Nelle Marche, nel corso del 2011, si sono registrate alle camere di commercio regionali 11.179 nuove attivita’ economiche, a fronte di 11.079 chiusure, con un saldo attivo di 100 imprese. Il dato e’ stato reso noto da Unioncamere Marche ed e’ decisamente inferiore a quello dello scorso anno, quando le imprese erano cresciute di 1.426 unita’. Si tratta, comunque, del secondo anno consecutivo di crescita, dopo il record negativo del 2009 (-826) e il segno meno del 2008 (-79), il primo anno nel quale la crisi ha cominciato a far sentire i suoi effetti nella regione. Secondo l’Uniocamere regionale, e’ anche “particolarmente confortante” per il sistema produttivo marchigiano che la crescita delle imprese sia dovuta quasi esclusivamente alle societa’ di capitale (+946), mentre sono diminuite sia le societa’ di persone (-181), che le imprese individuali (-690), che restano, comunque, la forma imprenditoriale piu’ diffusa nelle Marche, con 104.176 aziende. Alla fine del 2011, nelle Marche, le imprese erano 177.656, praticamente una ogni 9 abitanti. Di queste, 50.598 erano le aziende artigiane, che hanno vissuto ancora un anno difficile (-501), mentre le cooperative sono aumentate di 34 unita’, passando da 2.534 a 2568. Per quanto riguarda i singoli settori, i dati di Unioncamere Marche relativi alla nascita e alla mortalita’ delle imprese nel 2011, e’ proseguita la diminuzione in agricoltura (-852) ed anche il manifatturiero ha registrato un calo, anche se non nel settore della meccanica (+338). Hanno perso imprese anche l’edilizia (-63) e i trasporti (-83), sono aumentate le imprese del commercio (+181), alloggio e ristorazione (+305), attivita’ immobiliari (+2013), attivita’ professionali (+142) e servizi alle imprese (+102). La provincia che lo scorso anno ha fatto registrare il maggior tasso di crescita del numero delle imprese e’ stata Ascoli Piceno (+0,91%), seguita da Pesaro-Urbino (+0,62%), Ancona (+0,43%) e Fermo (+0,14%); unica provincia con un tasso di crescita negativo, quella di Macerata (-0,72%), perche’ ha pagato in particolare le difficolta’ nel calzaturiero e nell’edilizia. “La crescita delle societa’ di capitale – ha dichiarato il presidente di Unioncamere Marche, Alberto Drudi – e’ il segno di un’economia piu’ solida, con aziende piu’ strutturate e meglio attrezzate per una competizione che e’ sempre piu’ globale”.
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