Dal consigliere di opposizione Massimo Medei riceviamo:
«L’amministrazione Comunale di Treia ha affrontato l’emergenza neve a suon di ordinanze che hanno chiuso le scuole i cimiteri e cancellato i mercati settimanali sul territorio invece di usare mezzi meccanici, manuali oppure semplicemente sale ma non è stato mosso un dito per eliminare i disagi creati alla cittadinanza dalle nevicate dei giorni scorsi. Nessuno si è preoccupato di mandare spalatori o spargere sale per pulire i marciapiedi. In tutto il territorio comunale non esiste un marciapiede libero da neve tranne quelli puliti dai privati cittadini o da titolari di esercizi commerciali che esasperati si sono rimboccati le maniche ed hanno lavorato per gli altri. In questi giorni in cui si cerca di usare la macchina il meno possibile in quanto le strade sono piene di insidie c’è gente che esce di casa a piedi anche solo per andare a fare la spesa ma purtroppo non sa dove mettere i piedi per cui si vedono numerose persone camminare lungo le carreggiate stradali per di più ristrette creando pericolo per se stesse e problemi per gli automobilisti.
Tutte le strade comunali sono piene di neve, in particolar modo quelle delle zone di campagna. Ci sono state famiglie costrette a chiamare i carabinieri per sollecitare un intervento che potesse permettere loro di uscire di casa anche solo per andare a fare la spesa.
In compenso domenica c’è stata una pattuglia di vigili urbani che ha girato per tutta la giornata sul territorio vedendo con i propri occhi la situazione, ma forse non è stata fatta una relazione sufficiente.
Ma la ciliegina sulla torta il Sindaco l’ha messa con la gestione del cimitero. A suon di ordinanze giorno per giorno si è arrivati a chiudere il cimitero per diversi giorni (ad oggi fino a giovedì 9 febbraio) anziché organizzarsi per sgomberarlo dalla neve, lasciando per giorni una salma parcheggiata presso l’ospedale di Macerata in attesa di essere tumulata.
Sarebbe bastato reclutare i disoccupati del territorio o gli extracomunitari che si rivolgono ai servizi sociali tutti i mesi per ricevere il sussidio per risolvere il problema, ma forse non erano disponibili né le pale né il sale.
Sicuramente a queste forti critiche il Sindaco risponderà nei prossimi giorni come già fatto in occasione delle nevicate degli anni precedenti, che sono state pulite le strade e sono stati sparsi quintali di sale. Vorrà dire che ogni cittadino treiese penserà: “Hanno pulito dappertutto tranne che davanti casa mia”. In realtà il piano neve del Comune di Treia è basato sull’attesa che esca il sole e sciolga la neve caduta.
Il piano neve caro Sindaco si programma a settembre/ottobre e non dopo che ha nevicato, facendo convenzioni con le ditte locali, cercando di pianificare la copertura di tutto il territorio comunale e accantonando risorse economiche pronte per essere spese nelle emergenze, e non con le ordinanze; Se poi la neve non arriva le risorse economiche si trasferiscono al prossimo anno oppure si utilizzano per cose utili alla cittadinanza.
Un’altra cosa che non si capisce è il fatto di aver emesso ordinanze di chiusura delle scuole giorno per giorno durante le nevicate e poi una ordinanza di chiusura per 2 giorni quando la neve non cadeva più da diverso tempo. E’ inconcepibile la chiusura delle scuole per giovedì 9 febbraio quando ormai la natura ha già sciolto quasi tutta la neve e le strade sono pulite. E’ rimasta neve solo davanti le scuole, davanti le chiese e sui marciapiedi dove si doveva intervenire con priorità e sarebbe bastato spargere un po’ di sale, ma ho il sospetto che il Comune di Treia non abbia avuto assolutamente scorte in magazzino».
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be mi discpiace per i parenti, ma in questi casi forse è meglio pensare prima ai vivi!!!
…vuoi vedere che adesso è colpa pure del morto??!Signora forse a volte è meglio chiuderla la bocca e magari prendere la pala in mano…
Come consuetudine la minoranza consiliare treiese non perde occasione per dimostrare la sua perspicacia nei confronti dei problemi di Treia . L’emergenza neve a Treia non sarà stata gestita nel migliore dei modi , complice il “non cimo li sordi ” , ma i soliti non perdono occasione per sparare sulla croce rossa prendendo di mira obbiettivi che non stanno più in là del loro naso .
