Intimidazioni all’ex assessore Catena
Solidarietà bipartisan

MATELICA - Le reazioni al grave fatto denunciato dall'ex amministratore matelicese su Facebook

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L’ex assessore ai Lavori Pubblici Marcello Catena

di Monia Orazi

Ha suscitato numerose reazioni di sdegno e solidarietà, l’annuncio fatto dall’ex assessore Marcello Catena, attraverso Facebook, di essere stato oggetto di intimidazioni. Le dimissioni dell’ex assessore ai lavori pubblici Catena, sono state presentate lo scorso 25 ottobre, all’indomani di un consiglio comunale andato deserto per mancanza del numero legale, per la minoranza sarebbero legate ai quattro lotti inseriti nel piano delle valorizzazioni immobiliari, su cui la nuova variante urbanistica permette di insediare industrie insalubri, definitivamente approvata nel consiglio comunale del 31 ottobre. Il sindaco Paolo Sparvoli ha sempre ribadito che Catena si è dimesso per motivi personali, così come da lui scritto nella lettera di dimissioni e che sarebbe spettato a lui rendere noto tali motivi. Ieri sera Catena ha affermato di essere stato oggetto di minacce, in risposta ad un post di un cittadino matelicese, che nel gruppo “Idee per una nuova Matelica” rendeva noto che le sue figlie “sono state disturbate da losche figure e sono state rimproverate perchè il sottoscritto non appoggia questa amministrazione”. Catena ha pubblicamente scritto quanto segue: “Conosciamo le losche figure? Chissà se sono le stesse che giorni fa mi hanno fatto arrivare un messaggio intimidatorio di stampo mafioso o se sono quelle che sono venute a suonare al campanello di casa in piena notte per farmi capire che ci sono…….Siamo alla frutta? Io voglio sperare che fra tutto quello che è successo negli ultimi 15 giorni non ci sia nessun collegamento. Caro Michele (Codoni ndr) coraggio! Parli di dignità, sai l’altro giorno sono stato avvicinato in piazza da una persona che conosco anche poco la quale ci ha tenuto a fermarmi per dirmi: “hai mantenuto la tua dignità”. È stato un gran piacere sentire quella voce”.
Anche il consigliere comunale Adriano De Leo, eletto con l’attuale maggioranza e poi uscito dal gruppo Progetto Matelica e confluito in un gruppo autonomo, ha riferito di essere stato minacciato e di avere sporto denuncia. Sotto le parole di Catena una gran pioggia di commenti, nei bar e nelle vie di Matelica si è fatto un gran parlare, di una situazione che ha suscitato profonda preoccupazione. Questa mattina Catena ha spiegato i motivi per cui ha deciso di rendere noti i fatti: “Non era mia intenzione alzare tutto questo polverone. Gli incresciosi fatti sono avvenuti circa 15 giorni fa e non era mia intenzione rendere pubblica la cosa. Se oggi l’ho fatto è stato solo per rendere solidarietà a Michele perchè mi è sembrato molto grave che qualcuno abbia avvicinato le figlie. Sono episodi talmente tristi che non credo possano essere utilizzati per speculazioni politiche anche perchè sono convinto che la politica in tutto questo non c’entra niente”.
Pur essendo su posizioni politiche differenti, ha subito manifestato solidarietà a Catena, Massimo Montesi, capogruppo di Matelica Insieme e consigliere provinciale Pd: “Ho letto, con grande preoccupazione quanto ha scritto Michele Codoni sulle pagine fb di Idee per una nuova Matelica, e il commento di Marcello Catena. Peraltro mi sembra che ci siano stati nei giorni scorsi episodi analoghi. Penso siamo di fronte a qualcosa di veramente mai visto nella sua gravità nella nostra città e forse qualcuno pensa che la nostra città possa essere trattata in questo modo, con avvertimenti e velati ricatti e calpestando la dignità dei cittadini. Un clima che sta diventando pesante, ciò non è tollerabile. Mi permetto di esprimere solidarietà a Michele Codoni, e se le intenzioni di qualcuno sono queste, i cittadini tutti, ne sono convinto, non si faranno intimidire. Solidarietà a Catena. Chi conosce qualcosa a questo punto deve parlare. Quale relazione c’è tra vicende amministrative e variante industrie insalubri e clima intimidatorio? O qualcuno può smentire tale relazione? E vista la gravità delle dichiarazioni, credo automatico avvio delle indagini”.
Anche Gessica Menichelli di Fli ha voluto esprimere la propria solidarietà a nome della formazione politica che rappresenta: “Tutta la nostra solidarietà, per gli ultimi accadimenti. La politica è l’arte del governare e non deve essere mai frutto di terrorismo ideologico, la politica deve fare ciò che è giusto per tutti e non che è conveniente per qualcuno. Bravo Marcello. Non si deve abbassare la testa, quando si lotta per il bene comune di una collettività, la dignità che hai dimostrato deve essere degna di stima, da parte di tutti”. L’ex assessore della giunta Gagliardi, Fabiola Santini così si è espressa sugli ultimi avvenimenti: “Solidarietà, dignità a Marcello Catena e Michele Codoni, per questi fatti che non dovrebbero mai succedere in nessun luogo e per nessun motivo, tanto meno in una comunità come quella di Matelica da sempre un’oasi di pace e serenità anche quando i temi sono stati “caldi”, mi ricordo che nelle lotte per il benessere pubblico (chi è costui?) si andava in corteo insieme destra e sinistra. Per il bene di Matelica non si è mai guardato a colori politici, ora non capisco questi comportamenti degni solo di chi non ha a cuore la città dove è nato, dove ha studiato, dove ha deciso di crearsi una famiglia, di chi la mattina si può specchiare e uscire a testa alta per andare a lavorare e portare la pagnotta a casa”.



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