di Laura Boccanera
E’ stato convocato per venerdì sera il prossimo consiglio comunale che ha tra i punti all’ordine del giorno la determinazione delle rate e delle scadenze per la Tares, la nuova tariffa per i rifiuti e servizi che è ancora in fase di discussione ma che va comunque pagata entro l’anno. Ieri con delibera di giunta l’amministrazione, in attesa di conoscere che tipo di rialzo ci sarà rispetto alla Tarsu, ha deliberato un pagamento in quattro rate, di cui la prima al primo agosto. E’ stato recepito il suggerimento emerso in conferenza dei capigruppo di non gravare troppo sulle famiglie e predisporre dunque un pagamento in 4 tranche. Le prime tre copriranno il 90% dell’attuale tarsu, mentre l’ultima sarà del 10% più l’aumento previsto dalla legge. Attualmente con la tarsu entravano nelle casse comunali 5milioni 600mila euro. “Abbiamo voluto fare questo provvedimento che andrà in consiglio sperando che la differenza non sia troppo gravosa per i civitanovesi – ha spiegato il sindaco Tommaso Corvatta – dall’inizio dell’anno inoltre per i rifiuti abbiamo risparmiato circa 30mila euro e aspettiamo di capire i vantaggi apportati dall’introduzione del microchip”. Critici sulla convocazione i membri della federazione del centrodestra: “Venerdì torna il consiglio comunale con un solo punto all’ordine del giorno (a seguire ci saranno anche le mozioni e interrogazioni slittate dai consigli precedenti ndr) non possiamo che registrare che sempre più spesso viene convocata l’assise all’ultimo minuto e con l ‘acqua alla gola per discutere di un solo argomento mentre argomenti importanti per la città rimangono chiusi nel cassetto. Non si spiega perché, quando si tratta di tartassare i cittadini, come per l’Imu e oggi per la Tares, c’è sempre la massima urgenza, invece per altre questioni come lavoro, opere pubbliche, sociale, si è sempre assenti”. La fretta in effetti è dovuta alle scadenze previste per i pagamenti. Essendo fissata al primo di agosto la scadenza per il pagamento della prima parte della tariffa e necessitando di almeno 30 giorni dall’approvazione del consiglio i tempi erano concitati. “Regolamenti sempre più violati e ignorati da questa maggioranza – continua l’opposizione – infatti si deciderà sull’acconto Tares, molto piu’ salata della Tarsu, quindi di tasse annuali da pagare in soli sei mesi per inerzia di questa giunta, senza che se ne sia discusso per tempo in commissione e con i documenti necessari al fine di una valutazione serena e puntuale. Avremmo voluto ad esempio, che le rate della Tares non coincidessero con le bollette del metano e con l’Imu, ma ciò non e’ stato possibile”.
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