Il caso più eclatante è l’assoluto silenzio sulla questione dell’universalmente riconosciuto inutile (anche dalla maggioranza ) attracco meccanizzato da 1.2 milioni di euro . Il silenzio è d’oro , soprattutto per chi “ governa” (cit.) la città . Eppure un politico , padrino spirituale e sostanziale degli attuali amministratori , sul palcoscenico provinciale afferma questo: “penso che il confronto pubblico e la piu’ ampia esplicitazione delle strategie amministrative siano alla base del successo di ogni intervento di grande respiro”
su questo sperpero dobbiamo chiamare striscia la notizia o il CITTADINO MACERATESE introdotto da CM ?????
Tornando all’emergenza neve trovo scorretto speculare politicamente sulla chiusura del cimitero e sul’impossibilità di tumulare una salma . Così come trovo scorrette certe affermazioni di Medei che sono autentici luoghi comuni da bar : fare l’opposizione non autorizza ad usarli .
ad esempio tutti si riempiono la bocca con il SALE ma non è automatico che il suo utilizzo risolva tutti i problemi , soprattutto su 50cm di neve che ricopre i marciapiedi , come è impossibile pensare di far sparire in poche ore tuta la neve depositata (e ancora in caduta ) sulle strade dei centri abitati (tantomeno delle campagne ) in un comune dal territorio molto esteso . vedere cio che succede a macerata .
ripeto che è troppo facile sparare sula croce rossa in una condzione di grande emergenza , nn prevedibile in questa portata . E è ingiusto , anche se pecche ci sono state , dire che in Comune “non è stato mosso un dito “
in ogni caso dalla maggioranza (particolarmente da sindaco e assessore preposto alla viabilità , dello stesso futuro schieramento (di opposizione ) di M.Medei ) ci aspetteremmo notizie su come è stata gestita l’ emergenza : se il piano antineve era stato preparato in modo adeguato e per tempo , se l’apporvvvigionamento di sale è stato fatto adeguatamente per tempo in bassa stagion, quanti e quali mezzi sono stati impiegati (propri e privati ) , quali sono state le aree di intervento e con quali criteri si è scelto di dare priorità a certe zone piuttosto che altre , ogni quanto sono stati organizzati tavoli di emergenza tra (sindaco assessori e tecnici ) e se sono stati utilizzati volontari come a macerata .
la trasparenza e la comunicazione non è una cosa fuori dal mondo – ce l’hanno anche nei comuni vicini . a treia invece oltre alla grave mancanza nella pubblicazione delle delibere ( http://www.comune.treia.mc.it/?page_id=3442 ) non viene data pubblicità neanche delle ordinanze ( http://www.comune.treia.mc.it/?page_id=3860 ) salvo nel caso dell’ emergenza nevegelo (pubblicate nella pagina iniziale ) e nel caso del festival del lavoro ( pubblicata il giorno dopo la fine dela manifestazione e con data antecedente )
io credo che il comune,prima di tutto debba pensare al proprio suolo e cittadini,non si possono fare sempre ordinanze ma agire,non si può sempre ricevere ma bisogna anche dare….cimitero: una volta tempo fa si usava fare la stradina,pulita,ci passava un’auto e basta ma rimaneva aperto,non si può chiudere il cimitero per quasi una settimana…..motivo??????? per le strade per me c’è stata una disorganizzazione non totale ma quasi,le strade comunali sono state aperte si,dopo 2-3 giorni di neve e alcune lunedi o martedi,i marciapiedi credo che non esistano più fino all’avvento del sole………ma poi permettetemi di dire una cosa…..non si possono avere sempre risposte negative……..è ora anche che l’amministrazione si muova (discorso in generale non solo per il maltempo).
come sempre condivido il sig, Fratini; questa volta mi tocca spezzare una lancia all’organizzazione comunale che ha cercato di gestire al meglio l’emergenza neve. Certo si poteva far meglio però questa volta qualche cosa ha funzionato.
E’ proprio vero Fratini l’opposizione a Treia vede solo dalla punta del naso;piccole problematiche populiste il grosso è troppo difficile. Purtroppo questa opposizione fa paura per la loro preparazione amministrativa.
Il cimitero poteva sicuramente restare aperto dato che è stato liberato il piazzale antistante il santuario del SS Crocefisso.
Un critica però la debbo fare: la zona ospedale poteva essere tratta meglio specialmente l’accesso di porta Palestro e l’uscita di porta Roma L’ospedale ha una dimensione provinciale e scuramente ha precedenza su tutto. Ignoranti siamo anche noi cittadini che parcheggiamo in quella zona spesso in modo tale da restringere la carreggiata creando spesso difficoltà alle ambulanze in transito.
Un ringraziamento comunque va al personale dell’ufficio tecnico e ai nostri vigili.
