Solitamente quantità e qualità non vanno sempre perfettamente d’accordo. Non è così, per fortuna, nel settore dell’olivicoltura maceratese. Aumentano, infatti, i terreni agricoli coltivati a uliveto – in tutta la provincia si avvicinano complessivamente ai duemilacinquecento ettari – e contestualmente cresce anche la qualità dell’olio extravergine d’oliva prodotto. Per altro, in un’annata che per cause meteorologiche e climatiche non si è rivelata particolarmente favorevole, la produzione nel maceratese è mediamente crescita e con essa anche la qualità. Secondo le stime Ismea (Istituto servizi mercato agricolo alimentare), a fronte di un calo di produzione nazionale dell’olio d’oliva del 12%, le Marche sono una delle poche regioni a far registrare un buon incremento (15%) e la provincia di Macerata è in linea con il dato regionale. “Ma non tutte le zone possono vantare gli stessi risultati di produzione – tiene a precisare Barbara Alfei, capo panel Marche per la certificazione degli oli – e soprattutto non tutte le varietà di olive hanno avuto la stessa performance produttiva, pur avendo mantenuto, e in molti casi migliorato, la qualità”.
Benché il nevone dell’inverno scorso e la siccità estiva abbiano colpito in modo pressoché identico tutto il territorio maceratese, la risposta delle olive alle situazioni meteorologiche e climatiche sono state diverse in ragione proprio delle varietà di piante. “Il freddo e la siccità – spiega Barbara Alfei – sono nemici di due varietà autoctone tipiche dell’entroterra maceratese come la Coroncina, diffusa nella media ed alta valle del Chienti e la Mignola, coltivata in particolare nel cingolano”. Anche l’Orbetana, altra varietà autoctona coltivata nella media vallata del Potenza e nell’apirese, nonostante sia resistente ai climi freddi, ha avuto una resa inferiore alle aspettative. Produzione altalenante, secondo le zone, ha avuto la molto diffusa varietà Piantone di Mogliano, mentre nessun problema produttivo si è registrato per le varietà Leccino e Frantoio, coltivate nelle aree più pianeggianti e in prossimità della costa. In genere le minori produzioni nelle zone interne sono state più che compensate dalle produzioni delle aree litoranee.
Neve e freddo, pur avendo inciso in parte sulle rese produttive, non hanno in alcun caso compromesso la qualità dell’olio, anzi. Come spiega Barbara Alfei, il lungo periodo nevoso e le temperature rigide dello scorso inverno hanno salvaguardato le olive dagli agenti infestanti e in particolare dalla micidiale “mosca” e questo ha garantito una diffusa qualità della produzione olivicola.
La qualità degli oli prodotti nel maceratese è più che buona, con punte di vera eccellenza e se anni fa le produzioni qualitativamente al top erano molte poche, oggi si stanno diffondendo, diventando sempre meno di nicchia.
È aumentata da parte dei produttori la convinzione che l’olio di qualità può avere un mercato remunerativo e molti hanno investito e continuano a investire in questo settore. “Sono sempre di più i frantoi – ricorda Barbara Alfei – che si stanno dotando di attrezzature all’avanguardia per l’estrazione dell’olio finalizzate ad esaltare le caratteristiche organolettiche e gli aspetti salutistici degli oli extravergine; in poche parole a far emergere l’alta qualità dei nostri oli”.
Quest’attenzione permetterà alle aziende produttrici del maceratese di non essere colte impreparate quando entrerà in vigore il nuovo “disciplinare per l’olio extravergine di alta qualità”. Si tratta di un progetto attualmente all’esame del Ministero per le politiche agricole che prevede “prodotti di sole varietà italiane e che dovrà garantire parametri qualitativi particolarmente stringenti”.
Recentemente ha avviato un’accurata produzione di oli (Piantone, Mignola e Coroncina) anche l’Istituto tecnico agrario “Garibaldi” di Macerata. All’interno della struttura, oltre all’oliveto, sono in funzione anche macchinari per la molitura delle olive. E bottiglie di oli ad etichetta “ITA Macerata” sono già presenti nella Civica enoteca maceratese, in Corso della Repubblica, 51 dove sono esposte le eccellenze enologiche, vitivinicole, agroalimentari ed artigianali del territorio maceratese (www.enotecamaceratese.it).
Un’occasione per valutare la crescita qualitativa degli olii maceratesi sarà la prossima edizione della “Rassegna nazionale degli oli monovarietali”, prevista nei giorni 1 e 2 giugno 2013 ad Abbadia di Fiastra, organizzata dall’Agenzia per i servizi e settori agroalimentari (Assam) delle Marche.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
buonissimo il nostro olio