di Alessandra Pierini
Sembrava una battaglia già definita quella volta a stabilire le competenze di Giunta e consiglio comunale di Macerata sull’approvazione dei piani attuativi. Lo scorso settembre, infatti, quella che era stata definita la delibera della discordia era stata approvata dal Consiglio comunale che più volte aveva manifestato di sentirsi spodestato delle proprie funzioni (leggi l’articolo). Dalle ceneri della battaglia però si è acceso un incendio che ha infiammato questo pomeriggio le Commissioni Affari Istituzionali e Ambiente riunite per analizzare il parere espresso dalla Regione Marche sulla questione e sulla legge che la regola. Nel corso della discussione in effetti il segretario Antonio Le Donne ha espresso dei dubbi, con grande sorpresa dei consiglieri presenti, che la delibera avesse seguito l’iter previsto e sul fatto che fosse stata pubblicata all’Albo pretorio. Se così fosse la delibera non avrebbe nessun nessun valore. I consiglieri sono saltati sulla sedia e hanno espresso la loro indignazione sia verso il dirigente che verso l’amministrazione colpevole, secondo i commissari, di non aver dato seguito alla volontà dell’assise cittadina.
Questa sera non è stato possibile verificare la pubblicazione dell’atto, tanto più che l’Albo pretorio on line del Comune non è accessibile dal pomeriggio. Bisognerà quindi attendere domani mattina per conoscere le effettive sorti del documento. Intanto però il Pd si è mosso: sono stati contattati i vertici del partito e il presidente Romano Mari per chiedere un intervento immediato.
«Se è vero che la delibera – commenta Deborah Pantana (Pdl) – non è stata pubblicata siamo di fronte ad un’omissione di atti d’ufficio. Tra l’altro aveva anche l’immediata esecutività e questo aggrava la situazione».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Carancini go home!
Gravissimo e pazzesco. Altro che ricompattamenti: se le parole del Segretario trovano conferma, significa che l’Amministrazione ha, per i consiglieri, sempre a portata di mano una ulteriore polpetta avvelenata: atteggiamento persistente e ostinato! Sembrano le strategie di Willy il coyote ai danni di Bip-bip. Con una differenza sostanziale: quello è un cartone animato. Qui si tratta delle Istituzioni!
Devo dare ragione a Paolo Renna e a Filippo Davoli. Ormai questa amministrazione di centrosinistra è da Basso Impero: allo sfascio. Se non fosse per la poltrona, se ne andrebbero a casa.
Guardate alla vicenda dello Svincolo di San Claudio: sembra che stiano solo a provocare la reazione della gente. Mentono sapendo di mentire: Valleverde con il suo ponte e lo svincolo non si potranno fare per mancanza di fondi sia al Comune di Macerata, sia a quello di Corridonia, sia alla Provincia. Allora, perchè provocare una discussione sull’aria fritta?
Altra cosa emblematica che ho letto su di un quotidiano: il mercatino francese….
E’ una mania della Sinistra quella di tentare di appropriarsi delle cose ban fatte con altra “gestione” e rifarle con una propria “gestione”. Le leggi del management dicono che se un cosa ha alte statistiche di produzione deve essere rifatta alla stessa maniera, con magari leggeri cambiamenti… Invece, che ti hanno fatto questi “soloni”? Hanno fatto fuori l'”organo volitivo”, la testa pensante, e ci si sono messi loro. Io faccio i miei migliori auguri, però… Se esiste la gestione che c’è e se si è solo burocrati della politica, il mercatino di quest’anno rischia di essere un fallimento… Ma “chissenefrega”, tanto ormai ci hanno abituato ai fallimenti. Quindi, fallimeno più, o fallimento meno, campa cavallo che ci penserà il “Movimento 5 Stelle” a rifare i connotati alla Casta partitica di Macerata.
Purtroppo occorre dire che a macerata serve un sano commissariamento che duri almeno 10 anni.