Centrale Turbogas a San Severino:
Martini promette battaglia

Il sindaco si dice “attento ma tranquillo” dopo la pronuncia del Tar del Lazio con la quale è stato accolto il ricorso dell’impresa che aveva ideato l’impianto

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martini“Continueremo la nostra battaglia perché la minaccia della realizzazione di una centrale Turbogas sia scongiurata. Il nostro impegno, e quello delle altre istituzioni coinvolte nella vicenda, grazie anche alla straordinaria partecipazione dei settempedani, fino ad oggi è stato premiato. Ed è questo il punto fermo dal quale dobbiamo partire”. Il sindaco di San Severino Marche, Cesare Martini, si dice “attento ma tranquillo” dopo la pronuncia del Tar del Lazio con la quale è stato accolto il ricorso dell’impresa che aveva ideato l’impianto a seguito di un no alla realizzazione da parte del ministero dello Sviluppo Economico.

“Mi sono già attivato – scrive Martini in una nota – perché la Regione valuti fin da subito l’eventualità di un possibile ricorso al Consiglio di Stato. Il Comune non può farlo perché l’impresa Agem, come si legge nella sentenza del Tar, ha chiamato in causa Regione e ministero e non altri enti. Stiamo leggendo la sentenza e soprattutto le motivazioni che sono state scritte dai componenti la terza sezione del Tar presieduta da Giuseppe Daniele. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, infatti, in parte dichiara inammissibile ed in parte accoglie il ricorso stesso. Potrebbe essere sufficiente, prima del ricorso al Consiglio di Stato, semplicemente un ulteriore diniego, un’ulteriore motivazione, da parte della Regione”.

Con un provvedimento, siglato nell’aprile 2009, il direttore generale del Dipartimento per l’Energia presso il ministero dello Sviluppo Economico, Rosaria Fausta Romano, aveva dichiarato concluso con esito negativo il procedimento, avviato il 30 dicembre 2003, da parte della società Agem di Roma per l’ottenimento dell’autorizzazione alla costruzione ed all’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica a ciclo combinato della potenza di 370MW in località Berta. L’atto aveva messo la parola fine ad una battaglia difficile e molto lunga avviata dal Comune insieme alla Regione Marche, alla Provincia di Macerata. ai Comuni di Treia, Pollenza e Tolentino e gli amministratori della Valle del Potenza. Con loro, com’è noto, si è schierata anche la cittadinanza con una raccolta di ben 11.000 firma e si erano schierate pure le associazioni ambientaliste, i rappresentanti delle imprese artigiane. L’opposizione alla realizzazione della centrale Turbogas aveva preso avvio, però, nel giugno del 2006 con una serie infinita di ricorsi contro la società proponente il progetto per la realizzazione dell’impianto, il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, il ministero per i Beni e le Attività Culturali, il ministero del Lavoro, il ministero dell’Interno ed il ministero dello Sviluppo Economico. Il decreto del Dipartimento per l’Energia aveva annullato, tre anni fa, il giudizio favorevole sulla compatibilità ambientale dell’impianto espresso, nel novembre del 2005, dal ministro dell’Ambiente e l’autorizzazione integrata ambientale, emessa nel gennaio del 2009, dallo stesso ministero con la quale si autorizzava la società Agem alla produzione di energia tramite la Turbogas. Contro queste decisioni il Comune e la Provincia avevano presentato anche un secondo ricorso davanti al Tar.



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