Sono stati tutti convalidati questa mattina in tribunale a Macerata dal Gip Pannaggi i sette arresti dei giovani coinvolti nella maxi retata messa a segno dai carabinieri di Tolentino a seguito di approfondite indagini. Tutti e sette gli arrestati sono stati ritenuti coinvolti nei fatti, mentre la responsabilità dei protagonisti è stata diversificata solo dalla misura cautelare comminata. Per tre dei giovani finiti in manette, infatti, è stata confermata la custodia cautelare in carcere, mentre agli altri quattro sono stati concessi gli arresti domiciliari. Più gravi le complicità di Saidi Slim, algerino di 25 anni il quale, nell’ordinanza emessa questa mattina, è stato definito mandante e “regista” delle operazioni, e di Chiara Pompili, tolentinate di 24 anni, la quale è stata materialmente trovata in possesso dei circa 250 grammi di eroina rinvenuti. Pesante anche il coinvolgimento del ventisettenne tunisino Mejri Mehdi che, insieme alla Pompili, si sarebbe recato con il treno a Milano per acquistare l’ingente quantitativo di stupefacente.
Più lievi le posizioni di Riccardo Carbona di 24 anni, Desi Santarelli di 33 anni, Tommaso Stoppoloni di 31 anni ed Emanuele Vagni di 25 anni, tutti di Tolentino, per i quali il Gip, pur avendo convalidato l’arresto, ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari in quanto tutti incensurati e riconosciuti come marginalmente partecipanti all’operazione che ha poi portato agli arresti.
Per sei degli indagati il capo di imputazione è stato mantenuto in concorso di persone nella produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope finalizzate allo spaccio. Solo Emanuele Vagni è stato ritenuto dal Gip estraneo ai fatti relativi alla commercializzazione delle sostanze stupefacenti ma responsabile di aver messo a disposizione degli altri soggetti coinvolti la propria abitazione per scopi illeciti, si è visto convalidare l’arresto per il diverso capo di imputazione di agevolazione all’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope.
Si attende ora la conclusione delle indagini per chiarire definitivamente le diverse posizioni dei soggetti coinvolti in questa brutta storia di droga che testimonia ancora una volta l’impegno profuso dalle forze dell’ordine per arginare un fenomeno che va via assumendo connotati sempre più preoccupanti.
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