La Cingolana ci ha provato, il Matelica si è confermato. E sono risaltate le differenze: di classifica, di organico quanto a disponibilità numerica e tecnica, di rendimento esaltato dall’efficienza e penalizzato dalle solite circostanze che, non sfruttate, s’involvono in errori. Logicamente, pur consapevole di affrontare la corazzata-Matelica, la Cingolana in versione-incrociatore ha tentato l’osabile: difesa a tre, centrocampo più propulsivo a beneficio delle punte. Purtroppo l’incrociatore nel primo tempo ha sparato (a salve) solo una volta, mentre la corazzata ha ripetutamente cannoneggiato. E siccome oltre alle falle procurate dai gol, l’incrociatore ne ha pure accusata una restando in dieci dal 37’ del primo tempo per l’espulsione di Giovanni Cacciamani, la vita per la Cingolana si è terribilmente complicata. Il Matelica non ci ha dato dentro a tutto ritmo: mai lo ha esasperato, quasi consapevole del fatto che la situazione sarebbe stata immodificabile: la Cingolana, volonterosa e appena graffiante, solo durante il secondo tempo ha concluso qualcosa ottenendo comunque niente. Rimane soltanto la matematica a inibire l’espansione dei reciproci umori: il Matelica non è ancora in D, la Cingolana non è ancora in Promozione. E’ stato piuttosto soporifero il prologo che al 18’ ha avuto un sussulto: Faris ha smarcato sulla destra Cacciamani che, pur ben appostato, ha prodotto una conclusione sbilenca mancando clamorosamente il bersaglio. Invece 2’ dopo lo ha centrato Api che sul pallone spiovente da un’apertura dalla sinistra di Severini, di prima intenzione ha sparato al volo col destro portando in vantaggio il Matelica che al 37’ di agevolazione ne ha avuta un’altra: falloso su Colella, Cacciamani ha reagito e l’arbitro lo ha spedito sotto la doccia.
Intanto però il Matelica, dopo i tentativi di Cacciatore (23’) e Api (24’) intercettati da Maccari, aveva raddoppiato a capo di una fulminante combinazione Cacciatore-Api-Cacciatore. Poi al 41’ Api, avuta la palla da Staffolani, ha colpito la traversa a porta sguarnita. Si è ricominciato senza sussulti fino al 15’, quando Colella ha smistato verso Cacciatore che ha fatto bang-bang. Indomita, la Cingolana è stata almeno reattiva e al 23’ se l’arbitro si fosse accordo che Ercoli ha vistosamente trattenuto per la maglia Testa imbeccato da Tomeo e divenuto ultimo uomo, qualcosa sarebbe potuta cambiare: non certo in modo determinante, perché il Matelica successivamente non ha neanche sussultato. Testa al 26’ ha fatto compiere la prima parata a Spitoni e al 31’ gli ospiti hanno procurato un altro brivido alla Cingolana: pallone calciato da Staffolani, ribattuto da Maccari, ripreso e indirizzato da Staffolani verso la porta vuota, sbattuto via provvidenzialmente da Gambini. Ottima la risposta di Spitoni alla prodezza balistica su punizione di Tomeo al 41’, altrettanto brillante la progressione di Api che al 42’ s’è involato completando la sua prodezza con un rasoterra infilato di precisione e imprendibile per Maccari.
il tabellino:
CINGOLANA: Maccari, Torelli (Torrisi dal 10’ del s.t.), Federici (Cacciamani G. dal 13’ del p.t.), Tomassoni, Focante, Gianfelici, Gigli A., Gigli L., Tomeo, Faris (Gambini dal 17’ del s.t.), Testa. A disp.: 12 Emiliani, 14 Evangelisti, 16 Cacciamani M., 18 Clementi. Allenatore Andrea Strappa.
MATELICA: Spitoni, Silvestrini, Severini (Roccheggiani dal 38’ del s.t.), Cantarini, Galuppa, Ercoli, Scotini (Piciotti dal 32’ del s.t.), Colella (Zaccagnini dal 26’ del s.t.), Api, Cacciatore, Staffolani. A disp.: 12 Zepponi, 13 Campioni, 17 Iachetta, 18 Trudo. Allenatore Sandro Carucci.
ARBITRO: Saccoccio di Formia (Fumarola e Leopizzi/Ancona).
MARCATORI: Api al 20’ p.t., Cacciatore al 31’ p.t. e al 15’ s.t., Api al 42’ s.t.
NOTE: espulso al 37’ del p.t. Ccciamani Giovanni per fallo di reazione su Colella; ammoniti Tomassoni e Gigli Lorenzo. Calci d’angolo 1-1 (1-0 per il Matelica). Circa 200 spettatori con folta rappresentanza ospite. Recuperi: 1 + 2.
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