Scomparso ad 86 anni
il capitano Ermanno Mori

CIVITANOVA - Ha contribuito a fare la storia dell'ippica italiana. I funerali domani alle 16 a Civitanova Alta

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capitano-ermanno-moridi Laura Boccanera

Civitanova, tutta, è  in lutto. Se n’è andato un altro pilastro della storia cittadina, Ermanno Mori, noto a tutti come il Capitano Mori si è spento questa mattina a seguito di un ictus all’età di 86 anni. Un uomo volitivo che ha condotto una vita nel segno dell’impegno e della passione, quella per i cavalli innanzitutto, ma forte era anche l’amore per questa città. Un personaggio di elevata caratura morale e culturale, fondatore dell’ippodromo e del museo del Trotto, unico in Italia oltre che esperto di cavallo e genealogie. Dalla scuderia Mori uscirono campioni dell’ippica e driver oggi riconosciuti a livello internazionale. Capitano della finanza a Milano, tornò nella Marche per vivere in campagna a Civitanova Alta: dapprima iniziò le attività con un allevamento di mucche canadesi e poi la passione per i cavalli portata avanti fino alle ultime ore della sua vita. Lucido e volitivo fino all’ultimo l’ictus lo ha colpito sabato mattina e si è spento dopo una breve agonia all’ospedale di Civitanova. Chiacchierava per ore il Capitano Mori, con i suoi inconfondibili occhiali arancioni che lo rendevano unico: amava profondamente Civitanova e aveva il sogno di riqualificare l’area della campagna civitanovese e di creare un ippodromo di punta della regione Marche. Vedovo dal 2003 lascia i figli Ermanno, Vittorio, Paolo, Alessandra e Lucia. I funerali si terranno domani alle 16 presso la Chiesa di Civitanova Alta. Condoglianze alla famiglia giungono anche dal sindaco Massimo Mobili “La scomparsa di Ermanno Mori è una grave perdita per tutti noi che lo abbiamo conosciuto, ma anche per la città – ha detto il Sindaco.

capitano-ermanno-mori-1-300x195Il suo amore per Civitanova, dove ha fondato il Museo del Trotto e l’Ippodromo, era immenso, così come lo erano la sua generosità e l’attaccamento alle istituzioni. E’ stato un mecenate per tanti artisti, un uomo che ha realizzato le sue idee e che ha trasformato, con grande tenacia, i suoi sogni in realtà. A Mori il Comune deve diverse donazioni sia alla Pinacoteca “Moretti” che alla Biblioteca “Zavatti” che rimarranno a memoria del grande valore che ha attribuito alla cultura nel corso di un’intera vita e che mi auguro resti da esempio”. Lui se n’è andato, ma lascia quaggiù il ricordo e le tante imprese compiute con quel coraggio e quella classe degli uomini di un tempo.
(foto Vives)

 

 

 



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