Dopo l’inaugurazione della mostra sui trent’anni della Compagnia della Rancia di ieri, la XXVII edizione della Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte, diretta da Evio Hermas Ercoli, entra oggi nel vivo. Finalmente vengono svelati al grande pubblico i lavori della mostra concorso, un percorso nell’arte umoristica mondiale che riflette su “O combatti o scappi (oppure ridi)”, a Palazzo Sangallo, e l’esposizione “Lineis et coloribus”, mostra sulla Scuola Romana e sul meglio della pittura anni trenta, a Palazzo Parisani Bezzi. Ospiti eccezionali dell’occasione del taglio del nastro, l’artista turco Gumus Musa, vincitore della XXVII Biennale con il suo “Escape”, una riproposizione in chiave umoristica della tragedia della guerra e della situazione politica del suo Paese, e Igor Righetti, il nipote di Alberto Sordi protagonista della serata dedicata all’attore romano, a dieci anni dalla morte. Sommandosi a “Compagnia della Rancia 1983-2013: trent’anni di spettacoli”, ospitata nell’omonimo castello, le tre esposizioni rappresentano tre volti di uno stesso prisma, quello della riflessione artistica sull’umorismo. Dal teatro al musical, passando per l’arte vignettistica e prettamente umoristica, fino all’arte plastica che cela dietro l’austerità della forma una linea di rottura col mondo a lei contemporaneo.
Al fine anche di permettere la visita delle scuole e la traduzione dei progetti artistici in veri e propri percorsi formativi, le mostre proseguiranno fino ad ottobre. Ora si attendono nuovi eventi in seno alla Biennale. A breve la presentazione del festival di fine agosto, dove l’umorismo incontra la pop filosofia. Ieri la Biennale ha vissuto una serata inaugurale speciale con il grande evento dedicato alla Compagnia della Rancia, la formazione artistica regina del teatro musicale. Il vernissage fra amarcord, locandine, costumi e scenografie nella grande esposizione curata da Pierfrancesco Giannangeli è stato seguito dalla serata “W il Teatro Musicale”, al teatro Don Bosco (causa pioggia). Qui si sono esibiti decine di attori, cantanti, ballerini, che hanno lavorato nella celebre compagnia, accompagnandola per lo Stivale e per il mondo fino alla tournée di Brodway con “Pinocchio”. Se la mostra ha coniugato con incredibile dovizia di particolari, il presente e il passato, commisurandosi come amalgama di ricordo e energica progettualità futura, la serata-spettacolo si è rivelata un felicissimo abbraccio familiare. Uno spettacolo unico, coordinato da un grande affabulatore come Saverio Marconi, un revival passionale a metà strada tra il musical e il racconto che ha portato sul palco tolentinate grandissimi artisti come Giampiero Ingrassia, Manuel Frattini, Stefano D’Orazio, Lena Biolcati, Carlo Reali, Michele Carfora, Maria Laura Baccarini, Valeria Monetti, Giulia Ottonello e Renata Fusco.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati