Da Laura Moretti, D.T. dell’ASD Judo Equipe Macerata, riceviamo:
“Nonostante le tante promesse fatte dall’attuale amministrazione comunale ai bambini e ai ragazzi praticanti nell’associazione Judo Equipe Macerata, nonché alle loro famiglie, a oggi ancora non si conosce il destino della “Palestra comunale di Judo”. Nonostante che detta palestra sia stata voluta, appena pochi anni fa, dal Comune stesso! E nonostante che l’8 novembre 2011 sia stato votato dal Consiglio comunale uno specifico mandato al Sindaco Carancini di adoperarsi per salvare la struttura comunale all’interno del Polo universitario Bertelli. Da allora non risulta che sia stato nemmeno preso un appuntamento con i responsabili dell’Università e di sicuro nessuna comunicazione, ancora una volta, e nessuna partecipazione è stata consentita all’unica associazione che attualmente si occupa di judo a Macerata, peraltro con ottimi risultati agonistici e con sempre più iscritti. Siamo già ai primi giorni di dicembre e resta la minaccia dell’Università degli Studi di chiudere la palestra entro fine dicembre! I “padroni” del Comune, perché così si stanno comportando, proseguono semplicemente nel trattamento di arrogante superiorità che il Sindaco Carancini, l’Assessore Canesin e il Dirigente Dr. Puliti hanno riservato all’unica associazione di judo a Macerata. La tesi dei signori del Comune è che siccome la palestra è un problema del Comune, le associazioni non devono metterci becco, intendendo cioè la politica e l’amministrazione pubblica come se ancora fossimo nell’ottocento, senza alcuna possibilità di partecipazione della società civile, una volta che lor signori si siano sistemati sui seggioloni.
D’altronde, ne aveva già dato prova il Consigliere Ricotta il quale, in pieno consiglio comunale, anziché prendere atto del problema, si è addirittura alzato, senza sapere niente, per lamentarsi formalmente della presenza di genitori e ragazzi nella sala consiliare, chiaro esempio di insofferente arroganza del potere, visto che le sedute consiliari sono pubbliche per legge. Ne è poi chiara dimostrazione il rifiuto opposto da parte del dottor Puliti, che sarebbe a capo del servizio comunale attività scolastiche, sportive e, in particolare, “della partecipazione”, il quale è arrivato perfino a rifiutare all’associazione la presa visione delle pratiche amministrative relative alla palestra, alle quali, dopo mesi di silenzio, l’associazione aveva chiesto di accedere per capire chi, tra Comune e Università degli Studi, stia effettivamente tentando di cancellare il judo a Macerata. Con una arroganza ingiustificabile e in spregio a tutte le regole amministrative vigenti, il suddetto dirigente ha rifiutato per ben due volte l’accesso, costringendo l’associazione, solo per vedere la pratica che la riguarda, a presentare un ricorso al TAR Marche. Nulla contano atleti, tecnici e rispettive famiglie che da anni avevano trovato un punto di riferimento stabile presso quella che il Comune stesso aveva creato e definito come la “Palestra comunale di Judo”.
Nulla conta il solito enorme spreco di pubbliche risorse che la chiusura determinerà. Senza dire che l’Università concesse verosimilmente i locali come contropartita per poter realizzare l’intervento in C.da Vallebona: come è possibile allora che sia stata sottoscritta dal Comune una convenzione per i locali per soli cinque anni? I locali, insieme a quelli dell’asilo nido comunale, sempre realizzato all’interno del polo Bertelli, sono o non sono strutture a servizio del nuovo quartiere realizzato? O sono strutture a termine, servite solo a giustificare un mega-edificio che solo dovrà restare? Tutte domande a cui non si è potuto dare una risposta perché, come nell’ottocento, il funzionario Puliti del re Carancini ha inteso rispondere che: “Nel caso di specie manca la dimostrazione di una rigida necessità e, al massimo, traspare una mera utilità di acquisire i documenti in questione. Tanto più che l’accesso è esercitato non già in relazione agli atti di un procedimento amministrativo di cui il richiedente è parte, ma in relazione agli atti di procedimenti amministrativi rispetto ai quali il richiedente, nella migliore delle ipotesi, è terzo”. L’associazione Judo Equipe Macerata, che è l’unica che pratica il judo nella palestra comunale di judo, sarebbe al massimo “terzo”? Perché? Perché non esiste un “procedimento di chiusura della palestra comunale di judo”! Salvo il fatto che la palestra di judo sta chiudendo! Insomma potevano scrivere semplicemente: “siete solo una inutile associazione di judo, che volete da noi che abbiamo altre cose da fare”. Si vedrà cosa ne penseranno i giudizi amministrativi e contabili. Nel frattempo, quello che si può dire con sicurezza è che al Comune di Macerata i cittadini interessano come i cavoli a merenda”.
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Tutto è stato scordato da questa amministrazione. Judo, Hockey, Rugby, Volley, Basket, Scherma ecc… SOLO CALCIO SOLO CALCIO! Non a caso le società di coalcio hanno avuto tanti privilegi…..gli altri no!
Ma cosa vi aspettavate da questa Giunta ??? Cosa pretendevate ???….. Che lavorassero ?!….. PAZZI ! ! ! !
Non osate disturbare i nostri politici che già gli tocca a “magnà” de meno dopo la manovra Monti !?!……
Mi rivolgo alle famiglie dei bambini che svolgono Judo….. se non volete perdere tempo con questi buffoni vi conviene passare di palestra in palestra per vedere se ci sono sale disponibili da poter sfruttare per le vostre attività….. è l’unica soluzione altrimenti aspettando aspettando i vostri figli prenderanno moglie nel frattempo !?!
Purtroppo lo sport non è sinonimo di cemento
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c’eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le “verità” della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credevi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciamoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c’eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le “verità” della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credente ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.