di Gabriele Censi
“Una laboratorio distribuito sul territorio provinciale per la ricerca”. Parla di macchine e strumentazioni per realizzare nella pratica i progetti il rettore dell’Università di Camerino Flavio Corradini nel presentare ‘l’accordo quadro per la formazione di capitale umano, e la promozione, ricerca e sviluppo di servizi e prodotti innovativi’. Stamattina il patto è stato sottoscritto dai rappresentanti di alcuni enti del territorio: la Provincia, la Camera di Commercio, Confindustria e la stessa Università di Camerino. Il presidente della Provincia Antonio Pettinari ha ricordato come il tema del lavoro e dei giovani sia al centro del suo mandato amministrativo “bisogna evitare che lascino il nostro territorio”. Su innovazione e internazionalizzazione è tornato il presidente della Camera di Commercio Giuliano Bianchi: “queste due parole sono per me un tormentone che ripeto ad ogni occasione ma anche l’unica via per uscire dalla crisi e solo i giovani possono percorrerla con profitto”. Per Confindustria Macerata è intervenuto il presidente Nando Ottavi: “siamo coinvolti pienamente in questo progetto, come associazione e come singoli imprenditori che spero aprano la strada ad un sempre maggiore coinvolgimento”. Tra questi Giovanni Faggiolati che ha orgogliosamente rivendicato il valore della imprenditoria marchigiana “ostacolata solo dalla palla al piede della burocrazia.” “In tre incontri con la responsabile dell’ateneo – ha detto l’imprenditore- abbiamo definito i termini del dottorato che ci accingiamo ad avviare, la velocità oggi fa la differenza”. Sono otto gli studenti che si apprestano a questa esperienza, quattro con il coinvolgimento diretto delle aziende (Faggiolati, Varnelli, Guzzini e Nuova Simonelli) e la ricerca riguarda i nuovi materiali. Altri quattro, cofinanziati da Università di Camerino, Camera di Commercio e Confindustria, riguardano ricerche già avviate dall’ateneo camerte con l’apporto dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Oltre 400.000 euro messi in campo con l’obiettivo di una ricaduta positiva per i distretti produttivi del nostro territorio.
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