Quanti storie, quanti versi, quante note può ispirare una bottiglia di buon vino? Di sicuro, innumerevoli. E così il programma dell’Infinito Wine Festival che si svolgerà a Recanati città natale del tenore Beniamino Gigli, non poteva non abbracciare anche la lirica. Infatti, domenica 28 aprile, alle 17.30, al teatro Persiani, risuoneranno le più celebri arie nate dalla gioia di brindare insieme e cantate sui più celebri palchi di tutto il mondo dal grande Gigli, così apprezzato da meritarsi una stella sulla famosissima Walk of fame di Hollywood. “Vino nella lirica” si intitola il concerto lirico curato dall’associazione Beniamino Gigli e durante il quale incanteranno il pubblico con le loro voci gli artisti che saranno allo Sferisterio di Macerata, il 21 luglio, per la serata che la stagione lirica maceratese dedica al tanto applaudito tenore recanatese. Il “Brindisi” della Traviata di Giuseppe Verdi, le arie della “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni dove il vino è un protagonista di rilievo o “L’Elisir d’amore” di Gaetano Donizetti sono solo alcuni dei momenti, magistralmente interpretati da Gigli e che verranno riproposti al pubblico dell’Infinito wine festival. La più attesa manifestazione enogastronomica della primavera marchigiana, organizzata dall’associazione culturale Enogastronomia.it in collaborazione con il Comune di Recanati, ospita, dunque, un’anteprima di uno dei più attesi momenti del Macerata opera festival, uno spettacolo pensato non solo per omaggiare la figura di Beniamino Gigli, ma anche per ricordare ancora una volta l’urgente necessità di provvedere al restauro della tomba del tenore, edificata da lui stesso, a forma di piramide, per dare degna sepoltura agli amatissimi genitori. Dal 1957, il corpo di Gigli riposa accanto ai suoi cari in un sarcofago di marmo bianco di Carrara, ma tutto il monumento, splendidamente affrescato, ha bisogno di un intervento immediato
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