E’ giunta in vari comuni della provincia di Macerata, tra cui Camerino che ha pubblicato l’avviso all’albo pretorio e sul sito internet comunale, la proposta di referendum per riaprire le case chiuse. Quei luoghi di romanzesca memoria, diffusi anche nel maceratese, di cui restano solo foto sbiadite in bianco e nero di signorine dai costumi succinti, potrebbero tornare legali a mezzo secolo di distanza dalla loro abolizione. E’ stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale la proposta di referendum per abrogare parzialmente la legge Merlin che 55 anni fa comportò la chiusura delle case di tolleranza. Negli uffici anagrafe i cittadini che lo vorranno, potranno firmare la richiesta, fino al prossimo 30 settembre, da presentare poi alla corte costituzionale per l’ammissibilità. Ne serviranno almeno cinquantamila in tutta Italia. Il comitato promotore ha sede a Mogliano Veneto. I promotori del quesito referendario vogliono rendere nulli gli articoli della legge Merlin che impediscono l’apertura di luoghi appositi dove praticare in modo legale la prostituzione. I vantaggi che si avrebbero sarebbero la possibilità da parte degli enti locali di poter controllare il fenomeno, evitare lo sfruttamento delle donne e dei trans, sottoporli ad opportuni controlli sanitari per evitare il diffondersi di malattie a trasmissione sessuale. L’emersione del reddito sommerso derivante dallo sfruttamento della prostituzione, secondo coloro che sono favorevoli alle case chiuse, permetterebbe di evitare il controllo del racket della prostituzione, mentre si stima che il gettito fiscale che ne deriverebbe sarebbe pari agli incassi nazionali dell’Imu sulla prima casa. Nella nostra provincia le lucciole sono sotto gli occhi di tutti. La prostituzione è un fenomeno che è praticato in modo illegale sia in strada tra Civitanova, Porto Sant’Elpidio e Potenza Picena, o nei tanti appartamenti sia della costa che dell’entroterra, tra Macerata, Tolentino, Passo di Treia, San Severino, con tanti annunci a luci rosse diffusi attraverso appositi giornaletti distribuiti in vari luoghi, tra cui le pompe di rifornimento carburante. Basta recarsi lungo la costa la sera, per poter osservare lungo la strada tante giovanissime pronte ad esercitare il mestiere più antico del mondo, con tariffe di poche decine di euro.
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quanto stanne era ora!invece de fa quello schifo sulle strade e schiavizza ch non lo vole fa!
Sarebbe anche ora.
Domani firmo!!
Pensate che bello: più controlli sulla salute, più entrate per il fisco e meno entrate per la delinquenza organizzata, più libertà per le donne schiavizzate e spesso anche torturate, se non uccise…
Fuori dalla mentaligà bigotta!!
firmo anche io..
Diamo sfogo alle perversioni sessuali con le persone normali, quelle che fanno l’amore perché così piace loro.
Proposta politica seria. Le case chiuse vennero chiuse dalla demagogia dei soliti socialisti teorico-astratti sulla “dignità” della donna. Condannandola allo sfruttamento ed alla perdita di ogni dignità e all’assassinio: almeno nei casini erano controllate e difese, all’occorrenza, dalla forza pubblica.
Bisogna essere concreti in questa socità di gesuiti argentini, di farisei della Sinistra e sepolcri imbiancati di radicali che parlano di diritti umani, ma danno soluzioni truffaldine e contrarie alla decenza e all’interesse reale della gente.
Se tornassimo all’antico sarebbero contente le mogli che potranno detrarre dal mod.730 le spese
per il marito.
Le donne protesterebbero subito. Non tanto prechè il marito va a put….,
innanzi tutto ne vorrebbero anche per loro!! scherziamo? La parità ormai, è un diritto acquisito!!
Dove stiamo andando a finire???
giusto!!!! i bigottisi chiudano gli occhi che è pure ora!!!
Sono molto indignata| Ancora nel terzo millennio si parla di case chiuse come se nascondere il problema significhi eliminarlo!!! Siamo tornati indietro ad un passato vergognoso e bigotto dove non esiste il rispetto dell’essere umano che invece di chiuderlo dove i benpensanti non lo vedono bisognerebbe aiutarlo ad uscire da un mondo di sfruttamento . Si faccia piuttosto un referendum per multare anche in maniera salatissima chi compra il corpo di un altro essere umano considerandolo merce!!! La costituzione italiana è improntata sul rispetto dell’uomo e del cittadino questo forse i promotori di questa vergogna se lo sono dimenticato – VERGOGNA!!!!!!
Gentile Sig ra Antonini, lei ha ragione, ma preferirebbe vedere davanti casa sua, o nel suo condominio, o sul bordo della strada dove il sabato sera possono passare famiglie con passeggini ecc ecc , signorine nude (con passerina di fuori, lo dico perché le ho viste, ma non perché ci sono andato, ma perché quando passi li queste alzano la maglietta e mostrano le loro grazie inferioi), o piuttosto preferirebbe regolamentare questo “commercio” che tanto bene o male esisterà sempre? E poi questa storia dello sfruttamento sarebbe ora di parlarsi chiari, e che ci si metta seriamente a dire basta. Se no…sono solo parole parole parole. Vogliamo si o no sconfiggere la prostituzione stradale? Si? Ok allora acchiappate coloro che le portano li, coloro che le sfruttano, coloro che ci magnano sopra con seri e drastici e continui pedimanenti e arresti. Ma fatti seriamente e con una dura repressione. Si può fare. Basta solo la volontà politico/giuridico/istituzionale. Come per tutte le cose. Ma vi pare normale stare mezze nude o nude, sulla strada? Provate a mettervi voi senza slip…..non durerete più di 5 minuti prima di essere arrestati. E loro no….c’è qualcosa che non mi torna. Poi sul discorso case chiuse se ne potrebbe parlare seriamente e se servisse a risanare un pò di conti pubblici, ben venga. Meglio li dentro che vedere queste ragazze “lavorare” in vicinanza di abitazioni private, di condomini o in zone dove circola la gente comune. Infine, domanda provocatoria alle donne, se i vostri mariti vanno con le signorine, e non solo, vi siete mai chieste il perché? Saluti e buona estate a tutti
Nei paesi civili è da tempo che “la cosa” è legalizzata; noi, non essendo ancora secolarizzati, ci facciamo ancora degli stupidi problemi.
La legalizzazione/regolarizzazione sarebbe un bene per tutti: clienti, lavoratrici e casse dello stato.
Credo che nessuna donna dovrebbe essere spinta alla prostituzione poiché il corpo non è una merce. Poi sicuramente meglio controllate piuttosto che in strada vittime delle mafie… ma il punto è che uno stato moderno non dovrebbe permettere né l’una né l’altra.
se non si vuole che le donne vengano spinte alla prostituzione, facciamo rastrellamenti continui, ripetuti e identifichiamo e arrestiamo chi le porta in strada. Se davvero ci sono le mafie dietro, cosa aspettiamo a neutralizzare questo fenomeno? Diversa cosa invece se è la donna sceglie di arrotondare per sua spontanea volontà. ( e di questi tempi di crisi questo fenomeno è aumentato esponenzialmente, ma le cose private ovviamente, con l’insospettabile vicina di pianerottolo, non fanno notizia a meno di eclatanti via vai di loschi individui). Il sesso (quello senza amore) fa parte della vita, e sempre ci sarà, non centra nulla uno stato moderno. In Germania che è molto più moderna di noi, le cose funzionano meglio. Fermare o eliminare la prostituzione di strada significa togliere anche tanta delinquenza che ce nel suo indotto.