Caro Fratini per l’ attracco meccanizzato(l’opposizione probabilmente è d’accordo o non ha capito nulla) speriamo che intervenga la Magistratura competente.
Per la trasparenza amministrativa Treia non brilla certo per efficienza penso anche che non ci sia nemmeno il rispetto della normativa
ho preso visione dell’ordinaza ” sgombero neve” mi sebra che ci siano delle imprecisioni/incogruenze cumunque sembra fatta proprio per il comune di Treia e per le gronde e canali dei propri edifici.
Complimenti al redattore
Una minoranza piccola piccola che fa del populismo un’arma politica approfittando di una situazione di emergenza, senza il minimo rispetto per il lavoro profuso dai dipendenti e dalle maestranze operanti nel territorio, senza sapere i numerosi interventi effetuati per genstire le varie emergenze…
Ci dica il Consigliere Medei quale ruolo attivo ha messo in atto oltre alla sterile critica …?
firmato C.O.C
ringraziomo Gigi per lo spazio
i numerosi interventi effettuati per gestire le varie emergenze……..a mio modesto parere fanno parte del vostro lavoro…….come il meccanico aggiusta macchine…il dottore salva le persone…il dentista cura i denti…..il farmacista vende medicine ecc ecc ecc….voi avete fatto il vostro lavoro e venite pagari per fare quello…………..poi se mi posso permettere di fare una battuta,credo che il lavoro pesante lo fanno chi sta in giro sotto la neve a spalare e non certo chi sta dentro un comune,un servizio tecnico (o altro) con stufa e termosifoni al massimo.
Per quanto riguarda il consigliere Medei,secondo me l’opposizione ha il dovere di dire le cose che non vanno bene questa volta ha fatto bene,mi dispiace solo che a volte,quando ci sono cose peggiori fatte dall’amministrazione non si siano fatti sentire….
c.o.c ——— sta per ??????
Ho trovato questo commento sul sottostante sito di un sig. di Treia elvio ciccardini che condivido in parte; dicono che dovrebbe essere il figlio di Ciccardini consigliere comunale di minoranza. Forse non sa che alcune colpe di certa inefficienza fa carico anche al genitore che insieme agli altri consiglieri di minoranza non assolvono al meglio al loro compito
http://rititolando.wordpress.com/2012/02/09/emergenza-neve-a-treia-e-urbino-diversamente-abili-municipalita/
Emergenza neve a Treia e Urbino: diversamente “abili” Municipalità
E’ nevicato, almeno la prima mandata. La seconda scenderà nella giornata di domani e di domenica. Almeno così dicono. Il sottoscritto ha vissuto l’evento in due Comuni: Urbino, per lavoro, e Treia, per disgrazia residenziale.
Indubbiamente, un cittadino, che paga le tasse, fino a prova contraria è nel momento del bisogno, cioè dell’emergenza, che chiede, o si aspetterebbe, l’aiuto delle istituzioni….
In effetti, nel Comune di Urbino, con 2,5 metri di neve, il Comune si è allertato con mezzi spargisale, con spazzaneve, con “gruppi di uomini” dotati di pale. Sono stati coordinati, inoltre, sia i volontari sia i giovani. Un servizio di informazione per la segnalazione delle emergenze ha bussato di porta in porta nel centro storico. Gli anziani sono stati assistiti. Questo lo ho potuto constatare personalmente. La città si è mossa e l’amministrazione comunale l’ha coordinata. Poi è venuto l’esercito, assieme alla Protezione civile. La città era presidiata, tutti fornivano indicazioni e informazioni. Per cui si sapeva quale strada era praticabile, quale non lo era, quali farmacie erano aperte e quali no. Era una situazione di emergenza, sicuramente ci sono stati disagi, ma alla fine se la sono cavata tutti, amministrazione e cittadini, egregiamente.
Arriviamo nella provincia di Macerata… e che l’attivismo delle istituzioni non fosse lo stesso, lo si poteva notare slittando sulla strada Regina. Non ho incontrato, nella giornata di Lunedì, nessun mezzo spargisale. Infatti ci si poteva pattinare da Porto Recanati fino fino a Macerata. Proprio sotto Macerata, con la neve spazzata dal vento, la strada si stringeva ad una carreggiata. Nessuna segnalazione… solo grandi slittamenti di macchine per evitare tamponamenti.
Arrivato a Treia, la neve non superava i 50 cm, ma l’unico servizio realmente visibile era quello dei Vigili urbani che suonavano ai campanelli per avvisare i cittadini di togliere sporgenze di neve dai tetti e ghiaccioli. Se fossero caduti, la colpa sarebbe stata dei cittadini. Indubbiamente, l’approccio dell’amministrazione è diverso.
