Giacomino Piergentili, consigliere provinciale dell’Idv, si dimette dalla presidenza della terza commissione (Attività produttive, caccia e pesca, politiche del lavoro e formazione professionale, cultura e beni culturali, turismo) con una lettera recapitata al presidente Antonio Pettinari. Oggi però Piergentili spiega le sue motivazioni e non risparmia forti critiche alla coalizione di governo e parla di “un’operazione di prevaricazione e discriminazione in una logica “ spartitoria “ a senso unico”.
«Mi sembra doveroso nei confronti dei miei elettori e per il rispetto dovuto a tutti i Cittadini che credono nella pratica democratica fare la cronistoria di una vicenda che è frutto di un comportamento politicamente vessatorio e ricattatorio di una componente politica dell’Amministrazione Provinciale .
Quando è una coalizione a guidare un Organo Politico, gli incarichi di maggior evidenza dovrebbero essere assegnati in proporzione al grado di rappresentatività di ogni singola componente. In questa logica le presidenze delle 5 Commissioni dovevano essere date: tre al Partito Democratico, una all’Unione di Centro ed una all’Italia dei Valori.
Il Pd ne pretende quattro e allora l’Udc rinuncia, per amor di patria da parte del Presidente Pettinari. L’Idv chiede la presidenza della 3” commissione per un fatto di competenze in capo a chi vi partecipa. Non basta ancora, il Pd non consente all’Idv di scegliere la commissione da presiedere. E cosa escogita per evitare questo? Con un colpo di mano e senza un preventivo accordo con i responsabili dell’Idv fa in modo di far eleggere a presidente della 1° Commissione il consigliere Idv Curzi ( peraltro assente). Quindi, secondo loro, ormai l’Idv aveva la sua presidenza e non poteva avere nulla da eccepire. La 3° Commissione ormai non poteva che essere per loro! Comportamento che giudico furbesco e, permettetemi, egemonico ed indegno. Protesto vivamente anche presso la Segreteria Regionale del mio partito Idv nella persona dell’Onorevole Favia il quale si dimostra parimenti contrariato.
Allora mi adopero affinché la presidenza della 3° Commissione sia comunque appannaggio del mio Partito, e grazie alla stima personale nei miei confronti dei componenti la 3° Commissione dell’opposizione, che ringrazio e a cui chiedo scusa per il mio passo indietro, vengo eletto Presidente . Apriti cielo! Si scatena la reazione dei rappresentanti del Pd a cui era stata “ sottratta” a loro dire l’ ambita terza Commissione (Attività Produttive- Lavoro e Formazione-Caccia e Pesca-Cultura e Turismo) destinata a Seri per logiche spartitorie interne di potere. Vengono coinvolte le Segreterie Regionali, minacciate le alleanze Pd- Idv in ogni sede. L’imperativo categorico è: Piergentili si deve dimettere perché ha accettato i voti dell’opposizione!! E’ un fatto etico da che pulpito!. Tanto si tuona e si minaccia che addirittura (e lo ritengo un fatto gravissim!) la Segreteria regionale dell’Idv mi intima di dare le dimissioni pena l’espulsione dal Partito (avete letto bene: espulsione dal Partito). Mi dico: ma che succede? Che c’è sotto? Intanto non mi dimetto perché considero “ legittima” sotto ogni profilo la mia elezione ed anche forte del sostegno della periferia del partito e dei mie elettori. Il fatto crea necessariamente difficoltà alla Presidenza di Pettinari con la quale mi rapporto nell’ottica di quella collaborazione alla quale non ho mai inteso venire meno.
Si cerca una soluzione. Nulla di fatto. Nessuna strada è percorribile. Il Pd non vuole rinunciare alla presidenza della 3 “ commissione e cresce nello stesso la frenesia di “ far fuori” Piergentili. Si arriva a minacciare di non far funzionare al 3° Commissione facendo dimettere gli altri membri di maggioranza e con successive deliberazioni consiliari svuotarla delle attribuzioni assegnandole ad altre Commissioni. Ma c’é di peggio: nel delirio della palese impotenza ad agire di forza si giunge a “minacciare” di “ voler iniziare le procedure per dichiarare Piergentili all’opposizione” e farmi decadere. Cosa significa? Siamo in una dittatura Democratica? Bisogna piazzare Seri ad ogni costo… A chi può dar fastidio Seri se non gli si assegna un incarico di rilievo da parte del suo Partito?
Sono giochetti che chi legge saprà certamente valutare. Questa è la verità di quanto accaduto nel palazzo questi giorni. Le conclusioni le lascio ai lettori.
Ho sempre anteposto gli interessi degli elettori e dei cittadini e degli organismi nei quali ho avuto incarichi. Quindi lungi da me mettere in difficoltà il Presidente Pettinari facendo perdurare questa situazione. Per questo, e solo per questo, nel pomeriggio di venerdì ho rassegnato nelle mani del Presidente le mie dimissioni, assicurandolo che potrà contare come sempre sulla mia leale collaborazione.
C’ è, comunque, per tutti ,motivo di riflettere».
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Ci penserà il Pettinar con il baston di ornello a tre rami a scioglier grumi di questa polenta.
Tanto per curiosità e per onor di cronica. Ma quanto percepice il presidente (in euro) di una commissione?