è rimasta che una sottile striscia di sabbia. Il mare nella notte e durante tutto il giorno ha rosicchiato tutto il litorale sud di fronte allo chalet “La Rosa dei Venti” di Porto Potenza, di fronte al condominio Lidobello. Questa mattina brutta sorpresa per Fabiana Borroni, la titolare dello chalet che dopo un inverno infernale con il chiosco portato via dalle mareggiate e tutta l’attrezzatura di sdraio e lettini rovinati stavolta sbotta. L’estate infatti non è ancora finita, ma le onde e le mareggiate, complice il vento e la pioggia di ieri, hanno dato fin da subito un anticipo della stagione autunnale. Il mare ha lambito il chiosco de “La Rosa dei venti” e l’acqua arriva fino alla seconda fila di ombrelloni. Un problema ormai decennale quello della salvaguardia della costa sud, ma che puntualmente si ripropone: “qui non viene mai nessuno – racconta affranta la Borroni –
è un piccolo paradiso, ma la politica se ne infischia, siamo lasciati soli, non abbiamo mai ricevuto aiuti né dal Comune né dalla Regione. Non possiamo neanche attuare dei provvedimenti a nostre spese. Le dune di sabbia non contengono nulla in caso di forte mareggiata”. La Rosa dei Venti è l’unico chalet ad aver risentito della burrasca di questa notte, limitati i disagi più a nord e inesistenti per gli chalet del lungomare. “Qui la gente è costretta ad andare via, avevo 1200 metri di spiaggia, ne sono rimasti 600, i clienti si lamentano, cosa dico loro? Se si vuole portare turismo si devono attuare quanto prima provvedimenti seri, altrimenti qui cede tutto”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
andate a casa le vacanze sono finite
@ Denocenti
La Sua solidarietà è esemplare. C’è gente che si dedica anima e corpo per portare avanti la propria attività e, nonostante i propri sacrifici, ogni anno si trova in condizioni peggiori. Sono riusciti ad aprire anche quest’anno soltanto grazie alla loro determinazione, rimettendo a nuovo uno chalet che non si sa se reggerà fino all’inverno. Non trovano l’appoggio del Comune né della Regione di fronte ad un disagio così grande e nel momento in cui si dà visibilità al problema la gente gode nel vedere che tutti sono in crisi anziché essere solidale.
Allora affidiamoci al “mal comune, mezzo gaudio” e continuiamo a farci i fatti nostri, complimenti!