Poi mi imbatto nell’ordinanza del Sindaco Santalucia, la n.7 del 7/2/2012. Ne leggo la prima parte e posso anche condividerla. Ma al punto due sbotto a ridere.
Così recita:
2. I proprietari, conduttori, amministratori di edifici a qualunque uso destinati (civili abitazioni, negozi, esercizi commerciali, stabilimenti, magazzini, ecc.) prospicienti aree soggette a pubblico passaggio nonché tutti i concessionari di aree pubbliche hanno l’obbligo, al fine di tutelare la incolumità delle persone, di sgomberare dalla neve, rompere o rimuovere il ghiaccio e coprire con sale, segatura o altro materiale idoneo marciapiedi e portici fronteggianti le rispettive proprietà o dai quali si accede alle stesse o le aree concesse, eliminando anche gli eventuali accumuli di neve davanti ai propri accessi o edifici provocati dal passaggio dei mezzi spartineve sulla strada pubblica.
Non so quanti di voi conoscano la struttura del centro storico di Treia. Sgomberare da neve e gelo i marciapiedi non esiste, perchè nel centro storico non ci sono. Laddove esistono, significa ripulire sostanzialmente la strada. Mentre, nel centro storico, con vie di larghezza inferiore ai 5 metri, tra dirimpettai, ci si metterebbe a spalare l’uno contro l’altro. La cosa strana è che si dice espressamente che si dovrebbe spalare anche quella neve accumulata dai mezzi chiamati dal Comune per rimuoverla!
La domanda è una: il freddo ha congelato i neuroni del Sindaco? Da quando un cittadino dovrebbe provvedere a rimediare all’operato di un “soggetto” che già ha pagato, poichè fornitore del suo Comune? Tanto varrebbe arrangiarsi da soli che, in sintesi, è il vero contenuto di questa ordinanza. Ma non finisce qua, c’è anche il punto 3…
3. I proprietari, conduttori, amministratori di edifici a qualunque uso destinati (civili abitazioni, negozi, esercizi commerciali, stabilimenti, magazzini, ecc.) devono provvedere a che siano tempestivamente rimossi i ghiaccioli formatisi sulle gronde, balconi, terrazzi, pensiline o su altre sporgenze, nonchè tutti i blocchi di neve o di ghiaccio aggettanti, per scivolamento oltre il filo delle gronde o da balconi, terrazzi od altre
sporgenze, su marciapiedi ed aree di pubblico passaggio, onde evitare pregiudizi alla incolumità delle persone e danni alle cose ed adottando durante tali operazioni le opportune cautele. Nelle more della rimozione dovranno provvedere a delimitarne le zone di caduta, osservando le disposizioni eventualmente impartite dall’autorità comunale a
garanzia della circolazione.
Se si formano cumuli di neve o ghiaccioli sulle grondaie, bisognerebbe rimuoverli. Questa volta sono d’accordo. Il problema è come? Una vecchietta con le preghiere… e magari un giovane con un pò d’ingegno!
4. Quando si renda necessario procedere alla rimozione della neve da tetti, terrazze, balconi o in genere da qualunque posto elevato, la stessa deve essere effettuata senza interessare il suolo pubblico. Qualora ciò non sia obiettivamente possibile, le operazioni di sgombero devono essere eseguite delimitando preliminarmente ed in modo efficace l’area interessata ed adottando ogni possibile cautela, non esclusa la presenza al suolo di persone
addette alla vigilanza. Salvo il caso di assoluta urgenza, le operazioni di rimozione dovranno essere eseguite delimitando il luogo e dandone preventiva comunicazione al locale Comando di Polizia Municipale.
Il punto quattro sembra ragionevole. In realtà potrebbe non esserlo. Già i cittadini si trovano a dover spalare la neve davanti alle proprie abitazioni senza invadere il suolo pubblico. Impresa non semplice. Poi dovrebbero delimitare le aree per tutelare i propri concittadini durante le rimozioni della neve dai tetti. Come se non bastasse il “fai da te”, si dovrebbe anche informare il Comando di Polizia Municipale. Per quale motivo? Se l’amministrazione pretende che i cittadini si arrangino da soli, perchè mai dovrebbero informare il Comando di Polizia Municipale del loro operato? Per sentirsi dire bravi? Mi sembra assurdo. Considerando che, in caso di impossibilità personale a procedere, si è detto di rivolgersi all’Ufficio Tecnico per avere il nome di ditte (o ditta) da poter contattare. Che “fornitore” fortunato! In un periodo di picco di lavoro ha come “agente commerciale” addirittura l’Ufficio tecnico di un Comune!
