Scultura di neve “in memoria delle vittime della Costa Concordia”. E’ stata realizzata da Piero Rubino, Ruben Melchiorri ed Eliseo Simeone a Corridonia
di Filippo Ciccarelli
Migliaia di cittadini in tutta la provincia hanno assistito impotenti alla discesa della neve, che ricopriva tutto quanto trovasse sulla sua strada, nella notte tra sabato 11 e domenica 12 febbraio. Effetti dell’aria fredda siberiana, richiamata alle nostre latitudini dalla depressione che staziona ormai da giorni sul Mediterraneo centrale. In pochissimi minuti la neve ghiacciata ha ricoperto le strade, le auto parcheggiate, ed il vento ha disegnato un paesaggio fatto di dune immacolate, sferzando la provincia fino alle prime luci dell’alba.
IL BLIZZARD
E’ arrivato sul centro Italia quello che negli Usa chiamano “Blizzard”. Da non confondersi col Buran, che è un vento; blizzard è un termine che designa una tormenta di neve e ghiaccio, accompagnata da venti forti. Generalmente si può parlare di blizzard quando i venti che accompagnano la nevicata sono continui oppure hanno raffiche sostenute che spirano oltre i 50 km/h. Altra caratteristica dei Blizzard (che possono durare anche giorni) è la grande quantità di neve che viene scaricata durante la tempesta: e a Macerata, in pochissime ore, sono caduti oltre 40 centimetri. Un evento abbastanza raro, a queste latitudini, non tanto per la quantità di neve caduta ma per la violenza della perturbazione ed il breve lasso di tempo in cui questa ha
rilasciato la quantità di fiocchi. Perché si possa parlare di blizzard, in genere, devono cadere almeno 5 centimetri di neve o ghiaccio all’ora. Dato abbondantemente superato già nella fascia costiera e delle basse colline maceratesi, che si sono svegliate letteralmente sommerse dalla coltre bianca. Nell’entroterra la situazione, già difficilissima, è stata resa ancora più critica: in alcune zone, gli accumuli di neve sono alti 3-4 metri.
L’ANTICICLONE LATITANTE
Sono molte le cause che hanno generato un fenomeno del genere. “In primis la ritornate del circolo di nubi che fanno capo alla depressione sul Mediterraneo centrale e da cui partono impulsi di aria umida verso il centro Italia” spiega Redo Fusari, dell’Osservatorio Geofisico di Macerata “una calamita per i venti siberiani che ci accompagnano da giorni. Certo è che è caduta molta più neve di quanto ci si aspettasse: è singolare notare come i paesi dell’Europa nordoccidentale abbiano temperature di 5° sopra lo zero, mentre noi siamo sotto. C’è da dire che loro sono protetti dall’anticiclone delle Azzorre, che quest’anno si è spostato verso nord e sta facendo da scudo all’Inghilterra e alle coste settentrionali della Francia“.
DASVIDANIA BURAN
Una recrudescenza del maltempo, quella del weekend, che era attesa (anche se forse non con una tale intensità) ma che non dovrebbe avere seguiti, almeno non di una tale portata. I fiocchi potrebbero scendere ancora stanotte e lunedì, ma da martedì dovrebbero esserci le prime schiarite, e da metà settimana (forse mercoledì, più probabilmente da giovedì) arriveranno dei venti da nord-ovest che sanciranno un definitivo cambio di rotta meteorologica. “Il tempo rimarrà comunque incerto e la colonnina di mercurio, nelle ore più fredde, sarà sempre in territorio negativo” conclude Fusari “ma il peggio dovrebbe essere passato”.
IL SOSTEGNO DEI LETTORI
E nelle ore dell’emergenza è stato fondamentale, come sempre, il supporto dei lettori, che non ci è mai mancato e del quale possiamo essere solamente grati. Le vostre segnalazioni, le vostre testimonianze e la quantità enorme di foto che ci avete inviato, hanno permesso alla nostra redazione di fornire informazioni ed immagini in tempo reale (leggi l’articolo). Anche nel corso della notte sono arrivate al nostro indirizzo mail tantissimi scatti, e potete continuare ad inviarli all’indirizzo info@cronachemaceratesi.it. Una di queste ci ha colpito: è stata realizzata da Piero Rubino, Ruben Melchiorri ed Eliseo Simeone, e rappresenta la nave da crociera “Costa Concordia”, naufragata il mese scorso all’Isola del Giglio. Un tributo alle vittime, scrivono gli autori, ed un modo per ricordarle.
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speriamo no sciolga veloce……………senno’ anneghiamo
certo che ne è caduta tanta,quella di Fusari è una bella notizia,anche perchè devo dare atto ai volontari del servizio prezioso che ci danno,nella mia via è da ieri sera che lavorano ininterrottamente,salvo brevissime pause,un grazie a loro.
Io penso che sia stata una fortuna che le precipitazioni siano state a carattere nevoso, se era caduta la stessa quantità di pioggia ora staremo a parlare di una alluvione, non tanto Macerata e zone collinari quanto a tutte le zone a valle, quelle limitrofe ai fiumi e zone costiere.
Qualche metereologo puo’ confermare o smentire questa mia sensazione?
Se invece della neve fossero cadute le bibliche quaglie o la manna, sai le zuffe!
@Mus Rugens. Se era una battuta me sa che t’e’ venuta proprio male!!!
…..e intanto a Collevario la neve sciogliendosi ha allagato alcuni garages.