Dalla nostra lettrice Marina Santucci, riceviamo:
“Gentile redazione, a seguito dei rilievi che ho fatto nei confronti del taglio delle linee da parte dell’Apm (leggi l’articolo) in misura superiore al 5%, sono emerse alcune cose importanti.
La prima è che l’Apm è in attivo, e sono nel trasporto pubblico locale, nell’anno 2010, ha avuto un utile netto di 228.000 euro. Si noti che il taglio regionale ammonta, annualmente, a 68.000 euro; se ne deduce che il taglio regionale è ininfluente, e che la scelta di Apm è puramente discrezionale e a mio avviso sbagliata, perché in tempi di crisi gli amministratori avrebbero dovuto effettuare una scelta inversa, ossia di potenziamento del trasporto pubblico.
La seconda cosa che è emersa è che il Dottor Cudini, presidente dell’Apm, alla luce delle eccezioni sollevate ha ammesso che il taglio delle linee non sarebbe più una questione di fondi, ma rientrerebbe in una “logica di riorganizzazione”, perché le linee 6 ed 11 sarebbero poco utilizzate, e quindi da inglobare nella circolare C.
A questo punto, dunque, l’azione del Comune e dell’Apm appare poco trasparente; inoltre è falso che le linee 6 ed 11 fossero poco utilizzate ( le corse che arrivavvano in Piazza della Libertà alle 7.41 e 7.52, tagliate, erano – ad esempio – piene, sia di studenti che di lavoratori). Il trasporto pubblico locale, in una logica di miglioramento della qualità della vita delle persone , deve invogliare ed offrire un servizio ai cittadini ( in questo caso anziani, studenti, lavoratori, ovviamente paganti).
L’annunciata raccolta di firme contro il taglio indiscriminato delle linee 6 ed 11 è iniziata e sta proseguendo, riscuotendo molto successo. Chi fosse interessato a firmare la petizione popolare per il ripristino delle linee 6 ed 11 potrà farlo recandosi presso i più importanti esercizi commerciali della zona Mameli-Manzoni. La raccolta firme continuerà fino a domenica 8 magio, durante le festa della parrocchia Santa Madre di Dio; per informazioni si può telefonare al numero 328.6176644.
La petizione sarà inviata, fra gli altri, a tutti i capo gruppo consiliari ed ai consiglieri del consiglio d’amministrazione dell’Apm, e sarà interessato il sindacato territoriale. Al vaglio anche la legittimità della delibera di giunta del 4 aprile, riguardante il taglio, al fine di una possibile impugnativa. Infine, prendo atto con piacere delle dichiarazioni del Dott. Cudini sul fatto che il piano sarebbe “sperimentale” e che “potrà essere rivisto dopo l’estate”; ma non posso non evidenziare che il piano andrebbe rivisto subito e che soprattutto appare illogico ed inopportuno procedere a “sperimentazioni” con l’anno scolastico ancora in corso e con utenti che hanno già pagato abbonamenti annuali per un servizio di trasporto di fatto eliminato”.
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Questa cosa è proprio al limite dell’incredibile. Pensate solo che l’abbonamento studenti di macerata, per 12 linee scarse, con autobus che passano ogni non si sa quanto, e per 9 MESI, costa 176,40 euro. Ben 6 euro in piu di Milano, ben 26 euro piu di Roma, e addirittura 62 euro piu di Torino.
Cosa che non ci scandalizzerebbe neanche tanto, finché non osserviamo che queste 3 città hanno metro, passaggi assidui degli autobus, e sopratutto, valgono per 12 MESI !
Quindi ci vuole proprio la loro faccia tosta a dichiarare un attivo del genere e soprimere anche delle linee. Vergogna!
Per non parlare dell’eliminazione della linea 4 dopo le 20,non dico mezzanotte. Chi lavora va a casa a piedi. Fate una bella cosa chiudete anche i negozi alle 19, tutti a casa e di corsa, così veramente avremo la nostra bella città sempre più dormitorio.
complimenti! per fortuna c’è ancora qualcuno che si ribella; e tra l’altro nel merito avete perfettamente ragione.
Ps poi ci dicono prendete i mezzi pubblici, basta auto, oppure ancora isole pedonali e lotta alle polveri sottili.
Tutte toppe mai un progetto
margot, purtroppo macerata è già un dormitorio.
…forse tagliano le linee per rientrare dei ticket che non farebbero pagare ad alcuni (si sente dire in giro ma non è sicuro!) le farmacie comunali…
Nel complimentarni con Marina Santucci per l’iniziativa e per la correttezza e condivisibilità dei rilievi che muove, vorrei aggiungere che la miopia della gestione del trasporto pubblico maceratese è evidentissima nel fatto che alla stazione ferroviaria dove arrivano mediamente 2-3 treni ogni ora (ed in genere due in contemporanea: uno da Fabriano ed uno da Civitanova Marche, per l’incrocio nella stazione di Macerata) non c’è mai un autobus ad attendere i viaggiatori per portarli agevolmente almeno in centro storico.
Ora tutti sanno che Macerata è in salita, e che per andare in Piazza della Libertà bisogna fare una scarpinata alpina lungo le famigerate “scalette” (la cui pendenza ha più volte impressionato miei ospiti provenienti dalle Alpi piemontesi o dalla Svizzera), e nonostante ciò bisogna vedere, dopo l’arrivo dei treni, gruppi di persone in marcia dalla stazione lungo Viale Don Bosco per poi procedere ansimando fino all’agognata mèta di Piazza della Libertà.
Eppure i padreterni dell’APM non ci arrivano: pensare che basterebbe un autobus ogni ora circa in coincidenza con gli arrivi …………….
E poi ci dicono di non prendere l’auto, o meglio: ci tartassano di balzelli se la prendiamo, ma scusate, cosa altro dovremmo fare?
L’iniziativa è giusta. La sequenza “lo stato taglia i finanziamenti e noi tagliamo le corse” è fin troppo semplice e scontata. A parte l’avanzo di bilancio che permetterebbe a quanto pare di contenere i minori introiti dello Stato sembra che non sia stata presa in considerazione ne le nuove esigenze determinate dalla crisi economica e dall’aumento dei costi dei carburanti ne gli obiettivi di contenimento delle emissioni nocive . Non è solo un problema di Apm, anche il Comune deve darsi da fare con politiche attive a favore del trasporto pubblico
E non ci prendono vecchie balle
nemmeno nuove nostalgie
ci hanno promesso un grande futuro
e poi ce l’han tolto c’han detto “scusate”… e così sia
E non ci prendono comodamente
né con il loro dai e dai
né con il loro chi tace acconsente
noi non abbiamo taciuto mai
(L. Ligabue/Libera Uscita)