La delibera sui piani attuativi si tinge di giallo
Spunta una mail che coinvolge Mari

MACERATA E LO SCONTRO APERTO SULL'URBANISTICA - Il dirigente Cesare Spuri che ha chiesto il trasferimento in Provincia, non ha dato seguito alla pubblicazione dell'atto perchè avrebbe ricevuto una comunicazione dalla segreteria del sindaco in cui si chiama in causa il presidente del Consiglio che dovrà riferire nella prossima riunione dell'assise

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Romano Mari

 

di Alessandra Pierini

La vicenda della mancata pubblicazione della delibera sulle competenze di Giunta e Consiglio sui piani attuativi sta sempre più assumendo i contorni di un giallo, il secondo nel giro di pochi mesi ad interessare l’Urbanistica del Comune di Macerata. Il primo mistero, ancora irrisolto, riguarda chi ha appiccato il  fuoco alle pratiche dell’archivio, il secondo invece è chi ha bloccato la pubblicazione della delibera approvata dall’assise (leggi l’articolo). Nei giorni scorsi il sindaco Romano Carancini ha difeso a spada tratta gli uffici  e l’apparato amministrativo (leggi l’articolo) ma oggi la questione riemerge con forza  e diventa centrale la figura del presidente del Consiglio Romano Mari.

«Dall’11 di ottobre quando la delibera è stata approvata – sottolinea il presidente della Commissione Ambiente Luigi Carelli che è stato il primo a sollevare la questione – a tutti gli effetti la delibera era attuativa, Romano Mari l’ha firmata e l’ha passata agli uffici per la pubblicazione all’Albo Pretorio, poi l’ha passata agli uffici perchè fosse resa pubblica e affissa per 60 giorni con giornali e manifesti, invece l’ufficio Urbanstica ha iniziato un approfondimento perchè secondo loro la delibera avrebbe creato delle difficoltà. La pratica è stata  trascinata finchè non è arrivato il pare della Regione Marche che dice che la delibera è illegittima».

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Il dirigente dell’Ufficio Tecnico Cesare Spuri

Nel frattempo, però, Romano Mari ha avviato un’indagine interna  dalla quale è spuntata una mail inviata al dirigente dell’Urbanistica Cesare Spuri dalla segreteria del sindaco in cui si legge:  “Sentito Mari, si conviene di bloccare la pubblicazione della delibera”. Di conseguenza Spuri avrebbe  blocca la pubblicazione e la delibera sarebbe rimasta  ferma fino alla commissione in cui il problema è emerso. «Se non avessimo sollevato il problema – sottolinea Carelli – probabilmente la delibera sarebbe ancora ferma in un cassetto». Ora l’iter della delibera è ripartito ma a questo punto Romano Mari dovrà spiegare se era o meno a conoscenza dello scambio di mail e relazionerà sulla questione durante il prossimo Consiglio comunale.
Cesare Spuri, in scadenza di mandato, (il suo contratto terminerà alla fine di dicembre) ha chiesto il trasferimento alla Provincia di Macerata dove aveva già lavorato prima di arrivare in Comune, fortemente voluto dal sindaco Carancini.

 

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Il presidente Mari con il sindaco Carancini

 



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