Con una manifestazione davanti alla struttura che si trova nei locali dell’ex ospedale di Montecassiano, Cgil e Cisl hanno denunciato l’ennesima emergenza per la sanità maceratese: “La casa protetta va subito aperta, non si può tenere fermo un investimento di quasi 5 milioni di euro”. A distanza di 35 anni dalla legge Basaglia, il suo percorso di applicazione è lungi da essere compiuto. Quando a metà degli anni ‘90 vennero chiusi tutti i manicomi, anche in provincia nacque il problema di dove trasferire i pazienti. Nel 1998 sono iniziati i lavori a Montecassiano e in 15 anni sono stati tanti gli investimenti per questa struttura destinata ad ospitare i disabili psichiatrici ora a Corridonia in una sistemazione provvisoria ed inadeguata. I sindacalisti Matteo Pintucci (Cgil) e Sistino Tamagnini (Cisl) denunciano la situazione non più tollerabile: “Vogliamo una risposta immediata dal direttore dell’Area vasta 3, Bordoni, e dal sindaco di Montecassiano: ci dicano cosa si vuole fare per un’incompiuta costata un sacco di soldi pubblici e non utilizzata”. Intanto dentro l’edificio rischiano di andare in obsolescenza gli impianti già installati e l’usura del tempo manda in malora gli investimenti già fatti.
(g.c.)
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