“Carodeandrè” a Macerata
Il racconto di Faber

Sabato 17 marzo al Teatro Lauro Rossi ore 21.15, i “Carodeandré” presentano, nella loro versione “in teatro”, una struttura che tenta di tenere insieme le liriche “deandreane” secondo alcune grandi tematiche gemelle. Si aprirà con cinque brani, legati insieme da sottili fili appena cuciti su particolari sfumature cromatiche:  1) TRE MADRI (sul colore “mistico” e speciale della maternità, e nello stesso tempo, sulle sue sfumature umanizzate in modo unico)  2) SALLY (intorno al viaggio “magico”, surreale, nel bene e nel male e fra realtà e finzione)  3) HOTEL SUPRAMONTE (sul viaggio “costretto”, subìto, violentato)  4) KHORAKHANE’ (Il viaggio libero, per condizione genetica, per dromomania)  5) SIDUN (La paternità e la sua precarietà, fino alla disperazione).  Per il resto del concerto, invece, l’ascoltatore sarà lasciato solo e ognuno con le proprie sensibilità, potrà divertirsi nel trovare le associazioni di idee nel grande gomitolo della poesia di Fabrizio De André.

La storia: Nasce, per una sorta di “non abbandono autarchico”, lo spettacolo Caro De André, il 13 novembre 1999, al Teatro Pagani di Monterubbiano. Si è poi evoluto, grazie soprattutto agli Artisti che di volta in volta vi hanno partecipato – musicisti, scenografi, attori, ballerini, musicologi, fonici – fino ad acquisire un volto proprio, riflesso nello specchio del Mare Faber. Adesso la materia è abbastanza complessa, fra musicisti di estrazione classica, moderna, popolare, etnica e jazz. È grazie a questi Argonauti della musica che ancora riesco a tessere la testimonianza della meravigliosa memoria deandreiana.