“Quattrocento posti di lavoro tagliati negli ultimi due anni nell’Area Vasta 3 e come sempre Civitanova Marche è stata la più penalizzata”. Parole del consigliere comunale Erminio Marinelli che a qualche giorno dalla convocazione del consiglio comunale aperto sulla sanità fissato per il prossimo 2 luglio pone una serie di domande che verosimilmente saranno anche oggetto nel dibattito consiliare. Ma Marinelli va anche oltre e ipotizza una situazione al limite dell’armageddon, con il blocco delle sale operatorie nella seconda metà di agosto: “I meri calcoli matematici stanno mettendo a dura prova il sistema sanitario – scrive Marinelli in una nota – Lo testimonia anche una mia recente interrogazione nella quale denuncio il numero dei medici ed infermieri è ridotto all’osso.A Civitanova negli ultimi due anni il numero degli infermieri si è ridotto del 10% circa, passando da 400 a meno di 360. Mancano almeno 40 infermieri per ritornare a quella che era la quota minima. Con l’arrivo dell’estate la situazione si fa ancora più dura perché far quadrare il cerchio in tempo di ferie non è facile, anche perché l’accumulo di ferie non godute rappresenterebbe un’altra mazzata per le casse della sanità. In questo panorama il Piano assunzioni 2013 dell’Area Vasta 3, prevede solo 4 nuovi infermieri a Civitanova Marche a fronte dei 12 in uscita. Alla mia domanda su quali siano le strategie che l’assessore regionale alla sanità Mezzolani intende mettere in atto per risolvere le criticità del nostro ospedale, mi è stato risposto che ad oggi non si sa se si faranno altre assunzioni nel corso dell’anno. Mezzolani ha trasformato l’Ospedale delle Emergenze, come è stato definito il polo di Civitanova nel Piano Sanitario, in un ospedale in emergenza. Continua ad abusare della buona volontà del personale medico e paramedico e dei pazienti e da anni ci lascia prima senza primario di Pronto Soccorso e oggi anche senza infermieri”.
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Come al solito siamo al paradosso. Si ricorda allo smemorato Marinelli che il sistema sanitario è stato messo a dura prova dai numerosi tagli fatti dai vari governi berlusconiani a favore della sanità privata. E allora di che stai a parlare.