di Alessandra Pierini
E’ destinato a rimanere nella storia maceratese il libro “Vizi privati e pubbliche virtù degli amministratori maceratesi” di Mario Monachesi (leggi l’articolo), usciere comunale e poeta, il quale non ha scritto neanche una pagina ma, in collaborazione con Cronache Maceratesi, ha voluto regalare ai suoi concittadini il ritorno ad una tradizione persa negli anni, quella del Pesce d’Aprile. Il libro insomma non c’è (sul tavolo c’erano alcune copie di classici della letteratura mascherati con una copertina delle edizioni P.d.A.) anche se in tanti anni Mario ha raccolto episodi, confidenze e aneddoti che, per ora, rimarranno custoditi al sicuro nella sua memoria, come prevede la deontologia dell’usciere perfetto. La promessa di rivelazioni esclusive sulla vita politica locale degli ultimi 35 anni però ha vivacizzato la città e moltissime sono state le telefonate alla redazione di Cronache Maceratesi, complice dell’iniziativa, alla libreria Mondadori che ha ospitato la presentazione e direttamente a casa di Mario Monachesi per conoscere in anteprima i dettagli e le indiscrezioni contenute nel libro.
C’è anche chi, temendo di non riuscire ad accaparrarsene una copia, ha pensato bene di prenotarla con tanto di pagamento anticipato e chi invece voleva addirittura tutti e cento i libri stampati. Qualcun altro ha vestito i panni dell’investigatore e ha fatto domande a chi poteva sapere qualcosa dell’iniziativa. Insomma guardare alla realtà dal buco della serratura ha sempre un suo fascino ed essere guardati è sempre piuttosto fastidioso.
Cronache Maceratesi affronta con grande serietà la realtà maceratese per tutto l’anno. Come ogni anno, solo per il primo di Aprile, abbiamo voluto regalare ai nostri lettori e ai maceratesi un momento di scherzo e leggerezza. Dal canto suo Mario Monachesi, appassionato di storia locale, ha notato che gli ultimi scherzi del primo d’Aprile risalgono persino agli anni ’80 poi se ne perde ogni traccia.
Così questo pomeriggio alle 18 è stato presentato il libro alla Mondadori alla presenza di diversi protagonisti della vita politica maceratese presente e passata e di non addetti ai lavori. Dopo una breve introduzione, è stato Mario ad annunciare ai suoi ospiti che si trattava solamente di un “pesce d’aprile”. I presenti, non paghi, hanno comunque dato il via al dibattito e hanno intervistato il poeta che, senza sbilanciarsi, ha dichiarato: «Sono stati trentacinque anni bellissimi, sono sempre stato al tempo stesso amico del potere e soprattutto della città. Nonostante in passato abbia avuto la possibilità di partecipare a concorsi interni, ho scelto di restare su quel tavolo. Sono nato lì e muoio lì, si fa per dire » ha concluso scherzando. Interessante il consiglio dell’ex assessore e attuale consigliere Mauro Compagnucci: «Mario, potresti raccontare la città e scrivere un manuale per le elezioni».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
LOL ! Mito ! 😀
Chissà il sospiro di sollievo tirato da tanti nostri politiculi…
Davvero un bel Pesce d’Aprile, fatto dal poeta Mario Monachesi in collaborazione con Cronache Maceratesi.Ma sinceramente tanta gente compreso il sottoscritto credeva che qualcuno avesse spezzato questo silenzio omertoso, ed avrebbe portato uno spiraglio di speranza di democrazia per la Città di Macerata. Perché in realtà noi siamo in un regime comunista altro che sinistra, partito democratico, ed altro. Questo e dovuto anche perché non esiste una vera opposizione, che dovrebbe vigilare sul operato della maggioranza. l’Opposizione fa solo retorica sui quotidiani. Mentre la maggioranza fa solo demagogia.