Sorvoliamo sui punti 5 e 6. Passiamo al sette…
7. I canali di gronda ed i tubi di discesa delle acque meteoriche debbono essere sempre mantenuti in perfetto stato di efficienza.
Come? Soffiandoci dentro? Oppure salendo sul tetto innevato per verificare che non siano ostruiti? Ma il meglio arriva al punto 8…
8. I privati che provvedono ad operazioni di sgombero della neve dal suolo
pubblico non devono in alcun modo ostacolare la circolazione pedonale e veicolare, ed il movimento dei mezzi destinati alla raccolta dei rifiuti. La neve rimossa deve essere ordinatamente ammassata in modo da non creare ostacoli o limitazioni alla circolazione veicolare e pedonale.
Non solo il cittadino treiese deve sgomberare neve dal suolo pubblico ma, nel farlo, non deve nemmeno ostacolare la circolazione. A questo punto ritengo possa essere utile che la cittadinanza raccolga la neve, la carichi in auto, si rechi in Comune e…
Dopo questo elenco, che continua ancora per qualche punto di “doveri” del cittadino, si arriva alla menzione delle punizioni, con tanto di riferimento al codice penale e sanzioni varie.
Alcune considerazioni:
1) E’ evidente che l’amministrazione comunale di Treia non sa, o fa finta di non sapere, cosa ancor peggiore, di essere stata eletta per servire i cittadini e non per essere lei servita da questi ultimi.
2) E’ evidente che tale ordinanza non tiene in considerazione che gli anziani, che vivono soli, e nel Comune sono parecchi, non possono adempiere a nessuno dei “doveri” che il Comune vorrebbe “imporgli”. Dimostrando così scarso spirito di solidarietà, poca coscienza etica e scarsa morale.
3) E’ evidente che, oltre agli anziani, anche i proprietari disabili non potrebbero, se non pagando privati, provvedere autonomamente. Ma per questo c’è l’ufficio tecnico del Comune che sa indicare a chi rivolgersi!
4) E’ anche evidente che, in un periodo di crisi economica, dire ai cittadini di arrangiarsi e poi consigliargli di rivolgersi a privati a pagamento è “privo di ogni principio etico”. Chi ha i soldi avrà il tetto pulito pagando, chi non li ha si troverà a rischiare le sanzioni previste dall’ordinanza comunale. Quale principio di solidarietà può giustificare tutto questo?
5) E’ evidente che nessun monitoraggio delle situazioni di emergenza e di difficoltà è stato previsto e realizzato.
6) E’ evidente che il Comune non abbia voluto appellarsi alla solidarietà e al volontariato. Nessun volontario, infatti, è stato coordinato. Così come non c’era nessun presidio della Polizia Municipale nei centri nevralgici di viabilità stradale.
7) E’ evidente che i residenti che si trovano, per un qualsiasi motivo, fuori Treia, non possono adempiere al compitino del Comune. Pertanto, nessuno provvederà a mettere in sicurezza i loro tetti, a staccare i loro ghiaccioli e a spazzare lo spazio antistante le loro abitazioni. In quei punti, tutti i cittadini rischiano di non essere al sicuro.
8) E’ evidente che i non residenti, ma con abitazioni di proprietà in Treia, si troveranno nella stessa situazione dei residenti del punto 7.
Una piccola nota. La Giunta Regionale delle Marche ha stanziato 1 milione di euro per integrare l’indennità di Cig o mobilità per i lavoratori che si presenteranno ai comuni per collaborare con i lavori di rimozione di ghiaccio e neve. Si trattava di 50 euro lorde al giorno per il lavoratore che aderisce all’appello. Si tratta di un’ottima misura di sostegno sociale, seppur legata ad un’evenienza eccezionale.
La domanda è: un cassaintegrato treiese che avrebbe voluto guadagnare onestamente 50 euro lorde al giorno, se si fosse recato in Comune, cosa avrebbe ottenuto?
Verosimilmente gli sarebbe stato intimato di andare a spalare la neve davanti alla propria abitazione e di far cadere quella del tetto, senza sporcare il suolo pubblico, ovviamente gratuitamente, altrimenti avrebbe rischiato di incappare nelle sanzioni dell’ordinanza del sindaco Santalucia!
Una regione: le Marche. Due Municipalità diversamente “abili”: Urbino città ideale, Treia non è tale.
Ai cittadini l’ardua sentenza!
Note: la prima foto è di una fermata dell’autobus di Urbino, la seconda è stata scattata lungo la strada Regina, la terza è di una via principale di Treia.
@Mario Pierini
..Infatti ad Urbino e’ dovuto arrivare l’Esercito!!