Buoni piedi, grande cuore e tanta corsa. Qualità indispensabili per giocare a calcio e, perché no, per fare beneficenza nonostante i piedi non siano proprio da Serie A. Le squadre partecipanti alla «Partita del cuore» di Passo di Treia, infatti, non hanno badato tanto alla tecnica, puntando sulla divertita indulgenza dei tifosi giunti sugli spalti. La terza edizione del torneo di calcio a 5 promosso dall’Amministrazione comunale e dall’ordine dei Frati Minori del Santissimo Crocefisso, svoltosi domenica 29 gennaio, è stata anche quest’anno un’iniziativa capace di raccogliere e devolvere, grazie alla generosità del pubblico intervenuto, il proprio ricavato al Centro di accoglienza per donne in difficoltà di Cingoli. Un luogo di integrazione sociale dove operano le treiesi suor Lucia Stacchio e suor Giovanna Salvatori, reso possibile dalla stretta collaborazione con l’ordine dei frati minori della Provincia Picena di San Giacomo della Marca, oltre che dall’opera di tanti volontari e “silenziosi” sostenitori. «Vogliamo ringraziare in particolare il Comune di Treia e tutti gli amici che anche quest’anno non hanno fatto mancare il loro appoggio all’iniziativa – ha dichiarato la stessa suor Lucia – proprio adesso che stiamo iniziando ad accogliere le ragazze che si rivolgono al nostro centro e che, di conseguenza, le necessità e i bisogni stanno aumentando.
Con questa partita abbiamo fatto insieme l’esperienza di una provvidenza concreta attraverso la beneficenza». La «Partita del cuore» ha visto “sfidarsi” una selezione composta da dipendenti e amministratori comunali, la squadra dei frati treiesi, guidata da padre Luciano Genga, oltre alla compagine del Centro di aggregazione giovanile «Giovanni XXIII» e della locale «Consulta giovanile».
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