di Laura Boccanera
Sorridono in quella foto di quasi 20 anni fa. Belli, felici, novelli sposi. Niente in quel giorno avrebbe fatto prefigurare la tragedia che si è consumata oggi alle 12.30 a Civitanova Alta. Un uomo, Maurizio Foresi, 55enne autotrasportatore di ossigeno scarica la sua Smith e Wesson legalmente detenuta sull’addome della moglie 46enne polacca Grazyna Tarkowska.
Sette colpi, forse otto che la uccidono sul colpo. E il tutto sotto gli occhi della figlia della coppia, Milena, 19 anni ora sotto choc al Pronto Soccorso di Civitanova. Una tragedia che si consuma nell’ambiente domestico, al primo piano di una palazzina di fronte alle mura cittadine, in via Repubblica. I vicini sentono urla e tre dei colpi di pistola sparati dal Foresi e chiamano i carabinieri, mentre pare sia la figlia stessa a cercare il 118 mentre vede il padre scendere con la pistola in mano.
I carabinieri di Civitanova Alta sono i primi ad arrivare sul posto, trovano la porta chiusa, l’uomo è barricato all’interno e non vuole aprire. Gli uomini dell’Arma riescono al citofono a convincerlo a costituirsi e a lasciarli entrare. I carabinieri trovano Grazyna in un mare di sangue, pare in camera da letto. L’uomo viene subito condotto in caserma ed è ora detenuto come indiziato di delitto, in serata si svolgerà invece l’interrogatorio. La vittima invece svolgeva la professione di operatrice socio sanitaria al reparto di psichiatria dell’ospedale e i colleghi la ricordano come una persona riservata e disponibile. Ma ad oscurare un ritratto familiare fatto di sobrietà e normalità sono alcuni vicini che parlano di Maurizio come di una persona dalla psiche labile, che ultimamente aveva avuto dei problemi.
Tra i vicini di casa c’è anche Marino Moschettoni ed è lui che ricorda come circa un mese fa la coppia fu protagonista infausta di un altro drammatico fatto di cronaca: “avevano litigato e lei era stata picchiata con un attrezzo, forse un’accetta, niente di grave, qualche punto di sutura, ma da qualche mese lui non stava bene ed era anche stato ricoverato al reparto psichiatrico con Trattamento Sanitario Obbligatorio”.
Li ricorda invece entrambi con affetto Franco Fioretti, un amico della coppia che aveva anche partecipato al matrimonio avvenuto in Polonia una ventina di anni fa: “erano persone incredibili, sempre disponibili, poi forse il momento economico difficile e la morte solo nell’ultimo anno dei genitori di lui e del fratello (Peppe Foresi, lo storico usciere comunale morto qualche mese fa) lo avevano reso più fragile”.
A condurre le indagini è la Compagnia dei Carabinieri di Civitanova, guidata dal capitano Domenico Candelli. L’uomo è stato interrogato nella caserma di via Carnia e trasportato al carcere di Montacuto. Effettuati anchegli accertamenti della scientifica.Ora sarà l’autopsia a fornire maggiori dettagli sull’accaduto. Sul caso indaga la procura e il magistrato Claudio Rastrelli.
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