di Alessandra Pierini
Sono cauti i componenti della mozione congressuale “Per un nuovo corso del Pd a Macerata”. «Vogliamo unire e non dividere – ha precisato Romeo Renis, consigliere comunale e candidato alla segreteria del partito all’ultimo congresso che ha visto in testa Paolo Micozzi (leggi l’articolo) – essendo il nostro un partito democratico vogliamo un ruolo incentivante che porti al rafforzamento del partito e a ridimensionare la distanza tra politica e cittadino». Il gruppo si è dotato di una newsletter che invierà via mail agli iscritti e promette di utilizzare nuovi strumenti politici come incontri autonomi in cui si concretizzano passione ed entusiasmo.
Di certo, però, i punti di contrasto dal resto del partito non mancano a partire dalla composizione della segreteria: «Eravamo stati critici nei confronti dell’ex segretario Mandrelli perchè il suo esecutivo era rappresentativo della sola maggioranza e l’errore è stato ripetuto dopo questo congresso che è stata una vera festa democratica anche per il nostro apporto ma è partito bene ed è arrivato male. Tra l’altro non ci sono donne, come chiede lo statuto del partito».
Renis affronta anche il tema della verifica di maggioranza che dovrebbe essere in atto: «Mi auguro che non si chiuda come quella dello scorso anno. Bisogna confrontarsi mettendo in evidenza le proposte del programma amministrativo, la situazione in questa fase e cercando di capire cosa possiamo e non possiamo fare. La verifica non può basarsi sulla cacciata di qualche dirigente perchè è ingiusto nei confronti dello stesso e irrispettoso verso la città». Diversi partiti hanno indicato nei mesi scorsi l’assessore Alferio Canesin che è espressione di “per un nuovo corso del Pd”, ma Renis quasi nega il problema che sarebbe stato sollevato, secondo lui, più dai giornalisti che all’interno dei partiti: «Prima vanno affrontati i problemi poi si parlerà delle persone adatte a risolverli. Per quanto riguarda l’eventuale riduzione del numero degli assessori, ci vuole l’accordo dell’intera maggioranza». Per quanto riguarda le scelte progettuali, Renis si fa scappare un unico punto: «Secondo noi bisognerebbe concentrarsi molto di più sulla Mattei -Pieve che darà respiro a Macerata piuttosto che guardare allo svincolo di San Claudio».
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Bravo Romeo, non mollare, anche se ho l’impressione che all’interno del PD il “nuovo corso” del PD non se lo pesca nessuno.
Caro Romeo è più facile a dirsi che a farsi….. troppi interessi politici….. troppe bocche da sfamare…. troppi culi da tenere al caldo delle comode poltrone comunali !!!!